Dolce Winnie...

di squarciecicatrici
(/viewuser.php?uid=60314)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


-Oh, povero piccolo Pimpi bello

-Oh, povero piccolo Pimpi bello! Che potrà mai essere successo?

Tigro rimuginava nella sua stanza, camminando avanti e indietro senza sosta. Appena scoperto quell’orrendo spettacolo, era corso via in preda ai conati di vomito, che aveva riversato in un cespuglio poco distante dalla casa della vittima. Non aveva ancora detto nulla a nessuno, ma sapeva che tutti gli abitanti del Bosco dei Cento Acri avrebbero dovuto conoscere l’accaduto.

-Devo assolutamente avvertire Uffa! Lui saprà certamente che fare!

Corse fuori dalla spaziosa abitazione in legno, facendo sbattere la porta con violenza, e si mise a saltellare rapidamente sotto la pioggia battente. Doveva essere veloce come un fulmine, più veloce di qualsiasi altro tigro nel mondo.

Perché era successo un simile orribile fatto? E soprattutto, chi aveva potuto compierlo…?

Non era abituato a pensare tanto intensamente, ma non poteva smettere di indirizzare la sua mente al corpo di Pimpi squarciato, e ai suoi organi putrefascenti che colavano sul tavolo, imbrattandone la superficie…

Inciampò di colpo a terra, affondando la faccia nel fango marrone. La sua coda si era impigliata in qualcosa. E quel qualcosa gli faceva estremamente male.

-Per tutti i tigri tigrosi del mondo…!

Una trappola. Una di quelle per intrappolare gli orsi. I denti affilati del metallo stringevano sulla sua coda a strisce, affondando sempre di più e facendo colare il sangue vermiglio.

-Chi mai avrà messo questa sciocca trappola?! La mia bella coda…!

-Io.

Non fece in tempo a voltarsi.

Qualcosa lo colpì con forza la testa, facendolo svenire.

Poté vedere solo una figura scolorita e offuscata, che brandiva una mazza tra le zampe e rideva.

Rideva con una cattiveria inaudita.

 

 

 

 

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=372476