L'attimo e l'eterno

di Shu
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[Questa è un "premio" per un giochino, il meme "Freghiamo lo scrittore" (potete vederlo e ancora farlo anche voi qui, se vi va! XD): Melchan mi aveva richiesto qualcosa sulla Zashiki Warashi e Watanuki, e ci ho provato. Postarla qui è anche un'occasione per ringraziarla delle parole splendide che ha sempre avuto per le mie piccole storie... grazie, davvero di cuore. ç___ç

Il titolo della raccolta è preso proprio dal titolo di questo pezzo. Mi sembrava potesse essere, in qualche modo, significativo per tutto ciò che sta alla base di "xxxHOLiC".]

 

 

 

 

L'attimo e l'eterno

 

Lei esiste da un tempo infinito, in pace. Assomiglia al paesaggio del suo mondo, perché è parte di esso: la sua voce, un sussurro gentile, è il vento che fa fremere i prati, i suoi colori, le sue belle vesti sono le stesse dei fiori, e quando arrossisce è come quei gerani bianchi coi petali screziati di rosso, e quando ride il concerto della pioggia sul lago.

E come quel lago, quei fiori, quel vento, lei è lì da sempre, senza mai appassire né mutare il suo volto.
Per uno spirito che vive da così lungo tempo, un giorno, un’ora, dovrebbero passare ed essere dimenticati quasi fossero un istante solo. Eppure, per lei, due o tre brevi incontri, piccole manciate di minuti, hanno cambiato tutto.

E adesso ogni giorno si annoda l’obi con cura, si specchia nel lago e mette sempre un fiore fra i capelli. Lascia seguire alle sue dita, sul flauto, solo le melodie più belle.

Perché, chissà, forse lui potrebbe arrivare anche oggi.

Lo sa, lo sa che lui ha un mondo a cui appartiene, a cui pensare, e che non è tanto facile che possa tornare da lei. Lo sa, che non verrà neanche oggi.

Ma lei, che vive da infiniti giorni e secoli e tempi, lei sa aspettare. Se gli anni sfilano e volano via come ore, per lei, è per incorniciare e far risaltare i momenti più belli, perché sia già domani, e domani, e domani, quando i loro occhi s’incontreranno di nuovo.







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