Accadde tutto in
una Lunga giornata di Pioggia
Continua a
piovere!
È una pioggia
interminabile... da sta notte non ha più smesso... e
lui? Dove sarà?
È uscito ieri
sera per svolgere la missione e ancora non torna!
Sento dei
dolori... il bambino scalcia!
Ormai manca
poco... tra meno di due settimane metterò alla luce questo piccolo esserino che
da quasi nove mesi si trova dentro di me.
Mentre penso al mio piccolo, suonano alla porta.
Attraverso il
soggiorno, e mi avvicino alla porta. Guardo dallo spioncino e vedo che Hermione
è venuta a trovarmi.
Apro la porta,
la saluto e la faccio entrare.
Prendo il suo
cappotto verde e lo appoggio sull’attaccapanni, vicino al termosifone acceso,
in modo che si asciughi.
È incredibile! È
primavera inoltrata, ma fa un freddo! Oggi ho riacceso i termosifoni, per
evitare di congelare.
“Hermione come
mai qui?” chiedo incuriosita dalla sua visita.
“Bhè... immagino
che Harry non sia ancora arrivato, quindi ho pensato di farti un pò di
compagnia, anche perché, nel tuo stato non dovresti mai rimanere da sola!”
“Eh già!”.
Hermione è
sempre stata una grande amica.
Si è finalmente
ripresa dal fattaccio.
Da quando
nell’ultimo scontro, ha perso tutti i suoi poteri a causa di una maledizione,
ma almeno grazie al suo “sacrificio”, Voldemort è
stato sconfitto.
In quel periodo
si era molto ingrassata, non accettava di aver studiato per tutti questi anni,
e adesso aveva perso tutti i suoi poteri... Ron le stava
sempre accanto, e tutt’ora stanno insieme.
Si sono sposati
e lei è dimagrita di nuovo, tornando al suo peso. Adesso indossa una semplice pantalone nero accompagnato da un morbido
stivale marroncino e da una maglietta a maniche lunghe beige.
Adesso molti
maghi stanno cercando una cura a questa maledizione, dato che
non è catalogata tra quelle senza perdono.
Le ricerche
vanno avanti e ci sono stati anche molti miglioramenti... alcuni dicono che
Hermione tra qualche anno potrà riacquistare i suoi poteri, ma bisogna solo
aspettare.
I calci del
bambino mi fanno tornare alla realtà.
“Hermione vuoi
una tazza di tè?” chiedo mentre la faccio accomodare in soggiorno.
“Si grazie!” risponde sorridendo.
Fuori continua a
piovere.
Vado in
cucina... faccio bollire l’acqua e lascio la bustina di tè nell’acqua per
qualche minuto. Il tè è pronto!
Lo porto in
soggiorno servendolo con il mio servizio da tè migliore.
Appoggio il
vassoio sul tavolo del soggiorno e risistemo i miei capelli rossi dietro le
orecchie.
“Ginny allora?
Ormai manca poco!” mi dice sorridendo.
“Eh già! Sono
curiosa di sapere se è maschio o femmina!”
“Come? Ma non lo sai?”
“No! Harry e io abbiamo preferito non saperlo... preferiamo la sorpresa!”
“Bhè... beata te
che almeno i figli li puoi fare!” dice Hermione con uno sguardo triste.
“Hermione che
significa?” le chiedo guardandola sconcertata.
“Io e Ron,
insomma, abbiamo provato più volte ad avere un
bambino, ma questo non è mi successo, così, insomma, abbiamo fatto le analisi
per vedere se uno di noi due era sterile... e... mi hanno detto che a causa di
quella maledizione che mi ha privato dei poteri... a causa della botta che ho
subito, perché la maledizione mi ha colpito sul ventre... io non posso avere
dei bambini!” disse cercando di trattenere le lacrime.
“Hermione, io
non lo sapevo! Ma quando...?”
“Una settimana
fa! Comunque... parliamo d’altro! Oggi non la vuole proprio smettere di piovere!” dice Hermione cambiando
discorso. Evidentemente la ferita di cinque anni fa che tentava di richiudersi,
una settimana fa si era riaperta più in profondità.
Mi alzo, sposto
le tende e guardo la pioggia che cade incessante.
