Rompiscatole

di I_love_villains
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“Quindi tu sarai il primo a sposarti” commentò Kino alla fine della storia. “Hai una pretendente.”
“Anche Subaru …” aggiunse Kou, rischiando grosso.
“Finora le donne sono quelle che più ci stressano” notò Yuma.
“Anche nel mio caso si tratta di una donna” fece Shuu, sempre ad occhi chiusi.

Il vampiro era comodamente steso in mezzo alle scale, quando qualcuno inciampò sulle sue gambe e ruzzolò giù. Shuu aprì un occhio: una studentessa con lunghi capelli scuri si stava alzando a fatica. La giovane fissò i grandi occhi quasi neri su di lui, che richiuse il suo.
“Ehi, tu! Chiedimi scusa!”
“Guarda dove vai” le suggerì il biondo.
“Lo faccio, ma di norma la gente non dorme sulle scale! … Non dici altro? Tanto so che non dormi! D’accordo …”
La ragazza, il cui nome era Joly Blood, raggiunse le sue amiche e raccontò la sua disavventura.
“Ti piace, Lazy?” le chiese una.
“Cosa? No!”
“Peccato. Quello è Shuu Sakamaki. Un Sakamaki, ti rendi conto? Ed è così carino!”
“Sarà carino, ma come principe azzurro fa schifo. È più un principe narcotizzato.”
“Senti chi parla” fece un’altra. “Tu passi tutto il giorno a poltrire.”
“Ma non faccio cadere nessuno. Me ne sto per i cavoli miei a non fare una mazza. A meno che …”
“Il lato Pranky prevale sul Lazy” concluse la prima ridendo.
“Esatto.”
Joly era stata soprannominata dalle amiche Pranky Lazy. Infatti era una pigrona senza speranza, ma quando si trattava di fare scherzi diventava molto sveglia. La sua intelligenza usciva dal letargo e se ne inventava di tutti i colori per spaventare o mettere a disagio qualcuno. Era abbastanza menefreghista per infischiarsene di cosa provava la sua vittima. Anzi, con la sua ironia rincarava la dose. Finché non si era i prescelti, era uno spasso.
“E stavolta succederà?”
“Sì. Sarò il suo peggior incubo finché non mi chiederà scusa” dichiarò Joly determinata.
Il giorno dopo Shuu dormiva in corridoio. Quando si svegliò trovò una scatola di ovetti al cioccolato accanto a lui. Si guardò intorno, ma non c’era nessuno. Non era la prima volta che un’ammiratrice segreta gli lasciava in regalo dei dolci, per questo non si fece troppe domande. Prese un ovetto e lo morse. Quasi subito sputò pezzi di guscio e cercò di riparare i vestiti da tuorlo e albume, ma era troppo tardi. Il vampiro guardò male la scatola, in mancanza della sua donatrice. O donatore, a quel punto. Tornò a casa per cambiarsi e lasciò gli ovetti sul tavolo di dolci di Kanato.

“Tu cosa?!” esclamarono all’unisono Kanato e Ayato.
“Li avevo appoggiati lì … poi me ne sono dimenticato …”
“Per poco non sporcavo Teddy!! Come hai potuto essere così insensibile? Vuoi provare tu a girare nella lavatrice?!”
“L’isterico se l’è presa con me! Per fortuna Yui è abbastanza stupida da poter commettere certi errori …”
“In fondo è stato un incidente” disse Shuu. Riprese il racconto.

