2 aoi
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- 2. Il ritorno
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- Riagganciò la cornetta con aria
assente. La voce speranzosa del presidente Daitenji risuonava ancora nella sua
testa. La scena di mesi prima offuscò prepotentemente ogni altro pensiero
logico. Come in una visione si ritrovò in quella stanza d’ospedale con Takao e
gli altri, tutti intorno al letto. Boris era rimasto sulla porta, Kai non era
neanche entrato.
- Lui si trovava dall’altra parte della stanza, ma era come se
ce l’avesse avuta di fronte con quel suo cipiglio malevolo. Non era riuscito a
tollerare oltre la sua presenza e l’atteggiamento amichevole dei Bladebreakers
che, nonostante continuasse ad umiliarli, le stavano ancora accanto.
- Scorreva veleno in quelle vene, o
forse non scorreva proprio niente, e questo l’aveva costretto ad andarsene da
lì il più velocemente possibile.
- Boris lo aveva richiamato, lo
guardava dalla soglia della parta con una muta richiesta dipinta negli occhi
grigi. Voleva sapere cosa fare. Doveva seguirlo senza discutere e voltarle le
spalle senza un ultimo addio, o poteva permettersi un’ultima piccola vana
speranza e il sollievo di sapere che stava bene senza correre il rischio di
perdere lui, il suo migliore amico?
- In quel momento era rimasto
immobile nel corridoio a guardarlo. Boris era come un cucciolo perso senza di
lui. Non se lo sarebbe mai dimenticato quel suo sguardo.
- Era venuto solo per lui, per
dargli sostegno, solo per questo! Gli aveva fatto un cenno col capo e gli aveva
detto che l’avrebbe aspettato all’uscita.
- In quel momento la voce dell’amico
lo sorprese come una folgore facendolo tremare.
- -Allora Yuriy?- gli chiese Boris
spazientito masticando la punta della matita davanti al libro di fisica. –Chi
era la telefono?-
- Yuriy si voltò verso di loro. Ora
anche Kai e Sergay lo guardavano interessati.
- -Daitenji….- disse vacuo.
- Rimase lì vicino al telefono a
fissare il pavimento senza sapere che fare. La curiosità dei tre sembrava
essersi acquietata, ma il problema restava. Si sentiva frastornato. Non poteva
essere!
- -E che voleva?- chiese dopo poco
sempre Boris alzando gli occhi dal libro che, a quanto pareva, doveva essere
più ostico del solito.
- -Niente, il solito… ci ha invitati
a passare il finesettimana a casa sua.- rispose.
- Non poteva ancora dirglielo, o più
semplicemente non si sentiva ancora pronto per questo. Non poteva
ancora accettare che lei tornasse di nuovo nelle loro vite, non dopo che si era
convinto che sarebbe scomparsa per sempre. Come poteva dirlo a Boris?
- -Tutto bene Yuriy, mi sembri un
po’ scosso….-
- -Non ho niente Boris!- disse
riprendendo il suo solito tono sicuro ed autoritario. –Torna a studiare, domani
abbiamo il compito.-
- Si diresse verso la porta con
l’intenzione di uscire, ma questa volta fu Kai a richiamarlo.
- -E tu non studi?- una richiesta
sottile e tagliente, come i suoi occhi ametista che lo scrutavano indagatori.
- Non avrebbe fatto tanto il furbo
se gli avesse detto il vero contenuto della telefonata. Kai, anche se da quando
era andata via era tornato lo stesso di sempre, ogni volta che anche per sbaglio
Takao, o chiunque altro, toccava l’argomento tornava ad incupirsi e stare a disagio.
- Il rosso sospirò pazientemente
sotto il suo sguardo, poi si decise sul da farsi.
- -Ho bisogno di un po’ d’aria, non
la tollero proprio la fisica! Vuoi venire a fare due passi con me?- gli propose
in fine subdolamente.
- Abbozzò un mezzo sorriso quando
Kai si alzò dal letto e lo seguì fuori dalla stanza.
- Tanto meglio, sarebbe stato il
primo a saperlo….