La mia schiena sembra molto curva... porto un peso sulla pancia abbastanza
duro per la mia schiena. Sono cinque mesi che indosso i
vestiti fatti apposta per le donne incinta... sono odiosi, perché sembra
che sono una botta, e invece...
Ormai è quasi
mezzogiorno.
Nessuno di noi
due ha fame... quando ad un certo punto comincio ad avere dei dolori...
“Ginny che hai?”
mi chiede Hermione alzandosi e venendomi a sorreggere.
“Il bambino!”
“Non mi dire che
è il momento!”
“Temo di si!”
“Oh mamma!
Chiamo un’ambulanza!”.
Hermione mi
distende sul divano. Alza il telefono e chiama l’ambulanza.
“Cerca di
rintracciare Harry! Ti prego!” dico ansimando.
“Va bene!”.
Hermione prova a
chiamare Harry, ma non risponde, si vede che la missione questa volta non è
semplice. Il compito di auror non è mai semplice...
prima di andare in maternità, ricordo bene com’era... un bellissimo lavoro, ma
anche molto pericoloso.
“Ahi!”.
Hermione mi
mette un fazzoletto bagnato sulla fronte. Sto sudando parecchio.
Suonano al
campanello. È l’ambulanza!
Mi mettono sulla
barella e mi trasportano all’ospedale.
“Respiri
signora! Continua a respirare!” mi dice il dottore.
“Sto
respirando!”
“Dov’è suo marito? Chi è con lei?” continua a chiedere il
dottore.
“È a lavoro!”
dico.
“Ci sono io con
lei!” dice Hermione mentre mi fanno salire sull’ambulanza.
“Ok!”.
In breve
arriviamo all’ospedale.
Passano pochi
minuti e mi ritrovo distesa in un letto d’ospedale.
“Signora ci
servono i suoi dati!” dice un’infermiera “mi raccomando
continui a respirare!”
“Uf... Ginny Weasley... 23 anni...
il resto se lo faccia dare da mia nuora!” dico mentre respiro affannosamente.
“Signorina dov’è
il marito?” chiede l’infermiera a Hermione.
“Purtroppo è a
lavoro! Sto provando a rintracciarlo, ma niente!”
“Prenda la scopa
dell’ospedale e lo vada a rintracciare! Sarebbe un peccato se si perdesse la
nascita di suo figlio!”
“Ma... come faccio?”
“Si sbrighi!”.
Da qui in poi
non so cos’è successo... so solo che Harry è arrivato in
tempo per entrare in sala parto con me!
È stato un parto veloce... verso le sette di sera sono
riuscita ad abbracciare mio figlio!
Sono contenta
che Harry era lì con me.
Dopo quattro
giorni mi hanno fatto tornare a casa.
Eccomi di nuovo dentro casa... sto allattano il piccolo Christofer.
Sono passate due
settimane dal parto... e come due settimane fa, suonano alla porta.
Sistemo Chris nel lettuccio e vado davanti alla porta. Guardo dallo
spioncino ed è Hermione.
Apro la porta e
lei mi salta addosso invasa di felicità.
Ancora non sono
riuscita a scoprire cos’è successo due settimane fa, ma credo che adesso lo
scoprirò!
“Ginny... è
successo!” mi dice sorridendo.
“Successo cosa?”
dico spiazzata.
“Sono in cinta!
È stato un miracolo! Quella sera, quando ho preso la scopa, avevo una voglia
matta di raggiungere Harry e digli che stava per diventare papà, e a un certo punto sono stata invasa da una strana energia e
la scopa si è alzata. E poi, quando sono tornata con Harry... solo in quel momento mi sono realmente accorta che avevo di nuovo i miei
poteri! E la sera... quando l’ho detto a Ron...
insomma... abbiamo riprovato e ieri sera avevo le nausee e così stamattina sono
andata dal ginecologo e mi ha detto che è un miracolo e che... SONO IN CINTA!”
“Hermione sei IN
CINTA! SONO FELICISSIMA! E Ron lo sa?”
“Non ancora!”
“Allora corri da
lui! Vai a dirglielo! Digli che diventerà papà!” dico entusiasta.
“Si! Vado!” mi dice Hermione scappando via.
Quando la rivedrò le devo dire che quando si è in cinta non
bisogna correre in quel modo... ma... per una volta non succede niente!
Guardo fuori dalla finestra... è incredibile... anche oggi piove!