Gnosiofobia.

di Querdenker
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#Rossetto.




 
Ricordava vagamente che prima di iniziare quella soddisfacente attività, stessero litigando.
Per i soliti sciocchi motivi.
Invece, in quel momento una ridente Ichigo - ormai solo in biancheria - era sopra di lui, sdraiato sul letto, e premeva quasi dolorosamente contro il cavallo dei suoi pantaloni.
Ryo sarebbe impazzito a breve, soprattutto a causa di quella ragazzina che aveva preso a mordergli il collo, non senza prima aver baciato la camicia in precedenza immacolata, ora macchiata di rossetto.
Lo stesso rossetto che Ryo aveva deciso di togliere dalle labbra della ragazza – “perché stai meglio senza” aveva decretato – con un passionale bacio. Si sorprese ancora a riflettere sul fatto che Ichigo generalmente non sapeva di fragole, come si sarebbe potuto pensare, bensì di menta.
Improvvisamente, Shirogane capovolse la situazione, sovrastando la sua ragazza.
«Allora, ragazzina?» domandò beffardo, mentre iniziava una lunga scia di baci roventi, partendo dall’orecchio, passando per il collo e scendendo tra l’incavo dei seni.
«Shi… ro… gane» lo chiamò lei ansimante.
«Sì?» domandò lui roco e un po’ divertito dall’espressione che aveva assunto Ichigo.
Aveva la bocca semiaperta, gli occhi chiusi quasi si stesse concentrando per ricordarsi qualcosa, e le guance tinte di un colore troppo simile a quello del rossetto tolto in precedenza.
Era meravigliosa. Ryo non si sarebbe mai abituato a ciò che provava, un sentimento talmente intenso da togliergli il respiro.
Prima di riprendere quella lenta tortura, le baciò teneramente la fronte.
«Amo la tua testa vuota» mormorò, prima di baciare gli occhi «E i tuoi grandi occhi» scese più in basso, verso le gote «E come arrossisci ogni volta» fino ad arrivare alle labbra «E la tua bocca sempre pronta a dire cose senza senso»
Ichigo rise sommessamente, tentando di liberarsi dalla dolce stretta di Ryo.
«Mi sento offesa» disse scherzosamente.
Shirogane fece spallucce: «Non dico bugie, io»
La ragazza si appese suo collo, ridendo ancora. Ryo alzò gli occhi al cielo, esasperato. Quando li ripuntò su Ichigo, notò le macchie nella camicia lanciata poco più in là e spalancò le iridi azzurre.
«Ma ora» deglutì rumorosamente «spiegami come diavolo lo tolgo quel rossetto dalla camicia»
Lei fece spallucce, imitando la posizione assunta precedentemente dal fidanzato: «Non lo so»
«Dimmelo Momomiya» ringhiò lui, non troppo autoritario.
Ichigo scosse la testa, in segno di diniego.
«Immagino che dovrò scoprirlo da solo» rifletté a voce alta, mentre si dedicava di nuovo alla dolce attività precedentemente interrotta.
 





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Note dell’autrice:
ECCO FINALMENTE QUALCOSA CHE IMPLICA IL CANON CON STI DUE.
Seriamente, devo dare loro più gioie durature e non da “toccata e fuga”. Boh, non so cosa dire, se non che questa flash si potrebbe benissimo collocare anche dopo la fine della mia long su Ichigo e Ryo, Spirale Ovale. Vi lascio libere/i di fantasticare, insomma.
Ci vediamo con la prossima fic!
Mezzosangue230




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