A volte nella vita occorre fare delle scelte che non piacciono,
sebbene, in teoria, dovrebbero essere quelle giuste.
Rhaegar Targaryen aveva dovuto abbandonare la donna che amava, la sua
amante Lyanna Stark, per tornare da sua moglie quando aveva scoperto
che questa era incinta per la terza volta. Lyanna non aveva preso
particolarmente bene il suo abbandono, sebbene sospettava che avesse
compreso il motivo della sua scelta e suo malgrado aveva sposato il suo
promesso sposo, Robert Baratheon. Questo, ammaliato dall'amore che
provava per la donna, non aveva tanto indagato e si era convinto che
Rhaegar l'avesse costretta a seguirla e perfino violentata.
Nel frattempo il principe era tornato dalla moglie Elia che,
naturalmente, non l'aveva accolto a braccia aperte; anzi, per qualche
strana ragione, sembrava addirittura spaventata di vederlo. I maester
avevano detto che un'altra gravidanza avrebbe finito per ucciderla, ma
Elia era dolce quanto testarda e aveva voluto mandare avanti la
gravidanza a qualsiasi costo. Ironia della sorte, il suo terzo parto si
era rivelato il più semplice.
Visenya Targaryen era nata così in una sera come molte. Le
stelle brillavano alte nel cielo scuro e c'era una magnifica luna
piena. Rhaegar, nel frattempo diventato re in seguito alla morte del
padre, causata da una malattia, aveva finalmente realizzato il suo
più grande sogno, ovvero completare il famoso drago a tre
teste di casa Targaryen. La neonata aveva capelli scuri come quelli
della madre e la sua pelle era olivastra, tuttavia possedeva anche gli
occhi viola tipici dei Targaryen.
Ci erano voluti circa dieci anni prima che Elia perdonasse del tutto il
marito e due anni dopo gli aveva dato pure un quarto figlio: Aemon. Era
un delizioso bambino dai capelli bianco-argentati, gli occhi scuri e la
pelle olivastra, che assomigliava tanto al fratello maggiore Aegon
quanto Visenya a sua sorella Rhaenys. Sfortunatamente il quarto parto
non si era rivelato tranquillo come il precedente e secondo i maester
Elia non avrebbe potuto avere altri figli, però suo marito
ormai aveva raggiunto il suo scopo e non gli importava avere un quinto
bambino.
Nel tentativo di sistemare le cose con i Baratheon, Rhaegar aveva
deciso di organizzare un fidanzamento tra Rhaenys e il fratello minore
di Robert Baratheon, Renly, appena i due avrebbero raggiunto
l'età adatta per sposarsi. Peccato che la loro unione non
era stata proprio delle migliori ed erano passati cinque anni prima che
la giovane riuscisse a dare un figlio al marito, il piccolo Daemon.
Però, secondo le voci, questa gravidanza tardiva non era
stata provocata da possibili problemi di fertilità della
sposa, siccome lei e Renly avevano consumato il matrimonio dopo quattro
anni; le persone sospettavano che all'epoca fosse troppo preso dal suo
amico Loras Tyrell. Insomma, con quell'unione il sovrano non era
riuscito ad ottenere l'obiettivo sperato.
Rhaegar non aveva perso le speranze di risolvere la questione, o meglio
di portare la pace tra le due casate, sebbene non sapesse esattamente
come fare. Sua moglie Elia gli aveva suggerito di concedere a Robert
Baratheon più indipendenza e potere nelle sue terre, ma
quella soluzione non convinceva per niente il re: temeva che in quel
modo avrebbe potuto facilmente organizzare una ribellione e c'erano
andati piuttosto vicini anni prima, quando lui era scappato via con
Lyanna. L'idea di una guerra civile non l'attirava per nulla e quindi
voleva assolutamente trovare un altro modo per riconciliarsi con
quell'uomo.
Quella mattina
Il sole splendeva alto nel cielo azzurro ad Approdo del Re, pieno
tuttavia di numerose nuvole bianche.
Come ogni mattina, la famiglia reale stava facendo colazione. La stanza
era piuttosto grande e luminosa grazie alle grandi finestre che si
trovavano sulla parete dinanzi al tavolo rettangolare, attorno al quale
i reali erano seduti.
