Resto

di AlanSecret
(/viewuser.php?uid=235130)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Resto

 

Non ho le caviglie da principessa

ho l’attitudine da dura badessa

spesso non voglio uscire dal guscio

tutte le cose brutte io non le lascio

le tengo al petto, stampate sul cuore,

anche quelle cose fan nascer l’amore


Periodo di prova, periodo d’esame,

il corpo sopporta una fatica immane

per reggere il peso dei miei pensieri

ossessivi, brutali, lordi e neri

non voglio deluder la gente che sbaglia

a fidarsi di me, di quello che sento,

quello che dico, quando mi lamento

di questa esistenza, l’unico commento

fatto è che sia troppo esagerata,

appaio incazzata, esuberante,

ma nessuno ascolta il silenzio distante

della mia agonia, di voler esser leggera

come quella volta: io ero piccola e vera

senza strumenti per misurare la gente

che vomitava commenti incautamente

per loro nessuno aveva ‘effetto farfalla’

tra i salvagenti di pietra cercavo di stare a galla


“Ma è difficile la vita!”, dicevano convinti,

loro lo sanno: quanti combattimenti vinti,

quante bugie inventate, tante le cazzate,

ora tremo al pensiero di vedermi tra 10 anni

come loro, bruciata e sistemata tra gli affanni,

le delusioni, le finte vittorie, l’amore e i suoi danni.


Ti capita mai di trattenere il fiato,

di restare ad un palmo da terra, attaccato

alla convinzione che sei speciale?

sei necessario, non essenziale

e tra tanti sospiri uno si leva

più profondo, denso, prima non era

questo, ora pensi

esisto

sono qui

vivo

resto





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3700774