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- -COOSA?! ARI TORNA?!- Takao scattò
giù dal letto ed andò incontro al nonno saltellando impaziente. -Perché nessuno mi ha detto
niente?! Quando arriva?-
- -Calmati Takao, l’ho saputo solo
ieri sera e l’ho detto a Daichi!-
- Takao si voltò verso il ragazzino
sorprendendolo con le dita nel naso.
- -E tu perché non mi hai detto
niente?-
- -Perché ogni volta che esci coi
tuoi amici non mi fai mai venire!- gli rinfacciò il rosso.
- -In effetti Daichi ha ragione
Takao, vorrei tanto sapere perché non porti anche lui con te!- disse nonno Jey.
- -Perché è un moccioso e mi fa
vergognare!- rispose prontamente.
- -Ehi non sono un moccioso! E poi con
la faccia che ti ritrovi ti vergogni di me!?- rimbeccò offeso Daichi venendo
ignorato da Takao che invece riprese a parlare con nonno.
- -Allora si può sapere quando
arriva?-
- -Mi sembra che Max abbia detto
che….- iniziò il nonno.
- -Cosa? Lo sapeva anche Max?- fece sorpreso
Takao.
- -Certo!- asserì il nonno. –Gliel'ha detto
Kappa, che gliel'ha detto Hilary, che ha parlato con Ayumi che
ha…-
- -Ma perché sono l’ultimo a sapere
le cose?!-
- -Forse perché ieri hai preferito
stare fuori con gli amici tutta la giornata!- gli disse acido Daichi. –Ieri
pomeriggio il presidente Daitenji ha telefonato proprio per parlare con te….-
- Takao mise il muso iniziando a
sentirsi attaccato dalle accuse di Daichi. -Va bene, ho capito! Vedi tu, per
una volta che esco un po’….-
- -Una volta che esci? Ma se stai
sempre fuori a bighellonare! Nipote sfaticato!- disse nonno Jey facendo
schioccare la spada di bambù sul pavimento di parquet.
- Takao incrociò le braccia offeso e
si voltò dall’altra parte brontolando scocciato.
- -Adesso muoviti e vestiti!- gli
ordinò il nonno. –Che si va a prendere Ari all’aeroporto!-
- La porta si richiuse con uno
scatto e Takao si voltò a guardare. Era rimasto solo nella stanza, anche Daichi
se ne era andato.
- Dovevano prendere Ari
all’aeroporto, il che significava che era praticamente già lì.
- Improvvisamente,
senza sapersi spiegare il perché, tutta l’agitazione che era esplosa a quella
notizia scomparve come un fuoco di paglia.
- L’ultima volta che l’aveva vista
era stato all’ospedale. Era partita senza per l’Europa salutare, e poi da lì
non aveva saputo più niente, non che si aspettasse una telefonata o una
lettera, ma gli sembra così strano che potesse sparire veramente per sempre
come aveva detto Yuriy. Spesso ci aveva pure creduto.
- Ma adesso stava per tornare e
quasi non se lo era aspettato, almeno non così presto.
- Si lasciò cadere sul bordo del
letto guardando fisso le sue pantofole verdi.
- Era tutto così diverso, si sentiva
devastato, lui che si era sempre creduto incrollabile.
- Non sarebbe cambiato molto
dall’ultima volta che si erano parlati, e questa consapevolezza gli fece capire
quanta fiducia riponesse in lei.
- Come poteva essere? Possibile che
le sue parole lo avessero ferito veramente, che non fosse rimasto indifferente
come aveva creduto fino ad allora?
- Gli sembrava ancora di sentire la
sua voce e quasi di vederlo davanti a sé il suo sguardo infiammato di disprezzo.
- Non erano niente per lei, non lo
erano mai stati. Per lei avevano rappresentato solo un mezzo per raggiungere il
suo scopo, nient’altro. E la freddezza delle sue parole lo stavano gelando a
distanza di mesi.
- Perché adesso e non subito? Perché
ora che stava per tornare? Gli aveva fatto effettivamente male….
