Una sera scura

di Maki Tsune
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In una sera tranquilla, dove il cielo scurisce gli azzurri e l'arancione scompare, c'è una ragazza che assapora il momento da una finestra aperta.
L'aria è fresca e invernale. Carezza il suo viso senza soffrirne.
Appoggiata con le braccia sul piccolo davanzale della finestra, la giovane donna iniziò a guardare i colori della sera che si mischiavano con i colori della natura e dell'arte artificiale. Nelle case fiorivano le luci e nei giardini canticchiavano gli uccellini.
Si sentiva come se il suo mondo fosse fermo mentre tutto attorno continuava a muoversi.
Le persone che entravano e uscivano dalle loro dimore, le macchine che passavano sulle strade nascondendo momentaneamente il canto degli uccelli, compreso il gorgoglio di una fontana di cui ne sentiva il suono quando c'era silenzio da macchine, moto e da un elicottero passeggero. E si rese conto che ogni secondo che passava, il suo paese si preparava per andare a dormire. Mentre lei era lì. Ferma. A guardare tutto. Ogni particolare.
I pensieri negativi della ragazza sparirono e fiorì un leggero sorriso sulle sue labbra. "Io non sono sola." E a quel pensiero iniziò a sentirsi più sicura di sé. "Il mondo non è popolato di soli umani. Per nostra fortuna." E pensò a come potrebbe essere il mondo senza animali "Altrimenti sarebbe un mondo popolato di solo rumore." E ascoltando ancora i suoni della natura, riuscì a ritrovare ciò che aveva perduto. La calma e la tranquillità.
Chiudendo la finestra, cercò di non farsi più prendere da cattivi pensieri pensando al quel momento passato e si disse a bassa voce con il sorriso sulle labbra e sul cuore -Anzi, non sono mai stata così in compagnia.-




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