La
luce che, per alcuni istanti, ha abbagliato il campo di battaglia
scompare.
– Le
mie ferite sono state risanate? – mi domando, sorpreso. Non
riesco a credere a quanto vedono i miei occhi.
Come
è possibile questo miracolo? Chi ne è stato l’autore?
Non
so per quale ragione, le ferite della mia shakti e della mia carne
sono state rimarginate.
Eppure,
in quell’ultimo combattimento contro Gai, ho creduto che la mia
sorte fosse segnata.
Ho
sentito chiaramente la sua spada attraversare la mia armatura prima,
e la carne poi.
E’
stato doloroso, ma non sono pentito di quello che ho fatto.
Se
mi fossi lasciato sopraffare dalla collera e dal risentimento, avrei
lasciato vincere Shiva e il Sohma oscuro di cui è padrona.
E
questo, per me, è inaccettabile.
– Co…
Come? – penso. La spada di Gai giace sul pavimento a poca
distanza da me.
E
non capisco perché.
Cosa
è successo quando sono crollato, in fin di vita?
Perché
Gai, approfittando del suo vantaggio, non mi ha inferto il colpo di
grazia?
Cosa
ha fermato la sua mano, in altri momenti così pronta e
crudele?
Eppure,
in quel momento, ero gravemente ferito e incapace di opporre
qualsiasi resistenza.
–
Shurato…
–
No…
Non è possibile.
Da
quanto tempo non sentivo la sua voce gentile?
Vorrei
alzare lo sguardo e guardarlo negli occhi, ma ho paura che si tratti
dell’ennesima illusione, destinata a scomparire al primo
contatto con la crudele realtà.
Non
voglio… Non lo sopporterei.
Ma
non c’è altra soluzione.
Non
posso nascondermi in questa incertezza.
Devo
affrontare la realtà e capire cosa è successo.
–
Shurato…
Grazie. – sussurra Gai.
No…
Non è un sogno.
Questo
tono pacato è il suono più bello che le mie orecchie,
da tanto tempo, abbiano mai sentito.
Il
mio migliore amico è tornato normale.
I
suoi occhi rossi non risplendono più di quel fulgore sinistro,
che per tanto, troppo tempo, mi ha dilaniato l’anima.
E
il suo sorriso non è più crudele e beffardo…
Vorrei
urlare, ma la gioia mi stringe la gola e mi fa emettere balbettii
inconcludenti.
– Sei
… Sei tornato normale? – azzardo. Il mio cuore è
in tumulto, ma ho paura che si riveli un’illusione.
La
mia mente sa che il mio sogno si è realizzato, ma questa paura
non mi abbandona.
Cosa
devo fare?
Devo
essere diffidente o accettare una realtà troppo bella e
rischiare che essa si riveli una menzogna?
No,
non lo sopporterei ancora.
Ho
sofferto tantissimo vedendo l’oscurità che si era
impadronita di lui, a causa dei maneggi della crudele divinità
della distruzione.
Non
voglio più vedere quella brama di sangue nei suoi splendidi
occhi…
Con
un tenue cenno del capo, annuisce, il volto rischiarato da un sorriso
sereno.
No…
Non riesco più a frenare la gioia.
E
non voglio neanche farlo.
Le
emozioni mi travolgono e, urlando, mi precipito da lui.
In
questo momento, non mi interessa più nulla.
Voglio
sentire solo le sue braccia stringermi, come quando, da bambini,
vedevamo di nascosto i film horror e io avevo paura …
– Gai…
Gai… – singhiozzo. Vorrei parlare, ma questa gioia, così
prorompente, mi impedisce di formulare qualsiasi pensiero razionale.
Piango
e urlo, sfogando in questi pochi istanti l’angoscia che, per
troppo tempo, ho celato nel mio cuore, fedele al mio ruolo di
Hachibushu.
Sento
le sue lunghe dita accarezzare i miei capelli e il mio pianto, per
alcuni istanti, si acuisce. Quante volte lui mi ha stretto così,
per consolarmi, quando i miei familiari mi rimproveravano per
qualsiasi marachella?
Questo
suo semplice gesto fa fluire in me un torrente impetuoso di ricordi
che, per alcuni istanti, mi stordisce.
Vorrei
tornare sulla Terra con lui, quando eravamo ancora adolescenti pieni
di sogni e di progetti.
Desidero
ritornare a quei momenti, che mi sembrano così lontani, quasi
appartenenti ad un’altra epoca.
Ma
non posso farlo, perché ho dei doveri verso il Tenkuukai e i
suoi abitanti.
Qui
ho trovato degli amici meravigliosi, che contano su di me per
allontanare definitivamente la minaccia della dea della distruzione.
E
io sarò con loro, in questa dura battaglia.
Però,
almeno in questo momento, non voglio pensare alla dura battaglia che
mi attenderà.
Desidero
godermi questi istanti di pace e di effimera serenità.
Quanto
tempo è trascorso?
Non
lo ricordo più…
Con
garbo, Gai scioglie l’abbraccio e mi guarda.
– Sono
così felice… Ho sperato tanto che questo giorno
arrivasse… – mormoro, la voce tremante. Vorrei dire
tanto altro, ma non ce la faccio…
Anzi,
a stento sono riuscito a formulare queste frasi, pur così
banali.
–
Shurato
… Io mi sono macchiato di colpe orribili… – dice
Gai, mortificato, e il dolore trafigge il mio cuore. La sua mente,
libera dal controllo malefico di Indra, ha ritrovato la
consapevolezza.
E,
con essa, è sopraggiunto un terrificante rimorso.
Ne
sono sicuro, Gai non riesce a darsi pace per quello che ha fatto,
manipolato dal Sohma oscuro della dea della Distruzione.
No!
Non è giusto che si colpevolizzi per questo!
Lui
ha un cuore puro ed è stato una vittima di quella dea
malvagia, affamata di morte e distruzione.
Quell’entità
malefica si è servita di lui e lo ha manipolato, come un
burattino privo di una sua volontà!
– Non
è stata colpa tua… Tu eri… – replico, ma
un bagliore di luce accecante interrompe la nostra conversazione.
–
Yasha
Oh Gai… Io ti distruggerò con Shura Oh… –
ruggisce Shiva. Riesco a sentire, oltre l’irriverente maschera
del suo viso, la rabbia per lo smacco.
Vuole
uccidere me, perché ho osato riportare Gai alla purezza della
sua natura gentile.
Ma
non importa.
Non
ho paura di Shiva e, sono sicuro, anche Gai è pronto a
combattere.
Tuttavia,
la dea non perde tempo.
Muove
le braccia creando un arco e, ben presto, un’onda circolare di
Sohma ci investe in pieno, ma riusciamo a cadere in piedi.
Non
cadremo tanto facilmente, Shiva!
–
Dobbiamo
colpirla! – urlo a Gai e lui annuisce. Lo percepisco, è
pronto a tutto pur di annientare questa minaccia che da tanto
tempo opprime il Tenkuukai e aleggia sulla Terra.
Quasi
in sincronia, saltiamo verso la nostra avversaria.
Shiva,
il tuo potere non ti basterà a distruggerci.
E’
vero, sei dotata d’una grande quantità di energia, ma
non comprendi la forza celata nei nostri cuori.
Noi
non ci sottometteremo al tuo potere perché abbiamo qualcosa di
importante da proteggere.
La
Terra e il Tenkuukai sono i luoghi dei nostri legami più
importanti, di qualsiasi tipo essi siano.
E
li difenderemo sempre, a qualsiasi costo.
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