Il biondo non andava a scuola tutti i giorni, quindi gli scherzi successivi avvennero in modo discontinuo. Ebbe un paio di torte in faccia, fu svegliato con acqua ghiacciata, i suoi vestiti fuorno tappezzati di bigliettini, i lacci delle sue scarpe legati e una volta si trovò in testa orecchie da ghiro e la faccia pittata. Non riusciva a capire come il o la responsabile sapesse sempre quando dormiva davvero e quando invece fingeva.
Poco prima che la serie di scherzi finisse, trovò il violino avvolto nella pellicola. Lo liberò scocciato. Decise che ne aveva abbastanza: passi che se la prendessero con lui, ma nessuno poteva toccare il suo violino!
Shuu lasciò quindi un biglietto vicino al posto scelto per la dormita, invitando il responsabile a rivelarsi. Al risveglio c’era un ok fatto con strisce di tessuto tagliate dalla sua divisa.
Joly rise vittoriosa. Era ad un passo dalle sue scuse! Contemplò dispiaciuta gli scherzi che non aveva potuto fare. Beh, ci sarebbero state altre vittime, ora doveva pensare a come presentarsi degnamente al Sakamaki.
La mora si inginocchiò accanto il vampigro. Mise intorno a lui vermi di plastica e si dispose all’attesa. Indossava una lunga veste nera, macchiata di sangue, e una maschera da clown terrificante.
Shuu aprì gli occhi, avvertendo una presenza. Si fece indietro d’istinto, sbattendo il capo, e trattenne a stento un urlo. La ragazza scoppiò a ridere. Il biondo si riprese in fretta dallo spavento. Le afferrò il polso e le tolse la maschera.
“La colpevole è Pranky Lazy. Ce l’avrei fatta se non fosse stato per voi impiccioni e il vostro stupido cane!” citò Joly sghignazzando.
“Ti sembra divertente?” le chiese Shuu serio.
“Sì, molto” rispose in tutta sincerità lei.
“Sei fortunata che sono troppo pigro per pensare alla mia reputazione, ma tu disturbi il mio sonno.”
“Hai cominciato tu, Sakamaki. Chiedimi scusa e tutto finirà. Forse ...”
“Per cosa?”
“Come per cosa?!”
“Io non ti conosco.”
Joly lo fissò indignata. Non soccorreva ragazze in difficoltà e manco si ricordava di averle fatte cadere!
“T- tu … soffri di amnesia, per caso? Hai la memoria a breve termine? Il tuo cervello è in vacanza? Sei un ignobile essere che attenta alla vita di giovani fanciulle …”
Shuu si perse il resto della sfuriata, preferendo concentrarsi sulla musica. Ecco, con gli occhi chiusi era più facile ignorare la mora e pensare solo al Fur Elise. La ragazza non si accorse subito di sfogarsi a vuoto, ma appena lo fece gli tolse le cuffie dalle orecchie. Il vampiro sospirò seccato.
“Sei ancora qui?”
“Primo, mi stai ancora tenendo il braccio; secondo, sei il primo che mi fa incazzare così, quindi complimenti e vaffanculo. Terzo, non ho sprecato ore di riposo per nulla. Chiedimi scusa!”
“Ok, scusa. Contenta?” fece lui lasciandole il polso.
“Per cosa ti stai scusando?”
“Ti ho fatta cadere dalle sale. Adesso vai o assaggio il tuo sangue.”
Joly lo guardò rimettersi le cuffie e stendersi fra i vermi finti. Le scuse le aveva avute, ma non si riteneva soddisfatta. Ci voleva un bello scherzo conclusivo. Sorrise malignamente.
Al suo risveglio Shuu era appeso al soffitto con quintali di nastro adesivo. Si accorse anche di avere smalto fucsia sulle unghie.

“Ah, ecco come ci sei finito così” rise Ayato.
“Come lo sai? Non è passato nessuno per ore da quel corridoio.”
“Perché da entrambi i lati c’era un cartello con su scritto pavimento scivoloso, attenzione, fare il giro” ricordò Laito.
“Già, e la sera è stato postato un video molto interessante” continuò il gemello. “Per fortuna l’ho notato.”
“E diffuso” aggiunse Kino, mostrando un breve filmato in cui Shuu veniva ripreso da varie angolazioni.
Il malcapitato chiuse gli occhi e ignorò le loro risate, facendo capire che il suo turno era concluso.



***Angolo Autrice***

Joly Blood, alias Pranky Lazy, è stata ideata da Jessa Blood ^^
Come già anticipato il prossimo bersaglio è Kou.
Se non si iscrivono altre persone può mandarmi OC chi ha già partecipato.
Alla prossima!




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