9. Come il canto della sirena
Come il canto della sirena
Erik's POV
Era passata qualche settimana dalla mia "chiaccherata" con
Sofia, lei era stupenda, una donna con mille qualità e bella
come poche, sempre dolcissima ed affettuosa... come Christine con
Raul... ma lei lo era con me, ed io mi sentivo incredibilmente umano in
quel periodo.
A volte, quando lei mi si avvicinava, mi prendeva una mano, mi
accarezzava una guancia o i capelli, quando mi si siedeva accanto, mi
sfiorava un braccio o addirittura quando mi baciava sulla guancia o
sulla fronte, mi dimenticavo di cosa ero, del mio aspetto e di tutte le
cose orribili che avevo fatto, quando c'era lei con me io mi sentivo
bene, mi sentivo accettato e, in qualche modo, amato; a volte mi
ritrovavo a far finta che Sofia fosse mia moglie, ad immaginarla con il
mio anello al dito, che girava per casa in vestaglia come una trottola
ed ogni tanto veniva da me per darmi un bacio, ma mi maledicevo subito
dopo anche solo per averlo pensato, non potevo essere così
ingenuo da credere davvero che lei potesse amarmi, da credere che
qualcuno potesse farlo davvero così tanto da realizzare questo
mio desiderio, che eppure era così forte dentro di me, per una
persona qualsiasi non era chiedere molto, ma io non ero una persona
qualsiasi, non potevo permettermi il lusso di dimenticarmi chi ero, non
importava quanto Sofia mi facesse sentire diverso, quanto mi facesse
sentire normale e vivo, non lo ero, non lo sarei mai stato.
Sofia aveva ricominciato ad andare a lavoro tutte le sere ed una di
quelle, mentre lei mi salutava con un bacio, mi sono reso conto che
quella situazione, per quanto fosse bella, in qualche modo mi faceva
solo male, così ho deciso di andare via, prima che fosse troppo
tardi.
Ho radunato le poche cose che avevo, mi sono infilato la maschera e sono uscito.
Camminavo per le strade buie di Parigi pensando a come si sarebbe
sentita Sofia arrivando a casa e non trovandomi ad aspetterla e
così ho realizzato che, dopo quasi due mesi di convivenza, non
lavevo mai sentita cantare e la curiosità mi ha assalito senza
lasciarmi via di scampo, così sono andato a sentirla cantare
prima di sparire per sempre dalla sua vita....
Brava, brava, bravissima!
Cantava con il cuore, con l'anima e con tutto il corpo, era ciò
che cantava, ogni nota era precisa e sentita, anche se si sentiva che
mancava di tecnica; per l'ennesima volta in lei ho rivisto qualcosa di
Christine, ma allo stesso tempo sapevo che non c'erano due persone
più diverse nel mondo.
Stava cantando una canzone in italiano, o meglio, in un dialetto italiano, diceva:
*- Tu sei una cosa grande per me
una cosa che mi fa innamorare
una cosa che se tu guardi me
anche io muoio guardando te.
Vorrei sapere una cosa da te:
perchè, quando ti guardo così
se anche tu ti senti morire
non me lo dici
e non me lo fai capire?
Ma perchè?
E dillo una volta sola
se anche tu stai tremando
dimmi che mi vuoi bene
come io voglio bene a te...
Tu sei una cosa grande per me
una cosa che tu stesso non sai
una cosa che non ho avuto mai
un bene così, cosi grande...
lì ho capito a cosa stavo per rinunciare, io, idiota, mi ero
innamorato di quella donna, c'ero cascato dinuovo come un ingenuo,
manon potevo ignorare quanto bene mi facesse stare con lei, quanto
fosse bello vederla con gli occhi pieni di luce quando mi guardava o
vedermela girare intorno sempre allegra, sorridente e luminosa come una
farfalla in mezzo ai fiori; stare con lei mi faceva troppo bene ed io
non potevo rinunciarci, sapevo che non mi avrebbe mai ricambiato, ma
non avevo più alcuna intenzione di rinunciare a quella
felicità, non fino a che lei me lo avesse concesso; non potevo e
non volevo.
Dopo la fine della serata sono uscito senza farmi vedere e l'ho sapettata fuori...
Sofia's POV
Quando sono uscita da lavoro ho visto una figura nera mascherata appoggiata ad un muro
-Erik! Che ci fai qui?
gli ho chiesto mentre mi fiondavo fra le sue braccia
-Volevo sentirti cantare
mi ha risposto stringendomi a se in modo più sciolto del solito,
in quel momento mi sono sentita incredibilmente bene, al sicuro, ero
così felice di vederlo, di sapere che era lì per me; il
mio cuore mi ha fatto una capriola nel petto come mai prima, lui mi ha
dato un bacio leggero sulla fronte ed io ho avuto un brivido, mi ha
coperto con il suo mantello avvolgendomi un braccio intorno alle spalle
ed io gli ho preso la mano
-Andiamo
mi ha detto, e ci siamo incamminati verso casa.
Lungo la strada ci siamo messi a parlare della serata appena trascorsa ed Erik mi ha fatto mille complimenti
-Ho deciso di darti delle lezioni di tecnica... se vuoi ovviamente...
mi ha detto mentre aprivo la porta
-Non voglio che tu ti faccia male alla voce, sei bravissima, ma credo
che con un po' di tecnica miglioreresti ancora di più
-Mi fido della vostra esperienza maestro
gli ho detto scherzanzo, lui è andato in camera per cambiarsi ed
io ho fatto lo stesso in bagno, poi l'ho raggiunto, non avevamo ancora
finito .
