JacobBisexualFic
Broken
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La prima volta che
Jacob bacia
qualcuno ha diciassette anni, quasi diciotto, Adrian è di
due
anni più grande di lui e ha già ricevuto la sua
lama
celata.
Dopo aver assistito a una sua penosa rissa in un bar, il maggiore si
era
semplicemente offerto di aiutarlo nel combattimento.
Per questo trascorre ogni sera con lui ad allenarsi in una vecchia
ferrovia, ormai in disuso a causa dei binari danneggiati.
Gli piace, Adrian. È alto, un filo di barba gli copre le
guance
e i capelli color grano gli ricadono in un ciuffo scomposto sugli
occhi. Sono forse la cosa che più gli piace del ragazzo:
hanno
una tonalità d'azzurro talmente scura da ricordargli il mare.
Adrian Mayne è l'esatto opposto di lui: figlio provetto,
cittadino modello e Assassino altrettanto esemplare. E, cosa
più
importante, è davvero bravo quando si tratta di picchiare
qualcuno.
Un po' alla volta lo scopre a sue spese, ma quattro mesi, svariati
occhi neri e numerosi incidenti di sangue dal naso più tardi
riesce a rispondere anche ai suoi colpi.
È un caldo pomeriggio di luglio, e hanno appena smesso di
combattere.
Sono entrambi esausti, si sorridono a vicenda.
«Sei migliorato, Frye. Sono sorpreso.»
«Mi stai forse dicendo che l'allievo ha superato il
maestro?» gli risponde divertito.
Adrian non gli risponde, si limita a sorridergli, poi qualche istante
dopo gli si avvicina.
Quando gli prende il volto tra le mani e lo bacia, Jacob si allontana
di scatto.
È confuso, spaesato. Sono due uomini, non possono baciarsi.
Perché mai Adrian avrebbe voluto baciarlo?
«Perdonami Jacob, credevo che tu-»
«Perché?»
Ora è il turno di Adrian di essere spiazzato.
«Perché le persone si baciano, Jacob?»
«Ma noi siamo due uomini, non possiamo-»
«E chi lo dice? Siamo pur sempre due persone che si amano,
no?»
Jacob lo guarda a bocca aperta, il cuore gli batte forte nel petto. Non
sa cosa rispondergli, e l'unica cosa a cui riesce a pensare
è
che Adrian lo ama.
Non si è mai innamorato, lui, nella sua vita. Non sa se
quello
che prova per amore è Adrian, ma se il sorriso che gli si
stampa
sulla faccia ogni volta che si incontrano, se il modo in cui il cuore
gli si stringe quando si toccano e l'improvvisa sensazione che Adrian
sia diventato improvvisamente una delle persone più
importanti
della sua vita, se tutte queste cose possono essere definite amore, attrazione, allora
Jacob è innamorato.
Quando il ragazzo gli sorride e lo bacia di nuovo non si ritrae.
Quattro mesi più tardi, Jacob riceve la sua lama celata ed
esce in missione con Adrian.
Sotto la sua guida non ha difficoltà a portare a termine i
suoi
doveri, persino il padre sembra complessivamente contento della sua
condotta.
Un giorno gli viene assegnato come bersaglio un contrabbandiere di armi
dei Templari. Sul luogo ci sono molte più guardie di quante
pensasse, in men che non si dica Jacob viene accerchiato, e tutto
quello che sente sono le urla degli avversari che Adrian sta
combattendo, che a poco a poco muoiono sotto i suoi colpi.
«Scappa, Jacob!»
Senza pensarci due volte inizia a correre, si volta indietro per
guardare il suo compagno che lo segue. Riescono ad abbandonare la zona,
e quando sono certi di non essere seguiti si fermano per recuperare
fiato.
Nonostante tutto, Jacob sorride e per un attimo, uno soltanto, il
ragazzo davanti a lui gli sorride di rimando. Poi impallidisce.
Ciò che segue è un colpo di pistola, il rumore di
una
carrozza che si allontana, e il peso di un corpo sul suo che lo spinge
a terra.
Si rialza, ma non può fare molto contro la macchia rossa che
si allarga a vista d'occhio sull'uniforme bianca di Adrian.
È preso alla sprovvista, non sa che fare. In un tentativo
disperato preme il suo berretto contro la ferita, ma il sangue non
rallenta il suo corso e continua a scorrere, gli bagna il cappello, le
mani. Adrian muore qualche istante dopo tra le sue braccia e Jacob
sente sul suo cuore il peso del mondo che gli crolla addosso.
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La seconda volta che Jacob
bacia qualcuno si tratta di Helen.
Si tratta della figlia di un banchiere a cui suo padre ha salvato la
vita, e per precauzione gli è stato assegnato dallo stesso
di proteggere la famiglia della ragazza, almeno finché gli
Assassini non fossero stati certi
della loro assoluta sicurezza.
Quando la vede per la prima volta resta senza fiato: Helen è
bella. Ha lunghi capelli neri che le ricadono in boccoli armoniosi
sulle spalle, e uno sguardo tanto intenso da farlo tremare.
Tra di loro succede tutto in fretta, e forse è colpa del
fatto
che sono giovani, irruenti, pieni di vita: è amore a prima
vista.
Comincia tutto con lunghe passeggiate, timidi sfioramenti, baci rubati
all'ombra della quercia nel giardino della villa di famiglia, "ti amo"
sussurrati all'orecchio.
