Biografia senza tempo (DA RISCRIVERE)

di pokepony10
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Arrivammo davanti ad una grande struttura -se vuoi venire…- disse jack porgendomi a mano -io non te la do!- dissi proseguendo da sola -peccato ci ho provato ad avvisarti, se non sei attenta ti cacciano- -non ho bisogno di insegnanti!- dissi. Mi avvicinai ad una porta, ne usci un robot  -lei chi è?- mi chiese -Kymyky Kawakay- -spiacente nome inesistente- -senti bene ammasso di rottami fammi entrare o non ti ritrovi i circuiti!- dissi - difesa contro aggressori- rispose cacciando un  taiser. 

Tornai da jack con tutti i capelli dritti in testa - allora?- mi chiese porgendomi la mano -ok..-. entrammo mano nella mano e subito partirono risatine ironiche -che ridono a fare? Mai visto un nuovo membro?- mi domandai. 
-ecco la tua postazione- disse lo scienziato indicando una scrivania in un angolo un po desolato e rovinato -posso farci quello che voglio giusto?- chiesi -si… perché?-  -io dipingo quel muro… ne ho abbastanza del bianco…- dissi cacciando il secchio e il pennello- -aspetta non e permesso…- disse, io lo fulminai con lo sguardo -ora quel angolo è mio non mi disturbate… incapaci- lo zittì. 

Tutti avevano un'età superiore alla mia e mentre dipingevo il mio angolo mi si avvicino un ragazzo, fece il burlone e la pittura verde mi cadde tutta addosso, io furiosa mi alzai mi guardai i capelli, stranamente mi piaceva il colore quindi evitai di pulirmeli -allora benvenuta principiante!- disse il ragazzo ridendo imbarazzato per l'incidente -questo è un laboratorio se hai intenzione di burlarti di me fallo pure, non mi interessa,  io sono qui per adempiere il mio dovere- dissi ignorandolo -che filosofa…- sospirò -ascolta bene se non vuoi diventare la mia prima cavia umana ti conviene iniziare a lavorare come si deve!- dissi, lui tacque e se ne andò. 

Mi tolsi il camice avevo i vestiti tutti sporchi di sangue -meglio cambiarsi… dove trovo dei vestiti?- pensai frugando nella valigia apri la scatola grande per mia fortuna ci trovai dei vestiti. Tra gli abiti vidi una foto con una dedica dietro -"alla mia compagna preferita baci Saway"- bisbigliai -questa deve essere una foto che papa ha dato a mamma quando si sono conosciuti quindi questa e la divisa liceale di mamma…- sospirai.

 Iniziai a cambiarmi -hey!... Cioè ti cambi qui?- mi chiese jack -problemi? tanto se mi tolgo i pantaloni con la gonna sopra non vedi nulla e poi ho la canottiera- risposi cambiandomi -certo…- disse imbarazzato - tu sei pazzo- borbottai. 
Misi i miei vecchi vestiti nella scatola e posai la foto sul mio tavolo poi presi la scatola più piccola,  era fatta di legno. La aprì e ci trovai una siringa con dettagli eccezionali, vicino delle provette con varie sostanze con targhette apposite -classico di tuo padre Kymyky- disse ridendo jack -lo conoscevi?- gli chiesi -certo se n'è andato per occuparsi di te- -quindi, sono la causa della perdita di uno scienziato di grande livello per questo distretto di sperimentazione?- chiesi posando il teschio sul tavolo -certo che no, tuo padre era un incapace, non ha risolto nulla era solo spietato. tu sei diversa, tu non porti rancore per ciò che uccidi, lo fai per necessità, in cuor tuo non vuoi uccidere, sei portata dalla tua natura a fare ciò- disse facendo cenno di andare -ah una cosa, il verde ti sta bene, dipingi la tua divisa cosi sarebbe perfetta, tutto riflette il tuo viso- disse jack poi se ne andò -certo…- dissi sospirando,  presi le mie cose e le sistemai.

 Presto si fece sera, dipinsi la divisa e  la lasciai ad asciugare, nel frattempo mi sdraiai col camice abbottonato fino ai piedi. Nel laboratorio sotto ogni tavolo vi era un letto pieghevole, lo cacciai e mi posai sopra.
Mi si avvicinò jack -posso?- mi chiese - certo- dissi facendogli spazio. Si sdraio vicino a me -come ci si sente?- chiese -mi sento bene … ma dove sono Eko e Black?- - bhe loro sono nostri principali nemici, loro sono della CIA- -che? E non hanno paura che noi sappiamo la loro identità?- -no questo è il bello del nostro conflitto, sai all'inizio eravamo solo io ed Eko ma ora ci siete voi due, due guerriere potentissime- disse guardandomi -ci provi gusto vero?- -si dopotutto sono folle.  Comunque,  ti piace la siringa ?- mi chiese -si è molto dettagliata e ha dei particolari in metallo- -non è metallo è argento intrecciato al diamante- mi corresse lui -che? Perchè un oggetto di tanto valore?- chiesi -perchè così e indistruttibile- rispose. 