Quando sono entrata si stava appunto per infilare sotto le coperte
-Fammi un po'di posto... così continuiamo a parlare un altro po'
gli ho detto, sperando che non mi prendesse per una sfacciata, si
è spostato sull'altro lato del letto ed io mi sono infilata
sotto insieme a lui, il suo profumo mi ha invaso le narici appena ho
toccato le lenzuola, ho respirato a fondo e poi mi sono girata verso di
li
-Qual'è stata la canzone che ti è piaciuta di più?
gli ho chiesto
-Una di quelle in italiano... non conosco il titolo... quella che fa così: "Tu sei una cosa grande per me..."
Dio la sua voce! Un coro d'angeli non sarebbe riuscito a reggere il confronto!
-E' la mia preferita
ho sussurrato, avrei voluto aggiungere: "Perchè mi fa pensare a te" ma non l'ho detto.
Abbiamo parlato per un altro po' e poi ci siamo addormentati insieme.
Erik's POV
Sofia si è addormentata mentre parlavamo, teneva le labbra
socchiuse ed i capelli biondi le si erano arruffati sul viso, teneva
una mano sotto al cuscino e l'altra sotto la testa, sembrava un angelo;
le ho spostato i capelli dal viso e le ho baciato la fronte, lei in
tutta risposta ha chiuso la bocca ed ha sorriso, era bellissima. Mi
sono messo giù anche io ed ho chiuso gli occhi, ma ho dormito
davvero poco... quella notte Sofia è rimasta quasi tutto il
tempo abbracciata a me e la cosa mi aveva agitato molto... era la prima
volta che dividevo il letto con qualcuno... (con una donna!) se poi la
mia bara nei sotterranei dell'Opera poteva essere considerata un letto.
Era rimasta tutta la notte nella stessa posizione, con la testa
appoggiata alla mia spalla e le mani sul mio petto, era un'immagine
dolcissima, lei sembrava una bambola di porcellana, bellissima ed
immobile, come se quello fosse l'unico posto al mondo dove desiderasse
stare.
Quando la mattina mi sono svegliato era ancora lì, ferma, con un
mezzo sorriso sulle labbra ed il petto che si alzava e si abbassava
allo stesso ritmo del mio... era la sensazione più vicina alla
felicità che avessi mai provato, era esattamente così che
mi immaginavo che fosse l'amore, ricambiato, la vita insieme ad
un'altra persona.
Non so cosa mi sia preso in quel momento, era come se fosse un'altra
persona ad agire al posto mio, non ero affatto padrone delle mie
azioni, mi sono avvicinato al suo viso, le ho sfiorato una guancia con
le dita e, preso da una miriade di emozioni, le ho dato un bacio
leggerissimo... sull labbra; quando mi sono staccato da lei e me la
sono sentita tornare a dosso e ricominciare a baciarmi, non come avevo
fatto io ma con molta più intensità, ho creduto di
sognare, non poteva non essere un sogno, non poteva essere vero, no,
non poteva, ma era così reale... l'ho presa per i fianchi ed ho
ricambiato il bacio stringendola a me più forte che ho potuto,
avevo paura che sparisse all'improvviso, ma l'ho sentita sorridermi
sulle labbra ed ho capito che era tutto vero. E' stato il momento
più bello della mia vita.
Sofia's POV
Mi sono svegliata con la sensazione d avere qualcosa sulle labbra, ho
aperto un occhio e mi sono accorta che quella sensazione era dovuta ad
Erik... mi stava baciando! Ho sentito le farfalle nello stomaco, il
cuore accellerare fino all'indecenza ed il mio corpo era interamente
attraversato dai brividi per l'emozione , era un bacio leggerissimo,
privo di ogni malizia e dolcissimo, quando si è staccato non ho
resistito, non gli ho dato neppure il tempo di rendersi conto di quello
che stava succedendo che gli ho gettato le braccia al collo e l'ho
baciato di nuovo.
Le sue labbra sulle mie... per quanto sottili e fredde fossero riuscivo
a sentire tutta la sua voglia e la sua emozione, io fremevo a quel
contatto, lui mi ha preso per i fianchi ed ha avvicinato il mio corpo
al suo, come se fosse stato preso da un'audacia improvvisa, ho sorriso
sulle sue labbra, sapevo che era felice e sapere che ero la causa della
sua felicità era impagabile, in più c'era la mia di
felicità, che già quella era tanta, dire che ero al
settimo cielo era decisamente troppo poco; al mio fianco avevo l'uomo
più straordinario che potessi mai sperare di incontrare e poco
importava il suo aspetto, lo amavo più della mia stessa vita e
lui amava me! E' stato il momento più dolce, più
emozionante e più bello di tutta la mia vita.
Mi sono staccata di poco da lui e gli ho preso il viso fra le mani
-Ti amo Erik
gli ho detto, e gli ho dato un bacio leggero, a lui è scappata
una lacrima che ho asciutto subito con il palmo della mano e gli ho
sorriso
-Anche io Sofia... più della mia stessa vita
mi ha risposto abbracciandomi e dandomi un bacio sulla fonte.
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*La
canzone è "Tu si na cosa grande" di Domenico Modugno (1964) fate
finta che sia più vecchia please, non ne ho trovate di
più adatte per questa scena
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