La vera natura di Saddler
Illius riprese i sensi.
"Cosa è successo?" - si chiese mentre una nuova energia
scorreva dentro di lui.
Il mago spalancò gli occhi e vide il volto sorridente di una
ragazza con i capelli rossi.
"Hikaru! Cosa ci fai qui?"
"Avevi detto che avresti affrontato un pericoloso avversario, e mi hai
anche detto di starne alla larga! Così ho fatto piazza
pulita di
non-morti, e quando ho finito sono venuta a vedere come stavi. Tu e i
tuoi compagni non sembrate messi così bene."
"Effettivamente è stata una battaglia dura. Se non fosse
stato per Bankotsu..."
"Chi?"
"Ho, diciamo che un nostro vecchio nemico ci ha aiutati, sacrificando
la sua vita."
"Che gesto nobile!"
La ragazza aiutò il mago ad alzarsi.
Illius vide che anche i suoi compagni stavano venendo soccorsi, Rannek
in particolare da una ragazza con i capelli neri raccolti in due trecce.
"Mi hai fatto preoccupare! Possibile che tu non sia capace di badare a
te stesso?"
Lo spadaccino sorrise e si appoggiò alla spalla della
ragazza.
"Avanti" - disse Goshiro, venuto con le due ed altri guerrieri - "Qui
vicino c'è un accampamento dove potrete recuperare le forze."
"Sì, ma il nostro nemico potrebbe..."
"Non servirà a niente se lo andate ad affrontare in questo
stato. Ora muoviamoci."
Il gruppo di superstiti si diresse verso l'accampamento, dove ottennero
cibo e cure.
"Te lo assicuro!" - spiegò Hikaru ad una guardia - "Quei
quattro hanno davvero sconfitto Arthas!"
"Ne hai le prove?"
"Gliel'ho letto nel pensiero mentre venivamo qui."
"Wow! Beh, non dubito delle capacità di giudizio della maga
rossa."
"Non possiamo fermarci per troppo tempo." - intervenne Drizzt,
piuttosto teso - "Dobbiamo fermare Saddler. Non so cosa voglia fare, ma
dobbiamo impedirglielo!"
"Verremo con voi!" - si offrì un soldato.
"No. Noi siamo gli unici in grado di poter competere con lui. Andremo e
lo sconfiggeremo. Voi restate qui e impedite che qualcuno si intrometta
nel duello."
"Ma voglio venire con voi!" - protestò Hikaru.
Illius si alzò.
"Io non voglio che ci accompagni non perché non voglio il
tuo
aiuto, ma perché la tua vita mi è cara. Se ti
dovesse
accadere qualcosa, non me lo perdonerei mai."
"Certo che ci sa fare a parole." - pensò Rannek.
Hikaru divenne ancora più rossa e si fece da parte.
"E allora andate. Buona fortuna!"
Rannek si avvicinò a Morwen.
"Mi dai un bacio porta fortuna?"
La ragazza gli dette una sberla.
"Muoviti! E vedi di non farti ammazzare!"
"Me ne ricorderò!" - rispose l'uomo mentre sulla sua faccia
era comparso il segno della sberla.
"Beh" - fece Drizzt - "L'ora è giunta."
I guerrieri si diressero verso il luogo dove avrebbero trovato il loro
ultimo nemico.
Mentre camminavano rifletterono su tutto quello che gli era successo:
prima il loro incontro, le loro sfide, il lungo viaggio che avevano
affrontato, le terribili battaglie, gli estenuanti duelli, gli incontri
di nuovi amici e le perdite di altri. Era giunta l'ora dello scontro
finale.
I quattro seguirono la distruzione ed i morti che Saddler si era
lasciato alle spalle, e finalmente arrivarono dal negromante,
che
era davanti ad
un altare da lui stesso eretto sul quale aveva appoggiato le cinque
gemme.
"Saddler!" - lo chiamarono.
Il vecchio si voltò.
"Ha, voi siete i prodi guerrieri di cui ho tanto sentito parlare. Che
piacere incontrarvi."
"Fai male a gioire!"
"Pensate davvero di potermi fermare? Pazzi, stolti, illusi...niente mi
può ostacolare. Tra poco l'incantesimo che ho creato
romperà il sigillo, ed il Dio della Luce
ritornerà in
vita grazie al potere delle gemme, e si reincarnerà in me."
"Cosa?"
"Nemmeno gli dei potranno intervenire, perché i loro occhi
sono
concentrati sulla battaglia. Il mio piano è perfetto, e
nessuno
potrà ostacolarmi. Inoltre non cercate di fare pazzie, ho
degli ostaggi."
L'uomo indicò con un cenno della mano Angelus, Caim e
Ashelia, avvolti da delle catene magiche.
