Cinema
Sono
passate circa due settimane dal ricevimento.
Matsuri
è su di giri e ormai la vedo solo qualche volta la sera, passa il
suo tempo libero con Gaara per discutere sui preparativi.
Ma
voi ce lo vedete Gaara scegliere i fiori, la location, il colore dei
tovaglioli? No perché per me è un pensiero inquietante.
Una
volta finito il mio turno di lavoro vado in un negozio di
videogiochi. Ci vado spesso tanto che ormai sono amica col
proprietario.
<<
Ehi Sax come va? >>
Sasori
Rossi è un uomo che si avvicina ai cinquanta ma dal suo aspetto non
gli si danno più di trentacinque anni. Non chiedetemi come faccia,
se lo sapessi gli ruberei l'elisir della giovinezza.
Cortese,
puntuale, grande esperto nel suo lavoro. Ma soprattutto ha una virtù
che apprezzo particolarmente: si fa i cavolacci suoi.
<<
Ciao Sumire. Va tutto bene, grazie >>
<<
Sono arrivate le nuove action figures? >> dico prendendo due
videogiochi che avevo adocchiato da tempo e che adesso sono
finalmente in saldo.
Lui
apre uno dei cassettoni dietro di lui e ne estrae un sacchetto.
<<
Non ancora ma ho della roba per te >>
<<
No dai... fa vedere... >>
Ogni
tanto mi passa qualche gadget e se gli gira bene qualche gioco di
seconda mano. E anche questa volta non si smentisce.
<<
Mi sono informato su quel programma per l'ufficio. La licenza costa
un botto. Se te lo cerco hackerato? >>
<<
Non sia mai Sax. In ufficio non entra niente che non abbia i permessi
o la licenza >>
<<
Posso passartelo io... >>
Mi
irrigidisco riconoscendo la voce.
<<
Credo di sapere quale programma cerchi e ne ho una copia con licenza
a casa >>
Mi
giro e ho la conferma che è Kankuro con un paio di picchiaduro
originali in mano.
Dopo
il pranzo da Karura non ci siamo più visti né sentiti. Sono ancora
piuttosto imbarazzata.
Che
ci fa qui?
Sasori
poggia le mani sul bancone.
<<
Conosci questo mascalzone Sumire? Dovresti stare alla larga da certa
gente >> dice Sax fissandolo.
Kankuro
si mette a ridere e risponde a tono.
<<
Se c'è un farabutto quello sei tu Sasori. Guarda che prezzi! >>
<<
Vattene in quel negozio di elettronica dentro il centro commerciale
se non ti conviene >>
Non
sto capendo un tubo.
Dopo
essersi azzuffati verbalmente quei due si stringono la mano e si
abbracciano.
<<
Allora ci pensi tu a Sumi? Trattamela bene è la mia cliente più
simpatica >>
<<
Si capo >>
Senza
che me ne renda conto paga anche le mie cose e mi scorta fino
all'uscita.
<<
Aspetta ma che... ? >> dico ancora confusa.
<<
Ciao Sasori >>
<<
A presto ragazzi >>
Ci
incamminiamo verso il parco ed io sono ancora piuttosto imbarazzata e confusa.
<<
Come conosci Sasori? >>
<<
E' stato il mio capo. Quando ero un ragazzino ho lavorato in quel
negozio ... non cambia mai >> dice con un sorriso.
<<
Capisco. Sax è uno simpatico, ti sarai divertito >>
<<
Ah si è simpatico ma fa lavorare duro. E guai a sbagliare ordine dei
titoli! >>
<<
Condivido appieno questa cosa >>
Lui
mi fissa dritto negli occhi con sguardo serio ed io mi ritrovo a
disagio.
<<
Dimentico che sto parlando con un tirannico chef >>
Credo
di star arrossendo non poco.
<<
No non è vero! >>
Ci
fermiamo in un chiosco di hot dog, poi prendiamo un kebab e dopo una
mezz'ora un hamburger.
Adoriamo
la carne ed entrambi ne mangiamo in quantità industriali.
Con
la differenza che lui, nel week end, fa freerunning mentre io faccio
free pants sul divano.
<<
Che fai stasera? >>
<<
Dormo >>
Lui
strabuzza gli occhi e ridacchia.
<<
Posso proporti una cena prima? >>
<<
Dopo tutto quello che abbiamo preso? >>
Lui
annuisce.
No.
Uno che mi batte in fatto di cibo!
<<
Non avrei mai pensato di dirlo ma sono sazia >>
<<
Cinema? >>
<<
Non ti conviene >>
<<
Perchè? Sei una fan della Heigl?
>>
<<
No sono più tendente verso Tobe
Hooper... sai quel genere lì >>
Ecco
che torna quello sguardo.
<<
Allora credo che ci sarà da divertirsi >>
*
Dopo
il film mi accompagna sino alla mia macchina, gli ho detto che sono
abituata a camminare da sola la sera ma non ha voluto sentire
ragioni.
<<
Grazie della bella serata... è stata divertente >>
<<
Magari potremmo ripetere... >>
Mi
sta chiedendo un appuntamento? Naa...
<<
Ok ci organizziamo... buona notte >>
Sto
per entrare macchina quando lui mi prende delicatamente il braccio e
si avvicina per darmi un veloce bacio sulla guancia.
<<
Buenas noches Sumire >> dice dolce poco distante dal mio
viso e guardandomi fisso negli occhi.
Ecco
ora muoio.
<<
Si, ok … Ciao >>
Avvampo,
agito la manina a mo'
di teletubbies
ed entro velocemente
in macchina.
A
metà strada ripenso al mio saluto.
<<
... >>
Do
una testata al volante.
<<
Che figura di merda! >>
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