A Helen non importa di mantenersi illibata per un futuro matrimonio,
tanto è certa che sarà Jacob il suo futuro sposo,
per cui
la ragazza finisce con l'essere anche la prima volta del ragazzo. Sono
entrambi impacciati, inesperti, e non hanno idea di cosa il futuro ha
in serbo per loro, ma va bene così.
Cambia tutto quando un giorno, però, Helen corre da lui per
dirgli che non possono
più vedersi, che tra loro è finita, ma che
proverà per sempre una profonda stima per il giovane Frye.
Jacob è confuso, non capisce il motivo di
quell'improvvisa e sconvolgente notizia, che il padre li abbia
scoperti? Magari riuscirebbero a sistemare tutto, se prendesse Helen in
matrimonio.
Devono trascorrere due mesi perché la sua speranza si
tramuti in un cuore nuovamente spezzato.
L'ultima volta che Jacob rivede la ragazza è per pura
casualità: è di ritorno da un inseguimento quando
vede
una gran folla accalcata all'esterno della chiesa di Crawley.
Helen è sulle scale dell'edificio, ha un sorriso luminoso, i
suoi capelli neri sono raccolti elegantemente sopra la testa, ed
è semplicemente stupenda nel suo lungo abito bianco.
Anche l'uomo che le sta di fianco sembra felice, lo stemma del suo
reggimento spicca sulla divisa militare nera che indossa.
Quando i due si baciano, con l'acclamazione generale della folla, Jacob
ha già lasciato la zona.
Quella sera prima di dormire ripensa a Helen.
Ripensa ad Adrian.
Jacob piange per la prima volta dopo molto tempo.
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La terza volta
che il cuore di Jacob si spezza è nell'istante prima di
calarsi su Maxwell Roth per ucciderlo.
Affonda la lama celata poco sotto il suo collo, lo sente caldo, come il
sangue che presto bagna la sua mano.
Quello che prova per Maxwell, non è propriamente amore, ma
c'è stato qualcosa nel modo in cui Roth si è
fidato di lui, in come all'inizio andassero d'accordo...
Credeva di aver trovato un amico, un compagno.
Nel vederlo gli occhi gli si inumidiscono, forse per il fumo pungente
che si sta diffondendo, forse perché si sente tradito, in
qualche strano e assurdo modo.
«Carissimo, che serata!» trova la forza di dirgli
«Degna delle leggende!»
Sente il suo petto stringersi, non sa se per rabbia o altro, mentre Max
gli sorride.
«Perché lo hai fatto?
Perché?!»
Le parole lasciano la sua bocca ancora prima di pensarle.
Perché dovevi
deludermi?
Perché dovevi essere così diverso da me?
«Cosa?»
Roth quasi gli ride in faccia la domanda.
«Spezzare il collo a un corvo con le mie stesse dita? Fare a
pezzi quelli che tu
chiami "innocenti"? Mantenere il mondo nel suo stato di divina follia?
C'è una sola ragione per cui agisco...»
È completamente spiazzato quando in un momento di
lucidità Maxwell gli afferra la collottola della camicia e
lo
attira a sè in un bacio che sa di sangue, sa di rabbia.
Si ritrae, orripilato, ma non per il bacio. A scioccarlo è
l'improvvisa realizzazione che l'uomo che ha davanti sia sempre stato
pienamente consapevole delle sue azioni, e senza provare alcun ribrezzo
per quanto queste fossero crudeli o folli, come baciare l'uomo che ti
ha appena condannato a morte.
«Perché no?»
Mentre la vita lascia il corpo di Roth tutto quello che Jacob riesce a
fare è estrarre da una tasca interna del cappotto un
fazzoletto
bianco e passarlo sulla sua gola.
Il candido tessuto si macchia quasi subito, segno del suo riuscito
assassinio.
Quando riporta gli occhi sul teatro in fiamme che lo circonda, sa di
dover lasciare quanto prima l'edificio.
Il corpo di Maxwell gli sorride, ma non parla più.
Si allontana, e nel farlo gli ci vuole una forza immensa per non
guardare un'ultima volta indietro.
Quando torna sul vagone del treno e incontra Evie le parole della
sorella gli scivolano di dosso, non gli importa più nulla,
né della Sindone né della missione.
Brucino i Templari, bruci Starrick, bruci Londra intera, tanto quanto
bruciano i suoi occhi adesso che trattiene le lacrime.
Note autrice:
Uhm... salve? Sono tornata dopo tempo su questo fandom, ma non ero
così ispirata a scrivere qualcosa su Assassin's Creed da
molto tempo!
È successo tutto dopo che giocando Syndicate mi sono meglio
documentata sullo sconvolgente bacio tra Jacob e Starrick e ho scoperto
che
mio figlio (lasciatemi illudere) è canonicamente bisessuale!
Abbiamo un Assassino LGBT! Non so voi, ma ero troppo contenta.
E quale cosa migliore se non scrivere del cuoricino spezzato del mio
Jacob? ♥
Secondo Ubisoft, il bacio era un modo "to figure things out", ma mi
rifiuto di credere che Jacob sia bisex solo per questo misero bacio con
Starrick, e mi piaceva invece pensare che avesse avuto già
qualche esperienza del genere in passato.
Quindi... niente. Ecco questa fanfiction.
Che dire? Spero vi piaccia, e vi ringrazio in anticipo per il tempo che
avete impiegato a leggerla.
Nel caso, fatemi sapere cosa ne pensate con un commentino ~
With love,
Your Joker.
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