Ostacoli, difficoltà e avventure.

di Mary Alm
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Ecco qua ormai sono passati 10 giorni, da quando mi è stata data la fatidica notizia da mamma. È il 26 giugno sono le 10 del mattino sto preparando la valigia devo dire la verità? Non sono per niente entusiasta dalla partenza come ho deciso non ho avvertito nessuno. È stato meglio così in fondo per me è solo un arrivederci mica un addio. Se adesso qualcuno mi chiede che tipo di sensazione provo direi, confusione totale. Andare in un nuovo paese e ricominciare tutto daccapo, non rende felice nessuno. Adesso basta pensare è meglio che faccio un elenco di ciò che ho preparato non voglio dimenticare niente. Al contrario di quando sono venuta in Italia cioè ero felicissima adesso provo solo malinconia. Non so proprio che razza di paese è la Svezia e ad essere sincera avrei voluto non scoprirlo mai. Forse perché non mi ha mai interessato boh. Mamma: Mary daiiii scendi che arriveremo tardì per colpa tua, il bus parte fra poco. Uff che palle è mamma che mi sta chiamando avrei voglia di dirle: Vai pure tu in Svezia da sola io non tengo affatto. Che frustrazione. Calmati dai che non è un bene contraddirla (se ci tieni alla tua vita). Do un'ultima occhiata alla mia stanza una stanza sempre disordinata, ma che adesso è tutta ordinata perché parto. Non avrei mai immaginato che l'avrei sistemata solo quando sarei partita. In qualunque caso mi mancherà tanto tanto. Quanto ci mette a chiudere la porta? Un secolo uff. Eccola finalmente ha finito di fare chissà che e adesso fatti forza che sta per iniziare una nuova vita. Già come no come se ci tengo a questa nuova vita, preferisco di gran lunga la mia vecchia vita.




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