"Quello...è il principe?!"
"Re, per la precisione. Ma non provate a..."
Rannek corse verso i tre e con pochi colpi di spada li
liberò.
"Andatevene." - disse - "Qui ci pensiamo noi."
La dragonessa, che nel frattempo aveva ripreso i sensi,
afferrò i regnanti con le zampe e si allontanò in
volo.
"Ha ha! Ma sì, che mi importa di quelli? Il mio destino sta
per compiersi, e regnerò su tutto il mondo!"
"Questo lo vedremo! Tuono blu!"
L'incantesimo venne diviso dal semplice sguardo del negromante.
Zhai e gli altri lanciarono le loro armi, ma esse vennero fermate a
mezz'aria e tornarono indietro.
Rannek caricò il negromante, ma il vecchio
dimostrò una
rapidità straordinaria ed afferrò l'umano per poi
lanciarlo via.
Drizzt lo attaccò e lo trapassò con le spade: il
vecchio rise e lo lanciò via come aveva fatto con Rannek.
Illius decise di concentrarsi e di usare uno degli incantesimi
più potenti della Magia Bianca, questa volta recitandone la
formula per renderlo più efficace.
"Non esiste in questo mondo, è ignorato
e abbandonato dagli uomini, attraverso la luce
di purificazione può arrivare lontano fino al luogo in cui si incontrano mondi
diversi. Fascio di luce!
Il vecchio lanciò il suo
bastone, fermando il raggio, ma l'arma venne distrutta.
Non perdendosi d'animo, lo stregone usò il tuono blu, e
Saddler
ribatté lanciando un raggio violaceo: per un istante i
due sembrarono alla pari, ma presto il negromante ebbe la meglio.
Il colpo si avvicinò ad Illius, ma Rannek intervenne con la
sua spada, bloccandolo.
Saddler era sul punto di attaccare ancora, ma Drizzt e Zhai lo
colpirono insieme, allontanandolo dall'altare.
"Non sai fare di meglio?" - lo provocò Zhai per poi colpirlo
con violenza.
Il vecchio barcollò, ma non volle cedere, e con le sue mani
creò una potentissima sfera azzurra.
"Vi annienterò!"
I quattro eroi si pararono davanti a lui.
"Sfera d'energia!"
"Tormenta nera!"
"Lame turbinanti!"
"Fulmine rosso!"
I poteri congiunti dei quattro eroi annientarono il colpo di Saddler e
lo travolsero, atterrandolo.
"Vittoria!"
"Non ancora. Dobbiamo distruggere l'altare, prima che il rito sia
concluso ed evochi il dio."
I guerrieri si voltarono.
"E allora facciamolo a pezzi!"
"Non lo farete."
Saddler si rialzò.
"Vuoi deciderti a crepare?"
"Mi costringete a combattere al massimo dei miei poteri. Sapete, io
ormai non sono più un essere umano. Lo era una volta, ma con
i miei poteri ho potuto cambiare la mia natura, e adesso
è giunto il momento che abbandoni questa debole forma, e vi
mostri il mio vero aspetto...ed il mio vero potere."
Il vecchio aprì la bocca a dismisura, e dalla gola
fuoriuscì un enorme occhio giallo del diametro di mezzo
metro
che si guardò attorno; subito dopo da sotto il mento e dai
lati
sbucarono tre lame nere, ricurve, lunghe ed affilate, poi da dietro la
schiena
due tentacoli dotati di lame, mentre il collo si allungò a
dismisura, diventando più duro dell'acciaio.
"Che gli sta succedendo?"
"Sta diventando un demone! Ha abbandonato la sua natura umana!"
Un'enorme zampa ricoperta da un esoscheletro marrone sbucò
dal
collo, poi un'altra, e poi altre due, e su ognuna di esse vi erano
alcuni occhi che sbatterono ripetutamente.
"È davvero mostruoso!"
"Osservate!" - ruggì il demone - "Questa è la mia
vera
forma! La mia vera forza, superiore perfino a quella di Arthas! Non mi
batterete mai! E quando vi avrò uccisi, diventerò
un dio!"
"Te lo impediremo!"
"Non ci riuscirete! Tra poco il rito sarà compiuto, ed
allora lo
spirito del dio entrerà nel mio corpo! Unirò i
miei
poteri ai suoi e lo nutrirò con la forza delle gemme, e
allora
sarò pronto a muovere guerra contro gli dei!"
Ringrazio:
XBankotsu:
Hai ragione, ormai la storia è quasi finita, mancheranno 5-6
capitoli.
Xharua_96:
Sono bravo, he? Potrei fare l'attore drammatico...uhm...
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