Secret file Zero

di Violetta_
(/viewuser.php?uid=45478)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Regalo









<< Imbecille >>
<< Femminuccia >>
<< Te lo faccio vedere io! >>

Il piccolo Rei se le stava dando di santa ragione con un altro ragazzino poco piu grande di lui e parecchio più alto.

Nonostante le differenze fisiche il piccolo Rei se la stava cavando piuttosto bene. Era agile, veloce e un paio di colpi avevano anche dato l'effetto desiderato.

Aveva da poco iniziato a giocare a tennis e un paio di servizi non gli erano riusciti granché bene.

Ma lui non era un tipo che si arrendeva facilmente anzi ad ogni errore insisteva ancora di più e con più foga.
Però quando la pallina gli sfuggì dalle mani quel ragazzino lo aveva preso in giro, lui aveva risposto con un insulto e la cosa era rapidamente degenerata.

Quei due non avevano una vita normale.

Erano sempre tenuti sotto controllo ma i corvi intervenivano soltanto se la situazione rischiava di mettere a rischio loro stessi, non si occupavano certo di sciocchi litigi tra bambini.

Solo una era abbastanza umana da intervenire.

La donna si avvicinò ai due con aria severa e le mani sui fianchi.

<< Ehi >>

I due bambini continuavano a litigare stesi per terra.


La donna assottigliò gli occhi e parlò alzando la voce.

<< Voi due. Stop it! >>

I due bambini si fermarono all'istante e la donna ne approfitto' per separarli.




*




In tutta la sua vita Rei Furuya era sempre stato trattato come un fantasma.
Nessuno gli aveva mai dato particolare attenzione, nessuno lo aveva mai considerato degno di nota.

Nessuno tranne quella donna.

Per lui la dottoressa era una figura fondamentale, un punto di riferimento e la rispettava senza riserve.
Anzi alle volte gli sguardi che le mandava erano di pura adorazione.

Ecco perché era bastato quel tono di voce severo e lo sguardo accigliato per fargli abbassare la testa mentre la seguiva a passo svelto.
Quando fu abbastanza vicino le prese un lembo del camice continuando a seguirla in assoluto silenzio.

<< Non devi litigare in questo modo >> disse infine Elena rompendo il silenzio.


Rei si mordicchiò il labbro inferiore cercando di trattenere le lacrime.

<< Scusa... >> mormorò.


La donna prese un mazzo di chiavi ed aprì la porta del suo studio, poi si girò a fissarlo con le mani incrociate al petto.

<< Forse non ti meriti il tuo regalo >>

Il bambino alzò lo sguardo tenendo comunque il capo chino. Da quella prospettiva i suoi occhioni sembravano ancora più grandi.

<< Regalo? >> disse con una vocina tremendamente adorabile.

Per Elena esistevano solo due creature in grado di intenerirla a tal punto: lui e la sua piccola Akemi che aveva da poco iniziato a camminare e guardava il mondo come se fosse tutto un immenso parco giochi.

Maledizione a quegli occhioni adorabili. Era difficile mantenere un atteggiamento severo.

<< Si... regalo >>

La donna si giro' prendendo un pacco con un fiocco azzurro e porgendoglielo.

<< Buon compleanno Zero-chan >>

Il bambino spalancò la bocca in un gran sorriso e prese la scatola aprendola con curiosità. Quando vide il contenuto si affrettò ad andarle incontro ed abbracciarla.

<< È bellissimo >>

La scienziata ricambiò l'abbraccio commossa.


Beata infanzia... a quell'età si accontentavano veramente di poco.

Rei aveva preso tra le mani il suo regalo come se fosse un oggetto prezioso.

In realtà era un semplice gatto di peluche. Un gattone somigliante ad un meticcio con un collarino rosso.
C'è da precisare che al bambino piacevano gli animali ma se il regalo veniva da parte di quella dolce e bellissima donna sarebbe stato felice di ricevere persino un sasso.

<< Grazie... ti voglio bene >>

Ed Elena non riuscì a nascondere il rossore sul suo viso.








In questo capitolo Rei ha appena compiuto sei anni.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3678411