Hold your breath

Rose trattiene il respiro. Sotto di lei, il Titanic sta affondando in un mare di cadaveri e di disperazione. L’idea di quello che potrebbe accadere a lei e a Jack la terrorizza.
Più la nave si inclina, più persone muoiono. Rose osserva uomini e donne cadere in acqua senza riemergere, e a quella visione il cuore minaccia di esploderle nel petto.
Non ha paura di morire; ha paura di soffrire. Ha paura di provare dolore quando il suo corpo entrerà a contatto con l’acqua gelida.
Cullata dalle parole rassicuranti di Jack, si convince che andrà tutto bene. Ricordi? Se affondi tu, affondo anch’io.
È una promessa.


Rose trattiene il respiro. Jack sta andando sempre più a fondo, risucchiato dalle fredde acque dell’Oceano Atlantico.
Non doveva finire così. Non doveva morire. Non adesso, non dopo tutta la fatica che hanno fatto per restare in vita.
Mentre una lacrima le riga il volto, Rose ripensa alla promessa. Affondi tu, affondo io. Ma quella promessa non vale più, perché prima di morire Jack le ha fatto giurare che avrebbe continuato a vivere. E Rose vivrà, nonostante il dolore, nonostante la solitudine, lei vivrà.
Manterrà quella promessa per lui, per il loro amore e per quello che sarebbe potuto essere.
Vivrà per Jack. E Jack vivrà in lei.

Double-drabble scritta di getto dopo aver finito Titanic. Avrei sempre voluto vederlo, ma per vari motivi non sono mai riuscita a finirlo e ora sono felicissima di averlo fatto. Anche se questo film si è portato via un pezzetto della mia anima, ma va bene così, perché mi sono terribilmente innamorata di questi due e quindi sono felice nonostante l’angst *piangecontuttaséstessa*