Passammo molto tempo a parlare ma la stanchezza si fece sentire, mi addormentai immersa nelle risate. La mattina mi svegliai sotto le coperte, mi guardai il camice era chiuso come l'ho lasciato la sera prima. Mi alzai e sul tavolo vidi una tazzina con un cornetto vicino. Notai un biglietto -"moccaccino e cornetto alla nutella, inresistibili per te"- lessi -come diamine fa…- pensai. Mi guardai intorno, la sala era vuota , mi cambiai e mi guardai allo specchio. Mi avvicinai e scrutai i miei occhi azzurri -no, non vanno bene…- dissi. 

Presi la mia siringa e poi me la misi in tasca, cercai nell'edificio jack, lo trovai in bagno -cos… cosa c'è?- mi chiese -mi devi fare un favore- -di che si tratta?- chiese incuriosito - vieni- lo incoraggiai. 

Mi sdraiai sul suo tavolo, lui mi guardò -hem…- -non farti certe idee, so che sei uno scienziato preciso e accurato quindi eccoti parte di una sostanza colorante e la mia siringa… voglio cambiare colora dei miei occhi…- dissi, lui sorpreso accetto il mio folle incarico. -l'anestesia non può essere messa, lo sai quindi sentirai un po di dolore, sei convinta?- -si fallo…- lui mi puntò la siringa sul viso. Io gli afferrai la mano che poggiava sul tavolo -tremi… ti ho detto di essere preciso …- dissi lui si fece forza e lentamente mi trapasso parte dell'occhio con la punta della siringa da azzurro inizio a diventare verde. Sentivo un bruciore assurdo ma il mio desiderio mi porto a non soffrire più di tanto. Lo stesso lo fece con l'altro occhio, io mi alzai, lo ringraziai e me ne tornai al mio posto. 

Mi guardai allo specchio, ero cambiata. Pian piano mi scese da un occhio una lacrima era rossa, era sangue, questa cadde nel moccaccino - verde come la speranza di poter vivere ancora fuori dalla mia follia o verde come il veleno che mi scorre nelle vene?- mi domanda con un sospiro, dopo di che iniziai a mangiare il mio cornetto. 

Finita la colazione venni chiamata da jack -Kymyky,  sta per iniziare la distribuzione delle cavie- disse, io lo seguì. 
Fui accompagnata dal ragazzo dinnansi a delle gabbie dove vi erano vari animali, tutti ne presero uno ed io presi un gattino bianco con le zampe nere e una macchia sull'occhio destro.

-che ci devi fare?- mi chiese jack -uno studio psicologico, sulle onde celebrali che reagiscono a determinati stimoli- -che studio inutile… dopo lo uccidi?- chiese -certo che no, non ne ho motivo- - Kymyky,  ho una cosa pe te- disse cacciando un libro dalla sua borsa a tracolla - è un manuale con le varie regole che oltraggiate provocano la morte di qualcuno- disse cupo in volto -a che mi servono?- chiesi -a darti un motivo per uccidere- -sadico- -senti chi parla, sai bene che la tua vita senza follia e un pizzico di sadico non sarebbe nulla di che- mi lanciò una frecciatina - tra i motivi per uccidere c'è la stupidaggine?- chiesi -hum… no … non osare uccidere il  tuo fan numero uno- disse tra il divertito ed il preoccupato -e che fan… va bhe, io mi prendo il gatto e me ne vado. alla prossima sfigato-. 

Presi il tutto, elettrodi e altri aggeggi che è inutile scrivere quali sono. Attaccai la piccola creatura alla macchina e iniziai col tracciale la sua attività celebrale. il tutto prosegui con calma e tranquillità quindi lo lasciai li e controllai cosa facesse jack. 

Lui aveva scelto un topino bianco -che carino- dissi accarezzandolo - e un esemplare geneticamente modificato- rispose -che ha di particolare? - chiesi -un suo morso e non ti ritrovi il dito- -ah, come con i procioni- - già...- rispose concentrato sulla cavia. 

