Idiota

di vesta
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TERZA ORA: STORIA

Sara ed io tornammo in classe, dopo una ramanzina della prof ed alcune battute da parte delle mie compagne riguardo al tempo che impiegai per andare al bagno, al quale adesso che ci penso non ci sono neanche più andata, riprendemmo la lezione.

'Alleluia la tortura è finita' penso appena suona la campanella.
“Che materia abbiamo adesso?” Mi chiede timidamente la mia compagna di banco Valeria, una ragazza che si è appena trasferita, è molto timida e discreta, non so se sia il suo vero carattere o se sia solo dovuto al fatto che sia nuova, ma ho intenzione di scoprirlo presto.
“Storia.... che barba infinita! È soporifera quella donna quando spiega!” Risponde al posto mio Sara, che si è avvicinata ai nostri banchi insieme a Daria.
“Tanto non spiega quindi c'è una remota possibilità che tu ti possa addormentare oggi” Le fa notare Daria.
“Cosa?!?! Come non spiega? E allora cosa facciamo?!?” Chiede allarmata Sara, presa alla sprovvista.
“La solita... Quand'è che ti deciderai a crescere ed imparare a stare attenta durante le lezioni?” La canzono io.
“Oggi dovevamo portare la ricerca di un argomento a piacere che abbiamo affrontato durante l'anno” Rispondo alla sua tacita domanda.
“V-voi s-su cosa l'ha avete fatta?” Si sforza a domandare Valeria.
“Io l'ho fatta sui tipi di sport praticati durante le varie epoche storie affrontate” Interviene Elena con il suo atteggiamento da: io ho avuto un'idea geniale che sarà sicuramente sarà migliore di tutte le altre. Atteggiamento che non finirà mai di divertirmi.
“Cristi tu su cosa l'hai fatta?” Mi domanda Elena modo sfida. 
Lei ed io siamo solite a questi scenari sin dalla prima superiore, quando, per mia enorme sfortuna, presi in un tema un voto più alto del suo, da all'ora lei pensa di essere in continua competizione con me in tutto. 
All'inizio, questo suo atteggiamento competitivo, mi infastidiva oltre ogni dire, per via della mia natura pacifica, o meglio, scostante da ogni cosa, ma grazie lei riuscii ad aprirmi ed a farmi conoscere dalle mie attuali amiche, cosa per cui le sono molto grata.
Questo aspetto del suo carattere, adesso, non mi infastidisce più, anzi, mi diverte moltissimo.
“Sui diversi stili di scrittura adottati in ogni epoca storica di cui abbiamo parlato” Rispondo sostenendo il suo sguardo.
“Bella Cristi! Solo a noi vengono idee così geniali!” Mi dice con un sorriso sincero e dandomi il cinque, si, perché ormai, la sua competizione con me si è tramutata in una competizione di noi due contro tutti gli altri, anche se lei non lo ammetterebbe mai.
“Tu Vale su cosa l'hai fatta?” Chiedo a Valeria con interesse, ma prima che lei possa rispondermi, fa la sua apparizione in classe la professoressa di storia, sento Sara fare un sussulto, ma Daria la tranquillizza dicendole che se chiederà le ricerche gliene darà metà della sua, poi tutte corrono ai propri posti.
Dopo aver fatto velocemente l'appello, la prof ci comunica:” Allora, mi ricordo che per oggi vi avevo dato una ricerca da fare...” 
Mi giro verso Sara, la vedo tremare di terrore, Daria le fa un occhiolino, poi guardo Elena e la vedo sillabarmi che non vede l'ora di dire la sua ricerca , io butto gli occhi al cielo esasperata dalle mie amiche troppo emotive, ma non riesco a trattenere un sorriso.
“ … Questa notte mi è venuta un'idea fantastica: a posto della solita tiritera dell'esposizione delle ricerche ho deciso di mettervi in gruppi di cinque, farvi mettere insieme le vostre ricerche che poi reciterete! Allora che ve ne pare?”
L'idea della prof suscita il mormorio generale. La classe si divide: alcune avanzano proteste, preoccupate dall'aspetto della recitazione che potrebbe influire sul voto, altre così eccitate da battere le mani!
Daria, Sara, Elena ed io, neanche a dirlo, eravamo quelle che battevano le mani. Appena la prof finì di parlare infatti, ci cercammo tutte con lo sguardo e quando tutte ricevemmo le une dalle altre sguardi complici scoppiammo a ridere ed entusiaste battemmo le mani.
Dopo aver sedato le varie sommosse da parte degli anarchici la prof ci suddivise in gruppi di cinque e grazie alla fortuna sfacciata di Sara, che oltre ad essere riuscita a passarla liscia sul fatto di non aver fatto la ricerca , ci ritrovammo in gruppo lei, Daria, Elena, Valeria ed io.
Fortuna che non manco di certo a far notare:” Dovremmo tagliarti una zampa come si fa hai conigli, non vorrai mica essere così egoista da volere tutta per te questa fortuna vero?”
“Cristi! Io non sono fortunata, sono astuta è diverso” Controbatte altezzosamente Sara.
“Ah è così? Beh allora non avrai di certo problemi a cavartela senza le nostre ricerche vero?” le domanda, lei si che è astuta, Elena, ritirando tutte le ricerche dal banco.
“Cosa? No, no, no, ti prego non intendevo quello, per favore, per favore! Cosa vuoi? Un dito? Una mano? Va bene, va bene tutto quello che vuoi, se vuoi ti do anche il piede, anzi tutti e due!”Si affretta a dire Sara mettendo un piede e le mani sul banco con i lacrimoni agli occhi.
“Sara, Sara, tranquilla, lo sai che la Ele scherza, guarda Cristi, sta ridendo come una pazza, sai che non ti faremmo mai del male e che ti aiuteremo di certo” La tranquillizza Daria ponendole un fazzoletto, Sara le si butta al collo farfugliando dei grazie.
“Direi che abbiamo trovato la nostra attrice principale” Dico tra un singhiozzo e l'altro provocato dalle risate a cui tutte si uniscono, che ci procura un avvertimento da parte della professoressa infastidita dalla confusione generale.
“Sembrate tutte molto molto unite, siete amiche da tanto?” Ci chiede Valeria, penso incoraggiata dall'atmosfera allegra creatosi. 
Ci guardiamo e capisco che stiamo tutte pensando alla prima volta che ci siamo viste, sorrido e prendo a raccontare:
“Allora....”




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