Trattative

di biatris
(/viewuser.php?uid=70401)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Erano passati due giorni dalla sua guarigione e Sam ora si sentiva bene. La Dottoressa Fraser aveva voluto tenerla qualche giorno in osservazione, ma era sicura che tutto andasse bene. Dopotutto i Nox non erano molto più avanzati tecnologicamente e medicalmente?
In quei due giorni i suoi amici erano spesso passati a trovarla. Aveva fatto lunghe chiacchierate con Daniel sugli argomenti più diversi, aveva sentito da Teal’c tutti i più obiettivi aggiornamenti su quello che era successo alla base e perfino Cassandra, la figlia adottiva di Janet, era passata a trovarla.
Infine c’era lui. Jack le era stato accanto tutto il tempo, passando praticamente tutte le sue ore libere con lei. Eppure non avevano parlato. La loro interazione si limitava allo stare nella stessa stanza, comportandosi come avevano sempre fatto prima che succedesse tutto.
Quella mattina, dopo l’ennesima visita di Janet, Sam fu autorizzata ad uscire finalmente dall’infermeria.
 Si alzò dal letto su cui era seduta e guardò il proprio superiore.
“Credo che dovremmo parlare” disse allora.
Jack la fissò.
“Credi?” chiese.
Sam sorrise. Non si aspettava che le avrebbe reso le cose facili, conoscendolo.
“Io…Tu…Noi…” iniziò confusamente.
“Voi, essi” la prese in giro Jack “Conosci i pronomi!”
La donna sospirò. Ok, non si aspettava che gliele avrebbe rese così difficili.
“Sam” sospirò Jack.
Non riusciva nemmeno a guardarlo in faccia. Non sapeva cosa avrebbe potuto trovare nei suoi occhi.
Poi lo sentì avvicinarsi e alzarle il mento fino a guardarla negli occhi.
“Quando hai detto a quell’alieno che io ero tuo…” si bloccò. Era strano definirsi marito.
Che eravamo sposati” riprese poi “A cosa pensavi?”
Sam sorrise arrossendo. Non avrebbe saputo dirlo. Le faceva impressione pensare a come era iniziato tutto.
Jack sorrise.
“Lo rifaresti?” le chiese poi.
Solo in quel momento Sam si accorse di cosa le stava chiedendo. Le stava domandando se avrebbe ancora voluto essere sposata con lui. Sorrise.
“Questa volta vorrei poterlo dire senza pensare che sia solo una farsa per salvarmi la vita” rispose poi.
Jack annuì annullando velocemente la breve distanza che li separava per baciare la donna che ormai da tempo considerava la donna della sua vita.
Quando si staccarono da quel bacio che li lasciò senza fiato rimasero vicini, semplicemente a guardarsi.
“Sarà complicato” sospirò Sam “Noi, i nostri gradi militari…”
Il colonnello rise.
“Più complicato di una serie di trattative in cui ho quasi perso la vita o di un ringiovanimento forzato?”
La donna si unì a lui nella risata. Ok, forse potevano davvero riuscire a vivere la loro vita insieme dopotutto.
“Hai ragione. Vieni, andiamo dagli altri a festeggiare la mia guarigione” disse infine.
“E ad annunciare la notizia” aggiunse Jack.
Sam lo fissò.
“E ad annunciare la notizia” sorrise.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3697741