tu che riposi,
stella,fumo d'avorio,
denso il colore
del cielo più chiaro del
viso tuo, sole d'argento
su tela vergine e
sporca d'incanto.
Maestro tuo adorno
col canto voce triste
di calma dormiente.
splendente sola che
nascosto ti cerca
il pian rumore
del riso madre tua.
ti guardo ancora.
tento il contrasto
e mi inarco nel buio.
Quando sarò sorta,
il cielo ti chiederà
perdono.
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