- Una voce allegra fuori dalla finestra
lo riportò alla realtà. Andò ad affacciarsi e si ritrovò a sorridere come
sempre.
- -Ehi Takao, già sveglio vedo!-
- Hilary, dalla stradina di fronte,
scuoteva in aria la mano salutandolo, mentre nell’altra teneva un cestino di
paglia e cotone. Si era messa il maglioncino azzurro, il suo preferito. Lui
annuì guardandola correre verso l’ingresso della casa.
- -Vestiti e vieni a fare
colazione!- gli disse prima di vederla sparire.
- Effettivamente iniziava ad avere
un po’ freddo solo col pigiama. Chiuse le finestre e andò a vestirsi. Quando
scese in cucina trovò la tavola imbandita e Daichi, il nonno ed Hilary già
seduti.
- -Buongiorno!- esordì sedendosi a
capotavola e passando a rassegna tutte le prelibatezze che si trovava davanti.
–Ho una fame stamattina….-
- -Bene, così potrai assaggiare
tutto!- disse Hilary passandogli una fetta di torta al cioccolato dall’aspetto
squisitamente invitante.
- -Hilary è stata così brava, ha
preparato tutto lei!- disse il nonno addentando un dolcetto alla crema.
- -Veramente!?- Takao guardò la
torta al cioccolato che l’amica gli aveva piazzato davanti con diffidenza,
cercando quella qualunque cosa che sicuramente non andava.
- Hilary annuì orgogliosa mentre il
nonno iniziava a farle una serie di complimenti del genere: “come sei migliorata”,
“la crema ai mirtilli secondo me è il tuo forte”, “bravissima”, e intanto Takao
ebbe come la brutta impressione che la sua torta al cioccolato si fosse mossa
da sola.
- -Ehm…. Io veramente, ripensandoci
non avrei tutta questa fame, anzi penso di non averne proprio….-
- -Che cosa vorresti dire?!- la
reazione di Hilary fu immediata: gli scoccò un’occhiata che lo folgorò. Il suo
tono non ammetteva repliche.
- -Niente, perché dovrei dire
qualcosa?- si difese lui in modo poco convincente ridacchiando nervoso.
- -Semplicemente per il fatto che mi
sembra che tu lo stia dicendo apposta per non mangiare quello che ho cucinato!-
- Daichi alzò la testa dal piatto.
Il tono minaccioso della ragazza era riuscito a distrarlo dal suo continuo
abbuffarsi, e ora passava gli occhi dall’uno all’altra in attesa dei risvolti
tragici che ci sarebbero stati da lì a pochi secondi.
- -No, no, perché mai!- ridacchiò
Takao.
- -Allora mangia!- gli ordino lei
senza dargli scampo.
- Il nonno annuì vigorosamente
mandando giù l’ennesimo pasticcino. -Non fare lo sciocco come al solito nipote,
e mangia! Hilary si è svegliata molto presto per preparare tutto!-
- -Ma non se ne parla! Non voglio
farmi avvelenare solo per fare piacere a lei!- sbottò Takao incrociando le
braccia.
- Hilary scattò in piedi. -Io non
avveleno nessuno!-
- -Lo so che ci hai messo impegno Hilary, e lo apprezzo,
ma non puoi pretendere che io mangi cose non commestibili!- le spiegò Takao con
calma come se non ci fosse davanti a lui una ragazza capace di strozzarlo da un
momento all’altro. –Non puoi migliorare da un giorno all’altro!-
- -Ma tu che ne sai?!- disse
stizzita Hilary.
- -Se sei negata resti negata, non è
colpa tua! Potranno sembrare pure buone, ma chissà cosa ci hai messo dentro! E
se magari sono veramente buone, le hai comprate in qualche pasticceria prima di
venire qu….-
- L’intera torta al cioccolato finì
spiaccicata in faccia a Takao zittendolo.
- -Ecco!- disse Hilary poggiando
soddisfatta il vassoio sul tavolo. Daichi stava per scoppiare in lacrime per lo
spreco.
