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24 dicembre
1999
-Bec hai visto
cosa c’è sopra di noi?- Francesco alzò il dito verso il soffitto, dove un
rametto di vischio dondolava appeso malamente al lampadario da mio padre.
-Si, c’è un
rametto. Sicuramente papà l’ha messo lì per far arrabbiare la mamma, le fa
sempre degli scherzi!- Risi ricordando qualche vecchia sciocchezza pianificata
da mio padre.
-No sciocca!-
rise della mia ignoranza –è viscio… no vischio… comunque… mamma mi ha detto che
se una ragazza e un ragazzo sono sotto uno di questi rametti …- mi guardò
concentrato –si devono baciare!- Annuì solennemente, sorpreso e un po’
scandalizzato, come solo un bambino di sette anni può essere.
-Blea!- ci
pensai su un attimo.
-Ma noi siamo
piccoli… ci dobbiamo baciare lo stesso?- Francesco ci pensò su seriamente, prima
di annuire seriamente.
-Si. Magari se
non lo facciamo Babbo Natale non passa!- Quella minaccia faceva sempre colpo.
-Che palle che
è Babbo Natale… devo comportarmi bene tutto l’anno, scrivergli la letterina, e
pure baciarti! Se non mi porta la fabbrica delle bambole mi incavolo!- strinsi
le braccia al petto e sbuffai, sinceramente arrabbiata con quell’omone rosso che
non si era mai fatto vedere e che per un motivo o per un altro la sciava con se
sempre una scia di delusione, sia perché non mangiava i dolci che gli preparavo,
sia perché qualche volta non mi portava il regalo richiesto.
-Sarà veloce!
Anche io voglio il Gundam, e se non ci baciamo non ce lo porta.-
-Ok! Però che
schifo!- portai le mani dietro la schiena e chiusi gli occhi, rimanendo però
guardinga.
-Sei pronta Bec?-
-Si!- sbuffai
per la ventesima volta.
Poggiò la sua
mano leggera sulla mia spalle, avvicinandosi leggermente.
Non resistetti
alla tentazione di tenere gli occhi chiusi e aprì un occhio, nonostante nei film
si baciassero sempre a occhi chiusi, vedendo Francesco davanti a me. I suoi
capelli biondi erano scompigliati a causa delle corse fatte tutta la sera, e le
palpebre chiuse nascondevano i suoi caldi occhi nocciola.
Richiusi subito
gli occhi.
Sentì il fiato
di Francesco prima di avvertire la leggera pressione delle sue labbra sulle mie.
Si staccò subito dopo.
Immediatamente
aprì gli occhi e mi pulì le labbra con la manica del mio maglioncino, nonostante
non ce ne fosse affatto bisogno.
Dopo aver fatto
lo stesso Francesco abbassò gli occhi e mi fece la sua “incredibile”
confessione.
-Rebecca… prima
di baciarti ho sbirciato, avevo paura di non prendere le labbra…-
-Hai fatto
bene!- gli poggiai una mano sulla spalla in segno di consolazione –se no ci
toccava baciarci un’altra volta!- tirai fuori la lingua facendo una smorfia
disgustata.
24 Dicembre
2008
Ricordai la
scena di 9 anni prima con un dolce sorriso sulla labbra, sollevai allora lo
sguardo, su quello stesso lampadario, dove però non c’era nessun rametto di
vischio.
Francesco
sedeva al mio fianco, dondolandosi su una sedia in resina.
-Se ci cadi
rido!- che stupida frase… lui aprì un occhio ridacchiando.
-Ci sono più
possibilità che tu cada seduta così immobile, che io dondolandomi!- Richiuse gli
occhi annoiato, smettendo però di dondolarsi.
-ma che hai? Di
solito sei sorridente, o almeno a Natale potresti esserlo!-
-tecnicamente
non è ancora Natale. Clara mi aveva invitato a casa sua a passare la vigilia,
sai i suoi non erano in casa…- sorrise malizioso… E io che paragonavo Clara
all’amica di Heidi…. Questa era da paragonare a qualcun altro…
-Di sicuro
sarebbe stato più…- si fermò cercando le parole adatte, io lo precedetti
preoccupata della sciocchezza che avrebbe detto.
