Note: Anche
questa è ispirata ai prompt della 30 Day Creative Challenge.
Day
2: Scrivi
250 parole ispirate dal colore delle pareti della stanza in cui vi
trovate.
Ps:
ringraziate che non ero in bagno, con tutti quei motivi floreali...
Ps2: sono
più di 250 parole
Misleading
Glint in the Dark
Il bianco della sua pelle gli rammentava il pallore della morte, ma
conservava anche quel soffuso bagliore lunare che da sempre lo aveva
affascinato. La luce riflessa di un qualche sentimento più
forte, solo più nascosto, come un sole totalmente oscurato
dalle sue macchie, mimetizzato nel buio cosmo. Proprio questo suo
essere indecifrabile lo rendeva interessante, ma di certo non meno
pericoloso. Come leader, non poteva lasciarsi abbindolare dalle sue
parole, dal suo sguardo, da qualsiasi suo gesto, perché
ognuno dei suoi movimenti, anche quelli apparentemente involontari, era
mirato - lo sapeva! - a farlo vacillare.
Quanto avevano sofferto per colpa sua? Quanto ancora dovevano soffrire?
Taichi, Takeru... Solo per onorare il loro sacrificio doveva
combattere. Poi c'era tutto il resto. Un resto davvero troppo
importante per perdersi dietro una curiosità, un sentimento,
un qualcosa.
Si era consultato con Sora, una volta, buttandola sul ridere. Amore?
Contorto, ma, perché no? Piemon possedeva una mente
brillante ed era sempre un passo avanti a loro. Aveva modi particolari
e, purtroppo, molto buon gusto. Condividevano molte più cose
in comune di quanto due avversari avrebbero dovuto e questo era male,
male. Sora, ovviamente, si era preoccupata. Le aveva poi domandato di
non parlarne con nessuno, di tenere per loro quella conversazione e lei
aveva acconsentito. Il suo parere in quanto portatrice della Crest
dell'Amore era probabilmente che il signore delle tenebre stava
attuando nei suoi confronti un contorto corteggiamento e lui, povero
contorto diciassettenne, stava letteralmente perdendo il controllo dei
suoi ormoni in quella rivolta intestina. Come se la Ribellione sulle
spalle non gli bastasse.
Sospirò.
La calma di quella notte presagiva tempesta. Il portatore dell'Amicizia
si recò prima dell'ultima battaglia in un locale silenzioso
e appartato. Nel buio riposavano il suo migliore amico e il fratello
adorato, vinti dal peso degli scontri precedenti e dagli inganni
perpetrati a loro danno. Stringendo al petto le loro Crest
giurò.
Giurò che mai avrebbe gettato al vento il loro sacrificio.
Men che meno per il riflesso ingannevole in un pozzo oscuro.
-Ve lo giuro.-
Note
Finali: Ok, probabilmente avrete più domande di
quando avete aperto la fic. Che è successo a Taichi e
Takeru? Si rimetteranno? Sono vivi? Yamato e co. sconfiggeranno Piemon?
Chi lo sa. Lascio a voi la libera interpretazione.
Io ho questa fissa con la ribellione... prima o poi ci scrivo sul serio
qualcosa di lungo e contorto. *^*
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