- -Ora che l’hai assaggiata puoi
anche dirmi com’è!- e detto questo, Hilary si risedette spalmando altezzosamente
la marmellata di fragole su una broche.
- -Ma io non l’avevo ancora
assaggiata!- si lagno disperato Daichi.
- Hilary prese la fetta ancora
intatta che aveva servito prima a Takao, ora pietrificato con la torta che gli
colava dalla faccia sui vestiti, e gliela passò.
- -Tieni, sicuramente tu
l’apprezzerai!- gli disse spiccia.
- -Hilary ha fatto bene, sei stato
veramente un cafone!- disse il nonno addentando un bignè.
- Takao si passò la mano sulla
faccia levandosi ben poco, e batté un pugno sul tavolo scattando in piedi.
- -MA SEI SCEMA!? MA CHE CAZZO
FAI!?-
- La nonno andò di traverso il
bignè, Daichi si affrettò a mangiare la fetta di torta rimasta per svignarsela
saggiamente. Infatti presero a litigare peggio del solito.
- Anche il nonno sembrava dello
stesso avviso, difatti, quando si richiusero la porta alle spalle, sentirono
qualcosa di pesante infrangersi contro.
- Nonno Jey sospirò scocciato, mentre le urla dei due
si diffondevano per la casa e i continui oggetti volati si infrangevano
contro
i muri. -Quei due se continuano così mi distruggeranno la casa!-
- -Mi dispiace, ma mi sa che ne
avranno ancora per molto…. - disse Daichi allontanandosi dal campo di battaglia
e andando verso il salotto per guardarsi i suoi cartoni preferiti. –Però devo
ammetterlo, l’ochetta è migliorata molto in cucina!-
- -E si, basta perseveranza e voglia
di fare!- disse il nonno fiero. -È una ragazza veramente forte e valorosa!-
- Si fermarono sorpresi nel
corridoio trovandosi di fronte Kai.
- -Oh, buongiorno!- lo salutò nonno
Jey. -Vieni anche tu con noi all’aeroporto?-
- -Dove è Takao?- chiese il russo senza
troppi giri di parole ignorando il saluto.
- -In cucina, ma non credo che sia
il caso….-
- Ma Kai, non ascoltò il consiglio
del nonno, tanto meno le proteste di Daichi che immediatamente lo mandò a quel
paese.
- Di certo Kai non si faceva
impressionare da qualche urlo.
- Non appena aprì la porta schivò prontamente una tazza che andò a
schiantarsi contro la parete dietro di lui.
- Takao e Hilary stavano dando il
meglio di loro a quanto pareva, e ci mancava poco che arrivassero alle mani.
- -Voi due, la volete finire?!-
- Un coltello a sorpresa partì
dritto verso di lui. Era passato tanto vicino che sentì lo spostamento d’aria
vicino all’orecchio.
- -CRETINA! MI VOLEVI AMMAZZARE?!-
urlò Takao che ancora non si era accorto
della presenza dell’amico.
- -NON SAREBBE POI UNA CATTIVA
IDEA!- continuò Hilary ma non appena vide Kai dall’altra parte della stanza si
zittì.
- Finalmente Takao si voltò e vide l'amico, e come se non fosse siccesso niente disse: -Ehi Kai, da quanto sei qui?-
- Kai deglutì sentendo la gola
secca. –Abbastanza direi….-
- -Tutto bene?- gli chiese Hilary.
- Lui annuì grave, ma dentro di sé
pregava solo di non dover passare mai troppo tempo con quei due se un giorno si
fossero sposati.
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- Bella cosa rigirarsi i pollici,
un’attività impegnativa, richiedeva concentrazione e tempo vuoto, ma avrebbe
preferito fare altro di domenica mattina, magari continuare a dormire. Sbuffò nuovamente
e scivolò nella sedia imbottita. Chissà quante persone avevano dormito su
quella stessa poltrona in attesa tra un aereo e l’altro….
- Perlomeno nessuno aveva notato il
suo umore piuttosto fiacco.