-Interessante?-
-Mmh… se vuoi
definirlo interessate… più di una puntata di Voyager sicuramente, e poi…-
-Basta! La tua
vita sessuale non è affar mio! E poi non pensavo che la mia, anzi la nostra
compagnia ti annoiasse tanto!-
-Che permalosa
che sei…lo sai che non è per te, ma dico solo che con Clara mi sarei divertito
di più…- se era possibile questa Clara mi stava ancora più sulle palle.
-Bè ovvio… noi
siamo accettabili, ma Clara...- feci una pausa annuendo solennemente –Clara è
perfetta!-
-Ehi ma non
sarai gelosa?- Questa era troppo! Non ero stata gelosa di Gloria, Rosalba,
Martina, Ludovica, e dovevo essere gelosa di quest’ultima? Noooooo!
-Visto!? Sei
gelosaaaa! Ahahaha- ma che aveva da ridere…
-Lo so il mio
fascino…- si interruppe a causa del suono del mio cellulare che era appoggiato
nel tavolino affianco a lui.
-Tranquillo è
il mio.. Clara nemmeno si ricorda della tua esistenza! Mi passi il telefono?-
Lo prese e lo
aprì con rabbia.
-No ridammelo!-
cercai di strapparglielo di mano senza successo, e non feci in tempo a
impedirgli di leggere il mittente.
-Luca…- ci
pensò su un attimo –Ma è Schioppi!? Perché cacchio messaggi con un idiota come
quello?-
-ma se tu dici
che è un tipo in gamba!- non che dessi troppo peso alle sue considerazioni sulle
persone.-
-Senti
questa….- si mise a leggere il messaggio rabbiosamente.
-non posso
davvero dire nulla, quest’anno non desidero niente… il perché è semplice! Sono
in debito con Dio per avermi fatto conoscere una ragazza incredibile come te!
Sei la personificazione della simpatia e della perfezione, e senza di te i miei
giorni sarebbero grigi e tetri. Grazie di esistere… ti voglio bene! Buon natale
a te e alla tua famiglia bla bla bla… ah non finisce qui… ti mette pure un
cuoricino a fine messaggio… che carino!- si passò una mano nei capelli,
scompigliando quella massa bionda, che aveva spettinato a regola d’arte,
impiegandoci circa mezz’ora. Mi rese il cellulare osservandomi con la coda
dell’occhio.
-Non dovevi
leggerlo! Io non ho mai letto i messaggi di Clara!- si piantò davanti a me
osservandomi di stucco.
-Staresti
paragonando il rapporto che c’è tra me e Clara con quello che c’è tra voi due?
Perché state insieme?-
-no…- non
ancora…
-E lui ti
piace?- mi osservò con occhi indagatori, facendo abbassare il mio sguardo, che
domanda stupida, non c’era nemmeno bisogno di rispondere, anche perché non
sapevo che dire.
Stavo per
mandarlo a quel paese quando il suono della mezzanotte mi interruppe, salvandomi
letteralmente.
Mi avvicinai a
lui sorridendo e stampandogli il mio solito bacio natalizio.
-Auguri Frà-
gli sorrisi e mi diressi verso il gruppo per stampare altri 50 baci a tutti gli
amici dei miei e i loro rispettivi figli. Non avevo fatto nemmeno un metro che
Francesco mi prese al braccio e mi face tornare indietro.
-Dove scappi?!
Non ti ho fatto gli auguri…- mi poggiò una mano al collo e mi fece avvicinare
lentamente, fino a sfiorare con le labbra la mia guancia e facendomi
rabbrividire, senza però capire il perché.
-Auguri!-
sorrise sfoderando i suoi perfetti 32 denti –peccato niente vischio…- possibile
che anche lui si ricordasse di quel natale di tanto tempo prima?
Forse non mi
aveva mandato un messaggio lunghissimo, ma nessun natale sarebbe stato tela
senza di lui.
Domanda: secondo voi esiste l’amicizia tra uomo e donna?
Secondo me si… peccato che dietro a quest’amicizia ci sia qualcosa
in più…
Al prossimo capitolo con Rebecca e Francesco… ah i nomi non
centrano niente con la realtà quindi se qualcuno mi conosce non si faccia strane
idee…la storia mi è venuta in mente stanotte che non riuscivo a dormire a causa
delle scottature del sole alle spalle!
Allora per Francesco, se proprio volete un’idea (a grandi linee) di
com’è cercate su internet Alex pettifer Wild child… allora cercate un immagine
di lui con i capelli sparati… e pressappoco ecco Frà…
Ciao alla prossima!
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