-Ti
ho
spaventata eh?-
Definii
la sua voce come la
più odiosa che le mie orecchie abbiano mai sentito in tutto
l'emisfero boreale. Sopra di me con una mano che mi copriva la bocca,
per evitare di farmi
gridare,
ostentava quel fastidiosissimo sorrisetto da schiaffi. Siccome non
bastava essere già abbastanza invasivo solo in quel modo,
iniziò ad avvicinare il suo viso al mio e con delicatezza
spostò la
mano sulla guancia, dandomi una leggera carezza. Nella mia testa
avevo almeno dieci buoni motivi per cui avrei dovuto rispondergli molto
peggio di quello che stavo per fare.
-Ascoltami
razza di zotico, primo non ti
ho dato il permesso di toccarmi, secondo non puoi entrare in casa mia
in special modo dalla finestra e terzo vedi di sparire il
più in fretta possibile altrimenti
i tuoi anni da passare in prigione raddoppieranno.-
Lui
divertito iniziò a ridere
in modo grossolano come se gli avessi raccontato la barzelletta
più
divertente di questo modo, cosa che mi
fece irritare ancora di più.
-Andiamo
Courtney perché devi
rendere tutto così difficile? Sono scappato dal carcere
soltanto per vederti, ho fatto questo per te.-
Lo
fulminai con gli occhi, ero talmente
tanto arrabbiata che le uniche cose che mi venivano in mente erano
soltanto pesanti ingiurie.
-Che
c'è dolcezza? Ti si
è per caso annodata la lingua?-
Mordendosi
il labbro inferiore
continuò -avrei preferito di gran lunga
che si annodasse contorcendosi insieme alla mia.- puntò
lo sguardo sulla mia smorfia e prima che
potessi ribattere mi ammutolì
passandoci un dito, successivamente dilungò il suo discorso -mi preoccupo per te dovresti
ringraziarmi, avrai
vissuto questi mesi comportandoti
da zitella acida senza motivo,
volevo soltanto farti sciogliere un po'.-
Iniziai
a valutare bene l'idea di
buttarlo fuori di casa minacciandolo con i coltelli da cucina, quando
d'un tratto si accorse della foto sul mio comodino, la sua sicurezza di
poco prima e la sua sfacciataggine scomparvero, lasciandogli addosso
sensazioni che non riuscii a decifrare.
-Toglimi
una curiosità, chi è questo tipo?-
sull'immagine
illuminata soltanto dal
bagliore lunare, mi si poteva chiaramente riconoscere
insieme a un ragazzo che circondava le
mie spalle con un braccio, questo mentre con l'altro
puntato verso l'alto faceva gestualmente
un paio di corna.
Sbuffai ripensando quella stupida idea che avevo
avuto nei tempi in cui Duncan mi aveva da poco tradito.
-Il
mio ex ragazzo.-
-Piercing,
a detta tua un pessimo modo
di vestire,
capelli neri sparati per aria, puzza
di ribelle anarchico fin da qui... o eri
momentaneamente ceca oppure ti sei
frequentata con un punk all'infuori
di me di tua spontanea volontà- un sorriso si
fece spazio tra le sue labbra -lo
definirei un vano tentativo di sostituzione.-
-Quello
che è passato è passato, l'ho ritrovata giorni
orsono e mi sono dimenticata di buttarla.- tentai
di spostarmelo di dosso ma lui fece presa ancora di più sul
mio corpo.
-Courtney
questa è l'ennesima prova di quanto ci tieni a me- disse
sventolandomi la foto in faccia, per poi lanciarla malcurante sul
pavimento -perché
ti ostini ancora a
dichiarare il contrario? Non ti capisco veramente, potremmo tornare ad
essere come una volta.-
Presi
un respiro profondo prima di
rispondere altrimenti tutto il rimorso che avevo provato in quegli anni
sarebbe venuto a galla.
-Io
invece non capisco perché
in tutto questo tempo soltanto adesso ti fai avanti, illegalmente
aggiungerei.-
Mi
schiaffeggiai mentalmente, lo
stratagemma che avevo utilizzato per tranquillizzarmi stava fallendo
miseramente, a quanto pare di trattenersi oramai non se ne parlava
più.
-Non
dobbiamo tornare ad esserlo
dovevamo continuare ad esserlo, la nostra storia è finita da
un pezzo e lo hai scelto tu e non io.-
Nei
suoi occhi potevo vedere lo
sconforto che stava provando davanti alla verità che gli
stavo mettendo in chiaro.
-Tu
non hai mai creduto in noi e le
uniche cose di concreto che hai fatto per me non hanno più
significato, pensi soltanto a divertiti, sei un ragazzino Duncan, sei
un immaturo, non hai avuto rispetto per me e non ne hai neanche per te
stesso.-
Quello
che successe poco dopo mi
lasciò allibita, mi sarei aspettata che mi dicesse che avevo
sbagliato anch'io, che avevo esagerato, che pretendevo troppo da uno
che ha vissuto solo di bravate, ma non fu così.
-Mi
pento di averti fatto
soffrire.-
Tenendomi
stretta a se in un abbraccio,
l'odio che stavo provando si affievolì poco a poco fino a
scomparire del tutto cancellato da quelle semplici parole e da
quell'unico gesto.
-Duncan...-
-Non
dire nient'altro ho
già sentito abbastanza.-
Con
una mano mi teneva ancora vicina
mentre con l'altra iniziò a farsi strada nella mia
sottoveste in raso, in seguito le sue labbra si unirono alle mie in dei
baci sempre più spinti.
-Duncan...
smettila... per
favore.-
-Non
sei credibile Courtney, sai
meglio di me ciò che
vuoi.-
-Cosa
voglio?-
Si
staccò per un istante per
guardarmi negli occhi e un brivido mi percosse tutta la schiena.
-Vuoi
che resti tutta la notte.-
A
quelle parole lentamente
cominciò a spogliarmi e soltanto la
luna fu testimone di quello che
successe in seguito.
-Ti
sbagli, vorrei che
rimanessi con me tutta la vita.-
***
Lo
vidi allontanarsi ammanettato seguito
da degli sbirri, gli promisi che nonostante stesse per essere rispedito
in gattabuia ci saremmo rivisti e che lo avrei aiutato a pagare la
somma di denaro che doveva a McLean per essere scagionato. Secondo lui
lo avevano rintracciato, parole sue, perché "qualche testa
di cazzo" lo aveva segnalato riconoscendolo a vista mentre percorreva
le strade in quell'orario notturno.
-Duncan!-
Lui
sì fermò
voltandosi nella mia direzione.
-Dimmi
pure piccola- sorrideva nonostante
stesse per tornare in un luogo d'inferno.
Gli
diedi un ultimo bacio, lo guardai
negli occhi e pronunciai le fatidiche parole.
-Voglio
essere sincera con te,
sono stata io a chiamare la polizia.-
Porpora_: L'idea
è nata durante
le ore più tarde, purtroppo mentre la scrivevo giorno dopo
giorno ho capito che ne stava venendo fuori una gran schifezza ma la
mandai ugualmente avanti. Finché non mi è venuta
un'altra illuminazione, quindi ho cancellato gran parte della storia
precedente e ho trasformato il restante in quello che avete letto
quest'oggi. Il disegno come sempre è frutto della mia
pazienza, sorvoliamo sul fatto che ne avevo preparato un altro.
Grazie
e alla prossima storia (se ce ne
saranno).
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