- Kai era già tanto se era venuto,
Max si era messo le cuffie nelle orecchie, nonno Jey e Kappa parlavano chissà
di che e con Hilary ci aveva litigato, anche se oramai era diventata
un’abitudine. Forse la provocava di proposito, perché oltre a questo tra di
loro non c’era nient’altro. Da quando avevano ripreso ad andare a scuola, Hilary
passava tutto il suo tempo con le amiche. Passava l’intervallo con loro, non
veniva più agli allenamenti e alla fine si era trovato praticamente da solo.
- Certo, c’erano Kappa e Max, ma Rei era in Cina e per fortuna Kai ogni tanto
si faceva vedere e passavano le giornate assieme, a costo di saltare la scuola,
come il giorno prima.
- Ed era questo a sorprenderlo, perché
fino al giorno prima l’amico a solo sentire il nome di Ari, cambiava espressione
e teneva lo sguardo basso, e perché dopo la finale, quando erano andati a
trovarla in ospedale, dopo una notte passata ad aspettare fuori, non era voluto
neanche entrare a vedere di persona come stava. Ora invece era addirittura
venuto a prenderla all’aeroporto.
- Ma non riusciva a capire neppure
se stesso, come poteva pretendere di capire Kai.
- La voce dell’alto parlante
riecheggiò nell’aeroporto attirando l’attenzione di tutti.
- -Il volo RI227 Parigi-Tokio è
atterrato sulla pista 10. Ritiro bagagli numero 8.-
- Era arrivata. Istintivamente cercò
lo sguardo di Hilary. Lei non lo distolse, era forse preoccupata come lui.
- Senza dire una parola si alzarono
e si incamminarono verso l’imbarco. Nonno Jey era l’unico ad essere di buon
umore e sembrava non essersi accorto del nervosismo dei ragazzi.
- Tra la folla dell’imbarco scorsero
solo turisti, finché non notarono una ragazza bionda che puntava dritto verso di loro trascinandosi dietro due
grossi trolley.
- Si fermò proprio davanti a loro e,
mollando i bagagli esasperata, squadrò Takao a capo a piedi.
- -Siete voi gli amici di Ariel,
vero?-
- -Ehm… si, certo!- rispose Takao
sorpreso quando i compagni che la guardavano incuriositi.
- -Finalmente!- esclamò lei in modo
teatrale. -Mi dareste una mano? Potreste portare questi?- indicò i due
enormi trolley color grigio perla e gli mollò addosso un grazioso beauty case
alquanto pesante. –Non so come faccia quella musona di mia cugina a partire
solo con uno zaino, mentre io mi devo fare spedire anche il resto! Comunque è sicuro
che non le presto niente! A parte il fatto che mi ridurrebbe a brandelli
qualunque cosa, ma…-
- -Ehm scusa….- la interruppe Takao, irritato
dai modi della ragazzina e cercando di reggere il bagaglio. –Ma tu chi
saresti?-
- Lei finalmente tornò a
considerarlo e lo guardò in modo indecifrabile.
- -Chi sarei io?- chiese quasi
scandalizzata. –E me lo chiedi pure? Pour l’amor del cielo,
allora sei
veramente tonto! D’altronde mia cugina solo tipi del genere
potrebbe frequentare… Ci siamo conosciuti solo qualche mese fa!-
- -Ah! Ma tu sei la ragazza che
Takao ha abbraccia e ha confuso per Ari!- disse Max scoppiando a ridere. –Dicevo
che mi venivi a conoscere! Ti sei fatta bionda!-
- -Si, l’ho ritenuto opportuno….-
disse lei passandosi una mano tra i capelli e facendo un sorriso un po’ tirato
al ricordo dell’accaduto.
- Tutti scoppiarono a ridere mentre
Takao diventava rosso.
- Nonno Jey gli diede una pacca sulla
spalla facendosi una grassa risata. –Perdonalo, a volte mio nipote è proprio un
tontolone!-
- -Certo, ne sono sicura. Comunque il
mio nome è Claire, e sono la cugina di Ariel… fortunatamente….- si presentò la
ragazza, restando delusa constatando che la persona per cui aveva veramente
affrontato quel viaggio al fianco di quella pazza era assente. Ovviamente uno
come lui non poteva perdere tempo con una come sua cugina, il che da un lato le fece piacere.