La principessa Visenya si trovava a destra del padre e indossava un
elegante abito di seta di Dorne di colore rosso accesso. Le maniche
erano decorate da dei preziosi ricami dorati. La ventenne aveva
adottato da tempo lo stile di Dorne e indossava sempre abiti molto
scollati, che lasciavano intravedere gran parte dei suoi seni e
scoperte le braccia e buona parte delle spalle esili. La maggior parte
della gente disapprovava quel suo abbigliamento, però la
principessa era la figlia prediletta della regina Elia, che tendeva a
lasciarla vestire come voleva e fulminava con lo sguardo chiunque
osasse dire qualcosa contro la sua adorata figlioletta. La principessa
teneva i lunghi capelli scuri sciolti e i morbidi e lucenti riccioli le
ricadevano lungo la schiena. Suo fratello, il principe Aegon, erede al
Trono di Spade, era seduto alla sinistra del padre, dinanzi alla
sorella, siccome Rhaegar sedeva sempre a capotavola. I suoi lunghi e
lisci capelli bianco-argentati gli arrivavano fino alle spalle e li
legava solo quando doveva allenarsi nel campo di allenamento. Tra tutti
i suoi fratelli, era quello che assomigliava di più al padre
con i suoi occhi azzurri e la pelle chiarissima. Diverse nobili donne
sognavano di sposarlo. Non solo perché era il futuro re, ma
perché era anche uno degli uomini più
affascinanti del regno.
« Sorellina, cosa pensi di fare oggi? Creare
l’ennesima ghirlanda di fiori? » chiese Aegon con
l’intento di schernire la sorella minore. La bruna sorrise
con aria divertita.
« E tu, invece, cosa pensi di fare? Sedurre
l’ennesima cameriera e generare un altro figlio illegittimo?
» domandò riferendosi ai due bambini che il
principe aveva generato: uno era nato da una cameriera del castello e
aveva tre anni, mentre l’altra era una bambina e sua madre
era una prostituta di uno dei vari bordelli di Approdo del Re. A quelle
parole l’erede al trono aprì la bocca come per
ribattere, tuttavia non riuscì a trovare nulla da dire e
rimase immobile per qualche secondo, con la bocca socchiusa come se
volesse parlare. Alla fine la serrò, socchiudendo gli occhi
fino a ridurli a due fessure, guardando male la ventenne. ”Se
solo nostro padre volesse rispettare le tradizioni della nostra
famiglia saprei io come farla tacere“ pensò il
biondo, trattenendo un sorriso maligno al pensiero di cosa avrebbero
potuto fare insieme a letto. Peccato per lui che suo padre ritenesse
che fosse meglio evitare un altro matrimonio incestuoso tra fratelli,
sebbene i loro antenati, compresi i loro nonni paterni, si fossero
sempre sposati tra di loro con l’intento di mantenersi puri e
non mischiarsi con le altre casate.
« Aegon e Visenya, per favore. » esclamò
Elia con disapprovazione, guardando male entrambi. Non sopportava i
loro continui bisticci e frecciatine. La regina dei Sette Regni
possedeva lunghi capelli scuri come quelli della figlia, ma tra i suoi
spuntavano vari capelli di colore bianco e grigio. In faccia aveva
alcune rughe. Nonostante quei particolari del suo aspetto, era ancora
una donna piuttosto affascinante e dall'aspetto gradevole.
« Avete rispettivamente ventidue e vent'anni, non siete
più dei ragazzini. » aggiunse e tirò un
sospiro, prima di allungare le mani verso la sua tazza di porcellana
bianca, portandosela alle labbra. Dentro c’era del
tè di una tonalità scura e usciva anche del
leggero fumo di colore grigio chiaro.
« Vostra madre ha ragione. Tra qualche anno, spero il
più lontano possibile, tu sarai re Aegon. La devi smettere
di infastidire tua sorella, e lo stesso vale per te Visenya.
» nel pronunciare l’ultima parte della frase si
voltò verso la figlia, che annuì con aria vaga.
Detto questo il biondo si portò alle labbra un pezzo di
salsiccia dall'aspetto invitante.
« Naturalmente padre. » Aegon appariva meno
determinato della sorella nel voler ubbidire al padre. ”Se
Visenya fosse un po’ più gentile le farei
volentieri vedere come ho generato quei bambini“
pensò e il suo sguardo cadde sul seno della sorella, la cui
scollatura del vestito faceva ben poco per nascondere.
« Visenya, ho avuto un’idea. »
affermò il sovrano voltandosi nuovamente verso la figlia,
che insieme a tutti i presenti lo guardò incuriosita.
« Ormai è arrivato il momento che ti sposi. Tua
sorella aveva poco meno della tua età quando ha sposato
Renly Baratheon. » aggiunse, rimpiangendo mentalmente
quell'unione mal riuscita.
« Con chi vorreste farmi sposare? » chiese la
principessa, perfettamente consapevole che ci fosse solo
l’imbarazzo della scelta, siccome tanti uomini nobili
ammaliati dalla sua bellezza e desiderosi di imparentarsi con la
famiglia reale l’avevano già chiesta in moglie. A
partire dal Nord a Dorne tutte le famiglie del regno, probabilmente,
avevano domandato la sua mano in matrimonio per uno dei loro figli.
