La pendolare

di Alchimista di Neve
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Le labbra spente,
un battito regolare,
le corde mute,
la mente accesa.
Il sorriso accennato a un’idiozia
Ma subito nuovamente teso.
Il tuo sguardo perso
Nella folla:
Chi è, chi sono
Dove andiamo
Tutti in direzioni divergenti?
Tu, ferma
Una musica chiusa
Nei tuoi padiglioni
Un ballo nella tua testa
Corse, seduzione, risate,
e nessuna parola coincide
con la nota che senti.
Nostalgia di casa:
perché mai sei stata così
Lontana
Persa
Sola.



Angolo autrice: chiedo scusa per i numerosi enjambent, ma spero che rendano l'idea di ciò che voglio trasmettere. Ho covato questa poesia per tanto tempo, quando ancora scrivevo "solo ed esclusivamente per me stessa". Accolgo volentieri recensioni, che siano apprezzamenti o che siano critiche costruttive.




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