- -Io sono Hilary, piacere di conoscerti....- iniziò la ragazza.
- -Ehm, ma l’ultima volta non
eravate di più?- la interruppe Claire. La curiosità c’era comunque. Come mai
Yuriy non era venuto? Dopo tutto non poteva chiederlo direttamente e al diavolo
se sembrava scortese o maleducata. –Se non sbaglio c’erano anche… ehm, un
ragazzo cinese… uno punk con i segni sulla faccia e uno rosso con gli occhi
azzurri….-
- -Infatti….- disse un po’ in
imbarazzo Hilary. –Avevano da fare….-
- -Ma chi sarebbe il punk con i
segni in faccia?- chiese Max curioso.
- -Non so, ha dei segni blu
decisamente ridicoli e i capelli bicolore….- lo descrisse Claire
distrattamente.
- -Ah, ti riferisci a Kai!- fece
Hilary decisamente punta dal “ridicoli” che aveva usato la bionda.
- -Ma è qui!- disse Takao.
- Tutti si voltarono verso il punto
in cui doveva essere Kai, ma era scomparso.
- -Volevo dire era qui….- si
corresse Takao niente affatto sorpreso. –Piuttosto, Ari?-
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- Uscì dalle porte a vetro
automatiche dell’aeroporto. La strada piena di turisti confusi, gente che
trascinava bagagli e parlava ai cellulari, persone che si muovevano di
fretta tra il traffico e il rumore dei clacson e dei motori dei taxi e delle
macchine che andavano a venivano.
- Fece solo qualche passo per ritrovarla
dopo averla persa di vista per quei trenta secondi che, a quanto pareva, le
erano bastati per accendersi una sigaretta.
- Era appoggiata alla parete con lo
zaino buttato per terra ai suoi piedi, completamente rilassata ed indifferente
al fatto che l’avesse seguita e che adesso le stesse quasi di fronte.
- Era molto smagrita dall’ultima
volta che l’aveva vista, e la pelle cerea del viso la faceva apparire sciupata
e fiacca. Certamente non era stato il viaggio a stancarla, ma erano chiari
segni di un totale abbandono.
- Quando ispirò per l’ennesima
volta, trattenne il fumo per poi lasciarlo gradualmente scivolare dalle labbra
pallide appena schiuse, ed ebbe come l’impressione che fosse proprio il fumo a
corroderla da dentro e a toglierle ogni vitalità.
- -Dovresti fermarti, sai? Takao e
gli altri sono venuti apposta per te.- disse rompendo di proposito il silenzio.
- Lei neanche lo degno di uno
sguardo. I suoi occhi scuri e sempre più grandi a causa della magrezza del viso,
rimanevano fissi sul ciglio e le ruote delle vetture che passavano vicino al
marciapiede.
- Anche prima era sciupata, ma
adesso lo sembrava molto di più. Prima, nonostante tutto il resto, i suoi
occhi erano vivi e attenti.
- -Sono stata dodici ore su un aereo,
in mezzo a bambini petulanti e hostess rompipalle. Preferisco farmela a piedi
piuttosto!-
- La risposta fu quasi una sorpresa,
per quanto spiccia e apatica.
- Restò a guardarla fumare come
affascinato dalla sua figura grigia e un po’ sbiadita.
- La mano che portava la sigaretta
alla bocca tremava leggermente ogni volta che si alzava, e gli occhi ogni tanto
si assottigliavano quando aspirava.
- Si mise le mani in tasca.
- Sicuramente questa sua insistenza
la stava infastidendo, difatti inclinò il capo dal lato opposto e sbuffò con
impazienza.
- Portava i capelli in una coda alta
e malfatta, con tanti ciuffi che ricadevano sul viso e sul collo.
- Non lo aveva
mai notato il suo collo, ma era molto sottile, così esile che gli diede
l’impressione di poterlo spezzare anche solo sfiorandolo.
