Titolo:
L’imprudenza di un
bombardiere
Genere:
Alternative
Universe,
Drammatico, Guerra, Introspettivo, Song fiction,
Shounen-ai
(accennatissimo),
Fandom:
Kuroko
no Basket
Pairing:
Kagami
x Midorima (lieve)
Contest:
Pagine
della nostra Storia
Challenge:
Il
gioco del se fosse
I
diritti di Vanilla di Gackt, non mi
appartengono ma sono dei
relativi
autori del brano e il testo è
usato senza alcun fine di lucro.
La
morte di Kagami è ispirata alla
Battaglia dello Stretto di Makassar avvenuta il 4 febbraio del
1942
L’imprudenza
di un bombardiere
Ah,
quante mattine saluteremo
Ah,
la notte finirà mai?
Ah,
siamo circondati da fiori bianchi
Ah,
sparsi nel cielo
(Vanilla
– Gakct)
26
marzo 1942
Quanti
giorni erano
passati dalla morte di Kagami? Midorima se lo chiedeva incapace di
distogliere
gli occhi dal cielo stellato: quella distesa era diventata la tomba di
molti
soldati, di cui i cadaveri giacevano in fondo all’oceano
senza possibilità di
essere recuperati.
“Cinquanta
probabilmente?” Che importanza aveva a quel punto?
La
loro ormai era
diventata una lotta quotidiana; una sfida fra chi faceva fuori
più nemici
possibili, una devastazione che stava portando distruzione ovunque
andassero.
Lanciavano
bombe sui
territori, navi, qualsiasi possedimento dei loro nemici per mostrare la
supremazia del Giappone.
Alla
fine quel
ragazzo era stato irresponsabile, si era lanciato verso uno degli
incrociatori
avversari, ma a nulla era servito: l’aereo con cui aveva
cercato di bombardare
quella nave, era esploso uccidendo Kagami all’istante.
Era
stato imprudente.
Era
stato avventato.
Era
stato un idiota.
Altri
aerei furono
abbattuti quel 4 febbraio: perché degli altri bombardieri
caduti non gli
interessava nulla?
Aveva
più volte
cercato di porre risposa al quesito, ma un vero responso non
l’aveva davvero
trovato.
Non
erano amici o
altro, non avevano nemmeno un rapporto così stretto: allora
perché la sua
dipartita lo aveva segnato in quella maniera? Poteva essere possibile
che,
stando in contatto con quel ragazzo, fosse nato dell’affetto?
Magari dipendeva
dal fatto che fossero coetanei? Che avessero iniziato
l’addestramento nello
stresso periodo?
Non
sapeva dire nemmeno
lui cosa in realtà provasse, tutto quello che sentiva era un
vuoto atroce che
non riusciva a decifrare. Non poteva comprendere cosa ci fosse dietro;
per
farlo sentiva di dover gettare via il suo orgoglio ma non
n’era in grado, non
quando c’era a rischio la sua vita in quella guerra.
Midorima
continuò a
osservare il cielo desiderando poter rimanere in vita un'altra notte,
seguita
da un’altra e un’altra ancora, così da
poter arrivare alla fine di quella
guerra che probabilmente non sarebbe finita così presto.
Se
voleva andare
avanti, avrebbe dovuto lottare quotidianamente giorno dopo giorno, e
non
compiere azioni avventate come quell’idiota di Kagami Taiga.
Kagami
se l’era
proprio cercata.
Un
tipo impulsivo
come lui non sarebbe mai andato lontano in una guerra di quel calibro.
Si
scagliava sui
nemici senza seguire le strategie militari.
Non
rifletteva sulle
mosse successive.
Non
si domandava
quanto rischiose potessero essere le sue azioni.
Giorno
dopo giorno
continuava seguendo il suo istinto.
A
cos’era servito?
Era
morto.
Era
stato ucciso da
un nemico del Giappone.
Un
incrociatore aveva
distrutto il bombardiere che pilotava.
Lo
aveva fatto
brutalmente fuori.
Se
lo meritava.
Era
stato punito per
la sua impulsività.
“Kagami
se l’è cerata!” disse fra sé
e sé Midorima sperando che il giorno della fine di
quella guerra arrivasse il più presto possibile.
NOTE
Questa
fanfic
partecipa al contest "Pagine della nostra Storia" indetto da _Akimi
sul forum di EFP con la canzone Vanilla di Gackt
Inoltre
partecipa alla
challenge:
Il
gioco del se fosse
indetta da con
Emanuela.Emy79
con
il prompt Se fosse… un personaggio storico
Non
ho resistito alla
tentazione di partecipare al contest e mi sono voluta mettere alla
prova, sia
con una song-fiction, che una storia seguendo riferimenti storici
ritracciandoli su Wikipendia.
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