Può un essere umano rompersi?

di Sarnie
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Può un essere umano rompersi?

Fare uscire le emozioni che non vuole mostrare, scambiare i sentimenti, incasinare i pensieri…

Se mai dovessi dire di voler restare sola, tu non sbagliare a causa della tua distrazione, ‘ché non vedi il tremor che mi causi con le tue parole, con la tua vicinanza; tu non andartene: non voglio esser lasciata in pace, se ad infastidirmi sei tu. E vorrei dirti i miei pensieri. Tu potresti aiutarmi a riordinarli. Il problema è che non posso, non riesco: nemmeno io li conosco.

Penso ci sia qualcosa di rotto in me: un interruttore, un meccanismo… Non lo so, con precisione, ma qualcosa c’è. E so che c’è perché lo sento. So che c’è perché lo sento e certe volte fa male e mi dà sollievo in altri momenti.

So che c’è, perché la mia testa mi ricorda continuamente delle volte in cui ho abbassato la guardia e di quando ho aperto il mio cuore alle persone sbagliate che mi hanno fatto perdere fiducia; e poi vedo te e mi fido.

So che c’è, perché sento, in contrasto col mio solito esser sola, una forte allegria nello stare con te.

So che c’è, perché prima di conoscerti tenevo sempre lo sguardo a terra e non cercavo nessuno.

Penso ci sia qualcosa di rotto in me. Non è un meccanismo, né un interruttore, perché non sono una macchina.

C’è qualcosa di rotto in me. Tu l’hai rotto. O forse l’hai sciolto, con il calore delle tue parole, il brillare nei tuoi occhi, la serenità del tuo sorriso.

Non c’è più freddo in me.

Però, quando vai via… Ecco, lì il freddo fa più male. Perché temo di non sentire più il tuo calore, di dimenticarlo.

Quindi, ti prego, promettimi che resterai o che tornerai sempre!

E ci sono quei momenti in cui non ti vedo o sento più e sospetto il tuo non ritorno. E allora mi chiedo: se un essere umano può rompersi, qualcuno può riuscire ad aggiustarlo?





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