- Gli venne in mente di toccarlo
anche solo per un attimo, spinto dalla curiosità di sentire se era freddo
come sembrava. Forse non l’avrebbe solo toccato. Aveva una linea così dolce e
delicata…. Le labbra fremettero soltanto all’idea e distolse lo sguardo come
bruciato.
- -Starai a scuola con Sergey, Yuriy,
Boris e me ….- le disse allontanando quell’attimo in cui si era sentito
stranamente perso.
- -Non me ne fotte chi c’è in questa
scuola, non starò proprio con nessuno!-
- Tirò un’ultima volta e buttò la
cicca a terra pestandola con il piede. Finalmente, da quando si erano
incontrati, lo guardò.
- Lui tremò quando il loro sguardi
si incrociarono. Non era timore, lei l’avrebbe riconosciuto immediatamente
altrimenti.
- Si scostò dal muro dove era
appoggiata, prese lo zaino da terra e lo sistemò sulla spalla. Si avvicinò a
lui senza staccare un attimo gli occhi dai suoi.
- Lui restò immobile anche quando fu
ad un palmo dal suo viso, sostenendo il suo sguardo incattivito che un attimo
prima non era riuscito a reggere, nonostante quella vicinanza lo mettesse a
disagio. Come prima lei schiuse le labbra, gli sbuffò in faccia il fumo che
uscì sinuoso e lento, come a volerlo ulteriormente provocare.
- Sentì la rabbia crescere per quel
gesto sfrontato, ma si trattenne dal mostrare la minima reazione.
- -Spero che il messaggio sia stato
chiaro!- gli disse Ari.
- Kai storse il naso. Non sopportava
l’odore della nicotina.
- -Un po’ annebbiato direi!-
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- Saaaaalve! nella speranza di non aver scritto una minkiata, scusate l’attesa, ma
quando cambio ambiente devo adattarmi e ritrovare un ritaglio di tempo solo per
questo, cosa ben difficile a casa mia con mio fratello che mi gironzola
attorno come un cagnolone!
- A parte questo spero di prendere
subito a scrivere, che sono curiosa pure io di sapere cosa ne esce (oddeo! XD
che minkiatona che ne esce!).
- Ho notato che Claire non sta molto
simpatica XD, in effetti è un po’ snob (solo un po’? ndtakao), comunque
fidatevi che non è solo questo, ma è molto altro….
- Per quanto riguarda Ari invece si,
è molto più sadica e bastarda (solo perché prima si controllava per prendere
per il culo i bladebreakers! Ndyuriy) (non è vero! :P ndTakao). In effetti con
la ragazzina dai capelli rossi ho inserito anche una sfumatura… dai, da maniaca
depravata, mi affascinava molto, quindi crazykikka (o pazzerella :D) hai colto
in pieno.
- Per quanto riguarda gli altri
personaggi, come vedere Takao in fondo si è reso conto che c’è rimasto un po’
male per come Ari l’ha trattato in ospedale, ma non temete, all’amore mio gli
passerà subito ;) (e di nuovo con sta storia dell’amore tuo! Non sono l’amore
tuooo!!!! Nd takao).
- Come andrà invece con Yuriy e
Boris, se non nel prossimo, ma in quello dopo ancora si vedrà sicuro e,
anticipando, dico solo che Yuyu riprenderà a fumare. (lo so che detto così
sembra una minkiata, ma andate a pensare quello che combino e combino e
combino….) (Bobo, mi hai tradito! Ç_ç ndyuriy) (noooooo te lo giuro! Nd boris
col carbone bagnato) (le litigate tra marito e moglie fuori da questo spazio!
Ndme)
- Ora che ci penso invece, sempre a
proposito dei personaggi, che cosa mi dite di Ming Ming? La faccio ricomparire?
