Linguaggio dei fiori e dei sentimenti

di Valar
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Nel linguaggio dei fiori i significati sono molti, 
si può scegliere tra vari colori, forme, dimensioni, profumi. 
Banale, forse irrisorio, eppure non siamo diversi da loro. 

Respiriamo per vivere e ognuno di noi è bello a suo modo, 
abbiamo colori e forme, odori e significati diversi. 
Ecco, eppure i fiori sono migliori di noi. 

Non si odiano ma soprattutto, non sono soli. 
L'eterno dubbio che affligge il solitario, 
l'eterna angoscia di sbagliare in ogni occasione, 
l'eterno timore di non dire ciò che si pensa. 

Eppure si è nati per vivere. Banale, forse irrisorio, eppure è così. 
Non c'è il senso della vita, non è il senso della vita, ma la si deve vivere. 
Timori che affliggono le persone, sentimenti chiusi, soffocati come in un cappio. 
Quell'attimo infinito di attesa tra la caduta e la fine. I sentimenti vivono lì. 

Nessuno li invoca, nessuno li chiede. Chi lo fa è perché li ruba. 
Si chiama amore, si definisce innamoramento. 
La Regiina ti salva dal processo, con fare gentile e con l'odore di giglio. 
Solo che la regina questa volta sei tu. 

Emozioni che scaldano il cuore, emozioni che lo raffreddano. 
Urla, salti, pianti e risa. 
L'avessero tutti saremmo decisamente più colorati. 
Purtroppo non tutti possiamo emanare odore. 

Non tutti siamo un piccolo lillà o un fragile mazzetto di mughetto. 
C'è chi emana diffidenza ma non vuole, non lo desidera. 
Molto spesso in un vasto campo l'occhio scruta il più bello. 
Non il migliore, non il più profumato o significativo. Quello più appariscente. 

C'è chi lo è, fortunatamente in cuor suo sa di esser stato piazzato accuratamente. 
Senza alcun merito, ma in fin dei conti, il merito non esiste. 
Se ci fossero dei meriti in fin dei conti vivrebbero solo i fiori meno appariscenti. 
Solamente i più profumati. 

 

Ma che vuoi che sia l'odore eterno alla visione di qualche secondo. 

Il dilemma è certamente questo. Essere o non essere, scriveva Shakespeare. 

Essere chi? Non essere chi? O meglio, essere che cosa? 


Un giglio, una rosa, una lavanda o un rancuncolo, 
A volte anche un'ortensia può dire molto. 
Anche se molto per chi non è un fiore, non è abbastanza.

 




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