GRAZIE PICCOLO ANGELO

di LaEvans
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20/6/2009

 
Questa FF è dedicata ad una mia compagna di classe, che purtroppo oggi non c’è più.
Grazie di tutto Cory, sarai per sempre il nostro angelo.

 
GRAZIE PICCOLO ANGELO

Sinceramente non ricordo che giorno fosse, so solo che ero terribilmente in preda all’ansia. Il primo giorno delle superiori, un incubo; classe nuova, persone sconosciute, insegnanti nuovi e anche una città nuova: Padova.

 Erano le 7e30, mi pare, e me ne stavo nel cortile della scuola ad aspettare che arrivasse qualcuno; verso le 8 in cortile fu popolato da parecchia gente, ma erano tutti più grandi e si abbracciavano dopo aver passato un’estate separati, mi sentivo come un pesce fuori dall’acqua, all’interno di un mondo che non mi apparteneva.

Cominciai a guardarmi in giro e improvvisamente notai un’altra ragazzina con la mia stessa espressione; decisi di farmi coraggio e andai da lei. << Ciao >> le dissi, un po’ titubante, << Ciao, in che classe sei? >> mi chiese; le risposi che mi avevano messa in 1°D e scoprì che anche lei sarebbe stata in classe con me. Ero così sollevata, finalmente non ero più da sola; dopo quattro chiacchiere scoprimmo che le prime avrebbero iniziato alle 9e30 e, per nulla vogliose di stare in quel posto, decidemmo di andare a fare un giro in centro.

Mi parlò di lei e io, inaspettatamente, le raccontai molte cose di me, come se ci conoscessimo da una vita … ancora non so perché, e forse non lo capirò mai, ma mi ispirò fin da subito tanta sincerità e soprattutto molta fiducia. Dopo un’ora ritornammo a scuola e in classe ci sedemmo vicine. Da quel momento iniziò tutto, fu lei che mi consolò i giorni che andai a scuola con il mal di denti; può sembrare una cosa stupida ma per me significò tanto.  

Poi un giorno non venne a scuola, e nemmeno i giorni a seguire;  aveva sempre forti attacchi di emicrania e da allora iniziarono i problemi : dentro e fuori dagli ospedali continuamente, tantissime medicine da prendere e infine una delle peggiori cose: la chemioterapia. Lei non sapeva cosa avesse, ma solo perché i suoi genitori cercavano di proteggerla. Non riusciva a riconoscere più nessuno, solo la madre, non voleva farsi vedere da nessuno perché si vergognava. Andò avanti così per più di un anno, fino a questa notte.

Questa notte Corinne si è spenta, dopo tante sofferenze. Aveva solo 16 anni e non se lo meritava, come tante persone a questo mondo. Lei doveva vivere, uscire con le amiche e ridere, litigare con i genitori e poi fare la pace, magari vincere in qualche competizione sportiva, ma non doveva andarsene.

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Perdonatemi se ci sono errori, ma ho scritto tutto di getto, come veniva. Non voglio fare la parte della falsa perbenista, quindi ammetto che il nostro rapporto di amicizia finì veloce tanto quanto era iniziato; arrivammo a non sopportarci a vicenda, ma questo non vuol dire che lei non abbia mai fatto parte della classe, era una mia , anzi una nostra, compagna di classe e ne faceva parte a tutti gli effetti. Le ho voluto bene e continuerò a farlo anche se lei non c’è più. Il destino è stato stronzo (passatemi la parolaccia) con lei. Speriamo che ora sia in un posto migliore, dove non dovrà più soffrire.

 Addio Cory, sarai per sempre nei nostri cuori.





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