« Jon Baratheon è il primogenito ed erede di lord
Robert Baratheon e Lyanna Stark. » pronunciò con
cautela il nome e cognome della sua ex-amante e dopo averlo fatto parve
studiare attentamente l’espressione sul volto della moglie,
alla ricerca di qualunque segno di disgusto. Elia rimase impassibile ed
espresse mentalmente tutta la sua contrarietà.
“Con tutti i lord meritevoli di sposare mia figlia, doveva
proprio scegliere il figlio di quella maledetta put****a”
pensò, trattenendosi da dire quello che pensava veramente a
voce alta. Nonostante l’apparenza, ancora non le era passata
del tutto la rabbia per quanto accaduto anni prima e detestava con
tutto il cuore Lyanna.
« Mi auguro che Jon non sia un ubriacone come suo padre, che
va a letto con ogni donna che gli capita a tiro. » non
riuscì a trattenersi dal pronunciare in compenso quella
frase. Il lord all'inizio sembrava aver amato molto la moglie, ma ben
presto doveva essersi stufato di lei e aveva incominciato a tradirla
generando numerosi figli illegittimi e a bere di continuo.
« Non preoccuparti Elia, mi hanno assicurato che Jon
è completamente diverso da suo padre. » rispose
tranquillamente il sovrano e allungò una mano per afferrare
quella che sua figlia teneva poggiata sul tavolo, accanto al piatto
argentato vuoto.
« E non permetterò in ogni caso di trattare male
mia figlia quanto sua moglie. » continuò con tono
minaccioso e la ragazza sorrise. Sua madre non era altrettanto
tranquilla, tuttavia non proferì parola e si rivolse al
figlio Aemon, che si trovava seduto accanto al figlio maggiore. Si mise
a discutere con lui dei suoi progressi nel tiro con l’arco.
Il ragazzino parlò fieramente dei suoi grossi progressi e
affermò che il suo maestro aveva detto che presto sarebbe
diventato un ottimo tiratore e che aveva una buona mira.
Nel frattempo a Capo
Tempesta
Al castello di lord Robert le colazioni e i pranzi in generale non
venivano consumati con la stessa serenità che
contraddistingueva la famiglia reale. Il Baratheon raramente mangiava
con la sua famiglia, lasciando la moglie da sola con i loro tre figli.
Lyanna Stark in Baratheon non era come tutte le altre lady: possedeva
un animo ribelle e, secondo suo fratello Ned, avrebbe perfino imparato
ad usare una spada se suo padre glielo avrebbe permesso. Uno spirito
libero, ecco cos'era stata, poiché da dopo le sue nozze si
era sentita come in trappola, rinchiusa in un bel castello che non era
mai riuscita a sentire come casa sua, come del resto la terra che
apparteneva a suo marito. Suo figlio maggiore Jon non aveva ereditato
per niente il carattere del padre e assomigliava tanto alla madre,
avendo ereditato i tratti tipici degli Stark. Infatti possedeva lunghi
riccioli scuri che gli arrivavano fino alle spalle, occhi grigi e la
pelle olivastra comune negli abitanti delle terre del Nord, anche se
era cresciuto al Sud ed era un cervo e non un metà lupo. Il
ventenne indossava una casacca di colore azzurro e sotto portava una
camicia bianca e dei lunghi calzoni neri. Indubbiamente si trattava di
un giovane affascinante.
« Anche oggi nostro padre non mangia con noi? »
chiese con tono dolce sua sorella Cassana, di diciassette anni, che
stava seduta vicino alla madre. Aveva la pelle chiara del padre. Suo
fratello minore Steffon assomigliava tantissimo al padre e possedeva
gli stessi occhi azzurri. Al contrario di Jon, appariva particolarmente
alto per la sua età e aveva le spalle larghe.
« Lo sai Cassana che tuo padre è tanto impegnato.
» ribadì Lyanna, come se i suoi figli non
sapessero che al cervo importava ben poco di loro quattro. Steffon
ammirava il padre e stava facendo del suo meglio per imitarlo e
diventare esattamente come lui. Oltre che essere identico a lui, pareva
averne ereditato il carattere e prometteva di diventare un assiduo
frequentatore di bordelli come lui. Inutile dire che Lyanna fosse
infelice e aveva sempre maledetto Elia Martell per essere rimasta
nuovamente incinta e averle rubato l’uomo che amava. Il che
non era esattamente vero, siccome la prima in torto alla fine era
proprio lei. La notizia della gravidanza l'aveva sorpresa decisamente,
poiché era convinta che da diverso tempo non dividesse il
letto con Rhaegar. Si era anche maledetta per aver creduto alle
promesse di questi. L’aveva seguito scappando con lui, e cosa
ci aveva guadagnato? Disonore. Non aveva avuto altra scelta che sposare
Robert perché a quel punto nessun altro uomo
l’avrebbe voluta dopo quanto successo.
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