Desideri
repressi
<<
Buon compleannooo >>
La bambina sobbalzò colta di
sorpresa da quel dolce attacco improvviso.
Si
ritrovò stretta al ragazzino che giocava sempre con lei e si mise a
ridere agitando le mani.
<< Tao 'ei >>
Elena,
che la teneva in braccio, sorrise intenerita da quella scenetta.
Era
così felice di sapere che il bambino di cui si prendeva cura e sua
figlia andassero tanto d'accordo.
Lo
abbracciò d'istinto tenendoli entrambi stretti a se per una manciata
di secondi e poi gli stropicciò i capelli biondi.
Akemi,
in piedi a pochi passi da loro, si mise a ridere di gusto.
<<
Rei sei un vero tenerone! >>
<< .. no... non è vero
>> mormorò rosso in viso. Si vergognava per via della presenza
di quell'altro ragazzino che li fissava senza dire una parola.
Elena
alzò il busto e fece un cenno con una mano salutando una donna che
aveva appena varcato la porta della cucina.
<<
Rei devo andare a salutare. Dai un'occhiata a Shiho? >>
<<
Certo >> rispose contento.
La
donna si girò dando un buffetto sul naso alla figlia.
<<
Shiho. Ci vai in braccio a Rei? >>
La
piccola mise la punta del pollice tra le labbra annuendo in modo
evidente poi allungò le braccia aggrappandosi al collo del
ragazzino.
<<
Mi raccomando che nessuno di voi tocchi la torta >>
<<
Va beeene >> dissero in coro i quattro guardando la donna
andare verso gli altri adulti.
Shiho
compiva due anni quel giorno.
Per
l'occasione i coniugi Miyano avevano organizzato una festa in casa
loro invitando un sacco di persone.
C'erano
tanti palloncini, tanti regali, un tavolo pieno di muffin, panini e
pasticcini ed ovviamente una grande torta di compleanno.
<<
'ei >>
Il
ragazzino abbassò lo sguardo cullando teneramente la piccola amica.
<<
Che c'è? >>
Lei
mosse il dito indicando un peluche.
<<
Vuoi il gattino? >> domandò Rei con tono dolce.
<<
Ti >> rispose Shiho con un dolce sorriso.
<<
Ok andiamo a giocare col gattino >>
Rei
non era un ragazzino che faceva amicizia facilmente coi suoi
coetanei, però era bravissimo con la bambina, era l'unico capace di
farla ridere e la seconda persona che riuscisse a farla mangiare
senza che volassero pappette da tutte le parti.
Shiho
era una bambina taciturna ed introversa, piuttosto tranquilla se non
la si forzava a fare ciò che non voleva fare, in caso contrario
iniziava ad urlare e a tirare cose. Ma con Rei era un autentico
angioletto.
Lo
guardava con autentica adorazione, diventava subito allegra in sua
compagnia, parlava volentieri ed era più spigliata.
Quei
due erano davvero inseparabili. Tanto che la povera Elena doveva
accertarsi che Shiho dormisse quando alla sera doveva riportarla a
casa. In caso contrario la bambina si aggrappava alla maglietta del
ragazzino ed iniziava ad urlare come una disperata iniziando a
ripetere " 'ei... 'ei" tra le lacrime.
Ed
il ragazzino che se ne stava in silenzio ma la guardava con due
occhioni da cucciolo certo non era d'aiuto.
Rei
avvicinò il musino del peluche al suo naso facendo dei versi buffi.
<<
Come si chiama lui? >>
<<
'attino >>
Il
bambino guardò quel buffo pupazzo.
<<
Perché non gli diamo un nome più carino? >>
La
bambina scosse la testa.
<<
Ok va bene... andiamo con gattino a giocare a... ? >>
Shiho
allungò il viso fino ad arrivare a quello del ragazzino dandogli un
veloce bacio sulla guancia, poi poggiò la testa contro il suo petto
e mise il pollice tra le labbra.
<<
Ti 'oglio bene 'ei... >>
*
Si
svegliò di soprassalto.
Era buio fuori e faceva freddo.
Il
vento fuori era talmente forte da far vibrare i vetri della sua
stanza che di conseguenza emettevano un fastidiosissimo rumore
continuo.
Attese
che gli occhi si adattassero all'oscurità e poi si mise a fissare la
lampada sul comodino.
Deglutì
avvertendo gli occhi pizzicargli e il respiro farsi sempre più
pesante, come se avesse un macigno sul petto.
Portò
la coperta fin sopra i capelli e chiuse gli occhi con forza.
C'erano delle volte in cui desiderava ardentemente ricevere
un colpo in testa in modo da dimenticare il passato. Almeno così
avrebbe smesso di desiderare l'impossibile.
Angolo
dell'autrice.
Il
disegno è di 333 (mi pare sia questo il suo nik su pixiv). E'
semplicemente adorabile.
I
sogni possono essere definiti come la manifestazione di desideri
inconsci. Alle volte però si rivelano un'arma a doppio taglio.
Forse
un po' troppo "fluff", me ne rendo conto, ma spero vi sia
piaciuto comunque.
Grazie
a tutti. A presto.
Violetta_
|