ReggaeFamily
Anima
dannata
Vi
consiglio di ascoltare questo brano durante la lettura:
https://www.youtube.com/watch?v=3Z0tylDhWFI
Dolore
e tormento martellano la tua
Anima
dannata; sollevi il viso,
Ruggisci
dentro il microfono,
Oscilla
il tuo corpo, le tue dita creano
Note
distorte, armonia del tuo essere.
Maschere
oscurano i tuoi lineamenti:
Ansimi
appena, volteggi su te stesso,
Lasci
che quell'assolo ti trascini con sé.
Abbatti
ogni barriera, quella chitarra è l'unico
Kit
di sopravvivenza per te. Ricordi amari
Impregnano
il tuo lieve sorriso, ricordi di
Amici
perduti, amori consumati, città lontane.
Nella
tua Babilonia c'è ancora una flebile speranza.
♥
♥ ♥
Ciao
a tutti!
Eheheheh,
sì... sia John che Daron compiono gli anni uno a poca distanza
dall'altro, perciò ecco che mi sono ritrovata a inserire due
acrostici a brevissima distanza l'uno dall'altro.
Questi
versi sono un tormento, starete
pensando; be', Daron mi ha ispirato in questo senso, mi ha messo
addosso queste sensazioni quando ho pensato a qualcosa da scrivere su
di lui. Penso che sia un uomo tormentato, tendenzialmente instabile,
capace di rimuginare per una vita intera su piccolezze su cui
potrebbe passare su o che potrebbe trasformare in qualcosa di
postivo!
Ma
lo vedo anche come un ragazzo che non perde mai la speranza e che si
aggrappa alle sue passioni per non cadere in un baratro interiore che
solo lui conosce e riesce a comprendere...
Questi
versi esprimono Daron Malakian in tutte le sue sfaccettature, o
almeno in quelle che io scorgo in lui.
La
parola Babilonia è
in corsivo perché...
Ora
ve lo spiego, ma poi voglio sapere se qualcuno di voi ci aveva
pensato ;) sono sempre curiosa, scusatemi XD
Ha
a che vedere con il brano degli Scars On Broadway – progetto
che lui e John Dolmayan hanno creato in seguito alla pausa che i
System si sono presi anni fa – che vi ho linkato in altro e vi
ho consigliato di ascoltare durante la lettura.
Si
intitola, appunto, Babylon
ed è una canzone molto significativa, soprattutto per il suo
testo. In esso sono racchiusi riferimenti a Babilonia, che sorgeva
nell'attuale Bagdad, la città originaria della famiglia del
nostro chitarrista. Se vi fa piacere – e mi riferisco solo a
chi non la conosce già
– potete andare a leggere il testo di questo brano e capirete
meglio a cosa si riferiscono le parole di Daron. Lui racconta di
ricordi lontani, di persone perdute, di vite spezzate, di vite che
vorrebbe salvare e che ormai non può più riportare
indietro. Tutto questo è molto triste e ha ispirato fortemente
i miei versi, così come i pensieri sul tipo di persona che lui
potrebbe essere.
Spero
veramente che vi sia piaciuto e che questo mio modo di festeggiare il
suo compleanno possa essere da voi condiviso :3
Ancora
tantissimi auguri a te, Daron, che riesci sempre a emozionarmi con la
tua imperfetta perfezione ♥
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