Antichrist Superstar

di Shetani Bonaparte
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I hate the hater, I'd rape the raper.
I am the idiot who will not be himself.
Forse se lo era meritato, no?
Dopotutto non era bello - quel dannato naso! -, e nemmeno così insostituibile. Forse era addirittura noioso.
Forse non era all'altezza di Marilyn Manson.
Lui era Twiggy Ramirez, gente. Il debole e banale Jeordie White.
Quello da baciare sul palco, da scopare in un hotel da quattro soldi ma poi, se c'hai da fare bella figura sul red carpet, opta per una pornostar, che è meglio.
Quello da chiamare per una serata al cinema, per vedere l'Esorcista, o per comporre una canzone ma poi, se c'hai da divertirti veramente, opta per Johnny Depp, che è meglio.
Quello da chiamare migliore amico, da difendere per fare bella figura, da segare durante un concerto ma poi, se c'hai da essere sincero, preferisci sempre qualcuno che non sia lui.
Quello da sostituire.
Quello da scordare.
Quello da usare.
Perché lui era noioso e non era alla tua altezza. Quello mai. Specie se sei Marilyn Manson.
E tu lo sei, e lo lasciasti uscire dalla porta, senza problemi, senza fermarlo - sarebbero bastate tre parole, tre, per fermarlo - ma poi fu lui a parlare. E anche lui aveva tre parole da dire: "Lascio la band."
Sbattè la porta con violenza, gli occhi lucidi. E fu proprio allora che quelle tre parole uscirono dalla tua bocca, ferendo la tua gola con un dannato groppo e forse rovinandoti il rossetto: "Ti amo, Jeordie."
Bugiardo.
Sei sempre stato un grande bugiardo, ma con quelle tre parole ti superasti.
Se tu lo avessi veramente amato non saresti dove sei adesso. Non lo avresti ferito così, non lo avresti perso.
Ma tu sei Marilyn Manson, e sei sempre stato forte.
(Bugia.)
Tu vivi benissimo senza di lui.
(Bugia.)
Tu tornerai tranquillamente al bar a bere, a divertirti.
(Bugia.)
Tu sei la persona più importante della tua Vita.
(Bugia.)
Chiudesti gli occhi, tra le lenzuola sporche di sudore e sperma, i capelli davanti al viso, le membra stanche. Stringesti il cuscino che sapeva di lui, ma fingesti che non ti importasse.
Ti portasti alle labbra un bicchiere di vino, ma poi passasti alla vodka - quella alla fragola, quella che aveva portato il tuo bassis-- ex bassista.
E bevesti, e bevesti, e bevesti, e forse fumasti anche, forse Stephen aveva un po' di erba da fumare.
Passarono minuti - bugia: passano ore - interi e forse... forse ti dicesti che avresti ricordato il 2002 per sempre, perché Twiggy aveva lasciato la band.
Aveva lasciato te.
Ma dopotutto lui era solo il debole e banale Jeordie White, lo avresti sostituito, saresti stato bene anche senza di lui. Lo odiavi, e se non lo odiavi non ti importava, perché tu sei tu, e ti basti.
Tu sei Marilyn Manson, e in quell'hotel iniziasti ad odiare Twiggy Ramirez.
Perché lui ti faceva incazzare ogni volta con le sue odiose smancerie.
Perché lui era noioso e neanche troppo bello, c'erano puttane migliori.
Perché lui era lui, e tu eri tu.
Perché lui ti chiedeva di essere sincero.
Tre parole mormorasti: "Ti odio, Jeordie."
(Bugia.)




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