Come vi è sembrata nella ff precedente? A me anche stava sulle palle (e non
poco) ma certi personaggi che trovo profondamente antipatici (prendi daichi ad
esempio) sono ottimi se rivalutati e usati per qualche scenetta sfiziosa. E a
proposito di questo vi annuncio che ci sarà il ritorno in un altro personaggio
molto odiato (almeno io lo odiavo a morte e lo schifavo), ma vi assicuro che
solo pensando a lui e a quello che combinerò…. *_* ah.. WAHAHAHA!!!
- (questa risata mi mette i
brividi…. Nd Takao) (non ti preoccupare, riguarda Kai! nd me^^) (ah, meno male!
ndTakao) (meno male lo zoccolo! che sta storia!? ndKai è_é)
- Comunque, passando avanti ai
ringraziamenti:
- Lexy90: ciao! anche tu esami che
bello! Fai bene a distrarti un po’, studiare troppo fa male alla salute (concordo!
ndTakao). Come vedi la cugina le è venuta appresso, e chi non l’avrebbe fatto
per yuyu ammettiamolo! Spero che questo capitolo vada bene, fammi sapere, un
bacione ciao ciao!
- Pazzerella: ciao! complimenti, in
due giorni ti sei letta 215 pagine di word! Lo so la fine è un po’
inconcludente, ma se sistemavo già tutto e tutti poi il gioco finiva lì, e io
non voglio mica, mi diverto troppo a torturarl... ehm a scrivere (ha detto
torturarli, l’ha detto!l’ha ammesso! NdTakao), quindi tiro per le lunghe, e
prolungo l’agonia dei personaggi… ehm cioè il divertimento ^^’’’! (sadica
bastarda! Ndkai incazzato). Cmq si, diminuisce il bey e aumenta il resto. Come
ti ho detto sopra ci hai azzeccato in pieno con Ari maniaca sessuale XD! Hai
apprezzato anche il personaggio di Ariana che credevo di aver messo da parte, e
devo essere sincera, rispetto alle intenzioni iniziali non c’è molto ed è molto
concentrato in quell’unico capitolo. Grazie mille, un bacione e spero che
questo capitolo ti piaccia J!
- Klarai: ciao ciccia! Ecco il
secondo capitolo, visto che l’ho finito J, sempre grazie a te!
ovviamente hai capito come mai claire si è tinta i capelli! Devo ammettere che
mi hai ispirata molto per questo personaggio (non che tu sia snob, per
carità!), soprattutto per il seguito e le somiglianze tra lei e ari. non oso
perché ma ti ci vedo molto, se si gira faccio fare a te la parte XD, tanto sei
già dentro il mondo dello spettacolo! Invece per ari sadica, non è solo l’aria
francese, anche se avrei voluto dedicare qualche capitolo alle “marachelle” che
ha combinato lì, ma ne combinerà un sacco anche qui. Comunque credo che hai
proprio ragione, ora che mi ci fai pensare può essere la lontananza da Kai XD! Ps:
grazie per l’idea, mo posto claire ;). È perfetta!
- Clown: wow oddeo grazie per i
complimenti, spero solo di non deluderti in nessun modo :)! Sono contenta che
questo aumento di sadismo in ari non dia fastidio o che impressioni
negativamente, sai è tutta una scommessa dopo tutto, non si sa mai quando si
passa il limite o quando si è troppo lontani. Claire invece non la sopporti
vero? Dai che forse nel prossimo capitolo la vedrai un po’ meglio ;). Kai è
splendido in quel disegnino, non ho potuto fare a meno di metterlo, lo adoro
*ç*! A parte questo cmq grazie, un bacione e ciaoooo!
- Helens: ciao, grazie per i
complimenti! Mi fa piacerissimissimo! Eheh yuriy che fuma ha un certo fascino
vero!
- Grazie mille a tutti e un bacione
grande grande! Buona notte!
-
-
- Klarai mi ha dato l’idea di
mettere le immagini dei nuovi personaggi (e non solo, se trovo qualcosa di
sfizioso lo condivido con voi) in ogni capitolo, quindi iniziamo con Claire. ecco, ora si dovrebbe vedere, ieri notte non ci sono riuscita perchè ero rincoglionita dal sonno :D....
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