There was a boy…
There was a boy...
A very strange enchanted boy.
Nella
mia
lunga vita posso dire di aver conosciuto molti tipi di persone.
Potevano essere
saggi, sciocchi, folli o santi, tutti avevano una
particolarità a raccomandarli
e un difetto a condannarli, ed ognuno di loro era diverso.
Ma
molti pochi
erano particolari.
Lui
era uno di
quelli. Intelligente, vivace, brillante, sveglio e appassionato, sapeva
attirare tutti coloro che gli stavano attorno.
They say he wandered very far,
very
far
Over land and sea.
Tutti gli predicevano un
avvenire
brillante, dicevano tutti che sarebbe arrivato lontano, che avrebbe
scavalcano
monti e oceani pur di arrivare al massimo. E in effetti
era vero.
Avrebbe spaccato le montagne pur di ottenere quello che voleva, ma una
volta
ottenuto sapeva gioirne come pochi. Era una persona dalle passioni
molto
selettive, ma proprio per questo sempre così appassionate,
così candide nella
loro durata.
A
little shy and sad of
eye
But very wise was he.
Eppure,
dietro
tutta quell’allegria chi lo conosceva bene poteva scorgere
una vena quasi
istintiva di timidezza, una tristezza intrinseca dietro gli occhi
tipica di chi
conosce il mondo per quello che è, senza illusioni, e che
tuttavia proprio per
questo continua a sperare, a cercare di trarne il meglio per poterlo
sfruttare
al massimo. Era un ragazzo, un uomo molto saggio.
And then one day,
One magic day, he passed my way.
And while we spoke of many
things,
Fools and kings,
Per
lungo
tempo sono stato suo insegnante. L’ho potuto veder crescere,
cambiare, maturare, e sono stato fiero dell’uomo che era
diventato.
Una
volta
finita la scuola, siamo per così dire diventati buoni amici.
È stato un momento
meraviglioso quando abbiamo potuto scambiarci le opinioni.
Sono
sempre
stato in contatto con tutti i maghi più illustri del mio
tempo, e ancora mi
stupisco quanto quel ragazzo che pure avevo seguito in tutta la sua
formazione
sapesse. Quanto vaste fossero le sue cognizioni, eppure con quanta
ironia
riuscisse a parlare di tutto.
Riusciva
sempre a trovare la frase giusta da dire a tutti, pazzi e reali. E
poteva
parlare di tutto per ore, oppure stare in silenzio ad ascoltare senza
tuttavia
perdere quella gioia di vivere che lo accompagnava sempre.
Era
così pieno
di vita che il solo stargli accanto stancava le persone che invece
facevano di
tutto per sfuggirle.
This he said to me,
“The greatest thing
you'll ever
learn
Is just to love and be loved in
return.”
Eppure
era
anche straordinariamente leale. Un Grifondoro fino alla cima dei
capelli. Per
amicizia, per amore, avrebbe sacrificato quella vita che premeva
così
prepotentemente in lui.
Ricordo
ancora
quando un giorno, dopo una delle nostre solite chiacchierate, si fece
pensoso.
Si era da poco sposato con Lily, e vivevano una felicità
così intensa da essere
quasi incredibile. Ma in fondo lui non conosceva vie di mezzo. Amava
intensamente come intensamente odiava. In quel periodo era preoccupato
per lei,
aveva paura che potesse succederle qualcosa, che quella guerra avrebbe
potuto
portarsela via.
Alzò
i suoi
occhi su di me dopo essere rimasto a fissare fuori dalla finestra per
tanto
tempo, e se ne uscì inaspettatamente: «Lei sarebbe
capace di morire per amore,
professor Silente?»
Ricordo
che
poggiai il ghiacciolo al limone che avevo cominciato a prendere e
ricambiai il
suo sguardo. «L’amore è
l’unica cosa per cui valga la pena vivere. E quindi
anche morire» risposi indirettamente.
Lui
annuì.
«Vale anche per me. La cosa più grande che si
possa mai imparare è semplicemente
amare ed essere amati in risposta. Vale la pena morire per un dono
così.»
Ripensai
a
quel dialogo quella notte di Halloween, quando seppi cosa era successo
a
Godric’s Hollow.
James
era
rimasto fedele a sé stesso fino alla fine.
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