Another World

di SapphireMoon
(/viewuser.php?uid=1021956)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Isabel si risveglia, aprendo lentamente gli occhi color acquamarina; ella vede un cielo roseo, e inala nell’aria un profumo di pesche mature.

Stringe nella mano un ciuffo di erba: il colore è quello della menta – “Michael…”

“Ehi.”

La ragazza si desta di soprassalto, volgendosi verso il giovane poggiato con la schiena al tronco di un albero, a braccia conserte – “Tu! Dove mi hai portata?!”

“Oh, buongiorno Isabel” – un secondo giovane, dai riccioli dorati, fa la sua comparsa.

“Voi due, che posto è questo?! Dove sono?”

Jamie le si avvicina, inginocchiandosi – "Ecco, guarda dentro questo specchio.”

Isa lo guarda confusa, e fa come dice – “E’ opaco…”

“Abbi pazienza.”

“Mi..Michael!!”

“Chiunque sia, ragazzina, sappi che non può risponderti.”

“Cosa..?! Come posso vedere il mio fratellino, che specchio è mai questo?!”

“Magia, semplice.” - risponde Aaron.

“Vedi,” – continua Jamie – “come avrai notato, ti trovi in un altro mondo: il mondo delle Ombre. Il motivo per cui ti abbiamo condotta qui? Te lo spiegherà la direttrice Edna."

“Edna?”

“Quanto la fai lunga, Jamie. Sappiamo entrambi perché si trova qui. Sappi, ragazzina…”

“Il mio nome è Isabel: I s a b e l!”

“Come ti pare. Comunque, se ho capito bene, quel tale, Michael, è tuo fratello.. beh, sappi che non è morto, o meglio, non esattamente.”

“Che vuoi dire?”

“Aaron, non dovremmo…”

“Vedi quell’istituto laggiù?” – il moro indica un edificio color avorio, molto somigliante al collegio di Isabel – “Noi non siamo gli unici ragazzi qui: questo è un istituto speciale; la direttrice, la signorina Edna, ne recluta diversi, tutti accomunati da un particolare…”

“Ciascuno ha perso una persona importante.” – finisce il biondo.

“Di cosa parlate?”

“Lei ci ha promesso di restituirci i nostri cari, a patto che…”

“Siete arrivati, ragazzi! Vedo che avete con noi la nuova alunna! – una ragazza dagli occhi da cerbiatta si avvicina al gruppo.

“MaryAnn?”

“Piacere, questo è il mio nome!” - sorride l’altra - “Devo somigliare a qualcuno che conosci dell’altro mondo!”

“Fattene una ragione, ragazzina. Troverai molti volti noti: dopotutto, questo mondo è speculare a quello da dove provieni.” – spiega Aaron.

“Sei molto carina, il tuo nome?”

“Io… somigli così tanto ad una mia amica; sono Isabel, piacere.”

“Saltiamo i convenevoli, ragazze. MaryAnn ti porterà nella tua nuova stanza. Lì potrai riposare. Più tardi io e Jamie ti porteremo dalla direttrice.”

“Ti aspettiamo.”

“Ma non avete finito di spiegarmi!”

“Tempo al tempo, ragazzina. Ora va.”

MaryAnn prende per mano Isa, portandola con sé.

 

“Avvicinati, cara.” – una donna matura, sulla sessantina, guarda la mora attentamente, poggiandole la mano sulla spalla.

Isabel siede, un po’ intimorita.

“Io sono la direttrice di questo istituto. Mi chiamo Edna, ho mandato io Aaron e Jamie a prenderti. Io so, vedo tutto e sento tutto. Ho percepito che il tuo piccolo cuore soffriva molto; ma non solo, ho anche intravisto un grande potenziale in te. Queste sono le due ragioni per cui ti ho scelta. Sappi che non sono molti quelli che mi colpiscono, ma veniamo al dunque… ho una cosa da chiederti: vuoi rivedere Michael?”

“Più di ogni altra cosa al mondo.”

“Bene, potrai riaverlo al tuo fianco, ma devi darmi qualcosa in cambio.”

 

“… e mi ha fatto firmare un contratto. Dopodiché mi sono ritrovata con le orecchie a punta e con questo strano simbolo impresso sul polso.”

“E’ il marchio degli eletti. Anche noi due lo abbiamo, come tutti qui. – conferma il moro.

“Ora sei una di noi, io e Aaron saremo i tuoi insegnanti sul campo.” – afferma Jamie facendole l’occhiolino.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3699242