Fratelli

di SheilaPhoenix
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C.18 si appoggiò a una roccia, la spalla le faceva malissimo, mai aveva sentito un dolore simile.

Quel dolore, l'aveva costretta a fermarsi per un attimo, si guardò attorno, distruzione, dolore sembravano le uniche protagoniste intorno a lei.

Si chiedeva ancora, come Goku avesse potuto cacciarli in un simile casino, non pensava che lui assieme alla sua famiglia rischiava di sparire per sempre?

Era proprio quello che l'aveva spinta alla fine a partecipare a quel torneo, per proteggere sua figlia.

<< Fa male? >>.

All'improvviso una voce a lei molto famigliare, la costrinse ad alzare la testa, C.17 era proprio lì avanti a lei, la stava fissando.

Quel ragazzo così simile a lei, il suo gemello.

Era da tanto tempo che non lo vedeva, ne lo sentiva, eppure un tempo erano inseparabili.

<< Non molto >>

Mentì lei, C.17 le si avvicinò e mise una mano sulla sua spalla, fu un contatto delicato, ma ugualmente servì a farle provare dolore.

Il ragazzo prese dalla tasca dei pantaloni una specie di pomata, ne mise un poco sulla sua spalla.

<< Questa ti farà passare il dolore >>.

Le disse, C.18 guardò il fratello incredula, le sembrò di tornare anni dietro, quando erano due bambini ancora umani.

 

Ricordava ancora quella bambina di otto anni che gli correva sempre dietro, quella bambina che non perdeva tempo ad Abbracciarlo appena lo vedeva.

Fu proprio per correre da lui che la piccola Lazuli cadde con le ginocchia a terra, Lapis si girò subito a guardarla preoccupato, avvicinandosi a lei per controllare come stava.

<< Lazuli, non piangere >>

Le disse mettendosi accanto a lei, la bambina iniziò a singhiozzare più forte, anche se lei tra i due gemelli era la più grande, all'epoca era Lapis a prendersi sempre cura di lei, perchè, diceva, era il maschio, il più forte e doveva occuparsi della sorella.

Anche se, con il tempo la loro forza era diventata la stessa, e questa lui l'aveva  riconosciuto.

Lapis, per calmare la sorella iniziò a spalmare una crema contro il dolore sulle sue ginocchia ferite, facendo, finalmente sorridere la piccola Lazuli.

<< Grazie Lapis >>

 

C.18 sorrise, presa da quei ricordi, quella volta aveva abbracciato talmente tanto forte il fratello che per poco non lo soffocava, ora però non poteva farlo, le cose erano cambiate, loro erano anche cresciuti, anche se non si è mai troppo grandi per amare il proprio fratello più di se stessi.

<< Grazie, C.17 >>.

Sussurrò, il gemello le sorrise appena, mentre se ne andava in volo le rispose.

<< Non devi ringraziarmi C.18, siamo fratelli >>.

Per un attimo, C.18 aveva rivisto in suo fratello, quel bambino che si era sempre preso cura di lei, e allora il suo cuore sorrise.

 

<< Non devi ringraziarmi Lazuli, siamo fratelli >>.

* ( Per chi non lo sapesse o non ricorda, Lapis e Lazuli sono i nomi veri di C-17&C-18 di quando erano ancora umani )




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