Une vie entière au moins.
In un mondo ideale, hanno vent’anni, le mani pulite e tutta la vita davanti. Ogni levar del sole è pura gioia e calda luce; per ogni giorno ventiquattr’ore, e per ogni ora cento baci.
In un mondo ideale, sono due ragazzi e lui ha lei sulle labbra e l’infinito in una tasca; perché questi sono i vent’anni, e lui così ne vuole almeno altri mille.
In un mondo men che perfetto, di anni magari non ne hanno proprio venti ma tempo al tempo e anche l’amore arriva - in ritardo come le stelle ad agosto, ma arriva, e si fa sentire, greve del profumo della terra, della pioggia in autunno, dello scrocchiare delle mele nuove sotto i denti.
In un mondo men che perfetto, sono anni che scorrono lenti e dolci come miele dal cucchiaio; sguardi nascosti, o forse non troppo; baci morbidi al sapor d’arancia, e sospiri rubati alla notte più scura.
È un’intimità clandestina, ma immersa nell’oro di una quotidianità tutta loro, che nessuno può portargli via. Una vita da spartire in due, nel bene e nel male.
In un mondo crudele, l’amore è fuori tempo massimo per loro.
Troppo tardi giunge la felicità; troppo presto sfiorisce, strappata via come un bocciolo in fasce.
Qui ogni promessa è debito, e ogni debito si paga con la vita.
Nel loro mondo, che non è ideale né perfetto, la vita avrà pure delle scadenze, ma ogni tanto concede una proroga.
Nel loro mondo non è mai troppo tardi - è semplicemente il momento giusto, né più né meno. Può essere un momento sfortunato, certo; battezzato nel sangue anziché nell'acqua di rose, forgiato nel cuore più puro e poi spinto nel fuoco e nel tumulto quasi per caso, perché il caso tutto travolge.
Ma si vive di seconde chance, e la loro li ha portati qui - dove il mare accarezza la terra e l’amore fa ancora in tempo a sbocciare e vivere di sole. Qui, dove ogni giorno è sollievo e ogni notte pace, e la sabbia è fresca sotto i piedi. Qui dove il vento spira forte, ma poi torna la quiete.
Nel loro mondo, che non è ideale ma a modo suo è perfetto, se anche il vivere può incontrare tempesta, non c’è da aver paura: ad affrontarla sono ancora in due, come è sempre stato, e come sarà sempre.
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Sono anni che non scrivo (e che non scrivo in italiano), quindi scusatemi se sono particolarmente arrugginita :’D È solo che... insomma, sono quindici anni che quest’anime me lo guardo e me lo riguardo e ci piango sopra, e ho sempre pensato che la loro storia sarebbe potuta andare in mille modi diversi... o forse la verità è che poteva finire in un modo solo. Ma io senza lieto fine non son contenta. *cries forever* Spero di fare meglio, la prossima volta!
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