-ti posso fare una domanda?- chiesi - certo- rispose - ma Eco e Black dove sono?- - alla loro base credo... Fidati il loro lavoro è ostacolarci- disse seccato -speriamo che oggi evitano di prendersela con la corrente elettrica- concluse.  
proprio in quel momento le luci si spensero e degli spari si udirono ben presto nella sala -gente le cavie!- urlò jack, tutti le nascosero, tutti tranne me -che bello, uno scienziato principiante ci ha lasciato un animale- disse una voce familiare e femminile -lontana dalla mia roba stupida!- urlai attaccando con la siringa -si!  Vai kymyky!- urlo jack -prova a cercarmi- disse la voce. 

-sai la sostanza usata per i mei vestiti e fluo, quindi ti sei sporcata anche tu, quindi se voglio posso tenerti d'occhio- dissi -cosa?!- chiese l'ombra -fregata- dissi infilzandola con la siringa più o meno all'altezza del collo. La donna cadde senza sensi -jack luce di riserva… nessun laboratorio scientifico può esistere senza un generatore di emergenza- lui esegui. Mentre attendevo che venisse tenevo ferma l'ombra che si era ripresa e si ribellava senza dire nulla -persa la voce?- chiesi, strinsi di più la presa sul collo e lei tacque. 

Arrivata la luce osservai inorridita la scena, li sul pavimento con ancora il micio tra le mani vi era un cadavere -avrei dovuto riconoscere il suo odore…- dissi con lo sguardo basso -jack mettila sul tavolo, ora arriva il mio genere di magia preferito- dissi, tutti osservarono inquietati, tutti tranne jack.

Aveva uno sguardo vuoto tipo il mio quando divento folle. Guardai la mia macchina per lo studio fatto precedentemente sul gatto -ora inizia la follia…- dissi ed attaccai il tutto  alla ragazza. Presi due pinze usate di solito per riavviare il motore delle auto e uno lo attaccai sulla mano mentre l'altro ad un chiodo dopo averglielo infilzato in petto ovviamente senza toccare nessun organo, giusto per tenerlo fermo a contatto col corpo. -jack la corrente..- dissi. Una scarica fulminò il corpo che inizio ad avere delle reazioni. Le controllai la frequenza celebrale, era tornata in vita Le diedi un paio di impulsi elettrici e inizio a riprendere conoscenza. 

-black?!- chiesi osservando la ragazza -che.. Che succede?!- urlò agitandosi -sei nel mio angolo di esperimenti- risposi -esperimenti?!- domandò. -se continui ad agitarti sposti l'ago e gli elettrodi quindi calmati se no non riesco a monitorare la tua mente- -non riesco a pensare se sono osservata da tutti- disse guardando le varie facce -certo… avete energia abbastanza per i vostri fottuti esperimenti quindi, via di qui… non voglio spettatori è un esperimento mio… chiunque rimanga verrà messo nella mia lista di cavie.. Sapete cosa significa vero?- dissi guardando il teschio sulla scrivania. Tutti scomparvero.

 -sai… mi sei mancata..- iniziai a parlare -io?... Ma io non ti conosco…- disse -strano eppure ti ho salvata qualche giorno fa… - dissi preparando dell'anestetico -ky… kymyky?!- domando -ti sei ricordata he?- -si… belli quei momenti di complicità… ora però sai chi sono…- disse distogliendo lo sguardo -una sporca traditrice che lavora per la CIA?- Chiesi sarcastica -ma… ma e per la mia protezione- -cioè?- -io senza questo lavoro sarei come mi hai vista… una sgualdrina senza valore… non posso fare una simile fine..- disse probabbilmente ripensando ai giorni precedenti.  Ogni sua emozione venire elaborata dalla macchina, era come una storia di una vita scritta con una sola lunga linea a zig zag. 

-Ora mio fratello mi verrà a cercare- disse preoccupata -no.. Non lo farà, non puoi andartene, è contro queste regole… la numero 7 dice che chi tenta di rubare una cavia, e viene catturato, è costretto a prendere il suo posto. In più sei ferita e non puoi muoverti- dissi mentre finì di preparare la siringa. 
-l'anestetico che ti sto per iniettare ha una sostanza al suo interno che immobilizza per molto i muscoli- le dissi conficcando l'ago nel suo braccio -io... una cavia…- disse con occhi serrati che poi si abbandonarono ad un sonno profondo.

-cosa hai intenzione di fare?- mi chiese jack poggiandomi una mano sulla spalla -una pazzia- risposi, poi mi alzai.




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