clamp
Crociere CLAMP
01- Una vacanza impossibile da
dimenticare
- Era un Venerdì di Martedì notte e il Sole rischiarava il
ponte, sul quale i pipistrelli vorticavano gioiosi cinguettando- esordì Yuko con tono solenne.
- cinguettando?- domandò
Sakura, inclinando la testa decisamente confusa dal prologo di quello che
sarebbe dovuto essere un racconto dell’orrore.
Prima che qualcuno potesse intromettersi, la strega proseguì
nella sua spiegazione – Certo Sakura! I pipistrelli cinguettano è naturale!
Perché cosa ti aspettavi?- domandò con finto tono sconcertato.
Kurogane si alzò di scatto, scaraventando a terra il povero
Fay che si era comodamente appostato in mezzo alle sue gambe incrociate.
- Kurobarbaro – piagnucolò il biondo, massaggiandosi la parte
lesa, comunemente chiamata fondoschiena.
Kurogane rivolse un grugnito infastidito nella direzione del
mago, prima di sfoderare la spada e puntarla alla gola della strega, sbraitando
un poco cortese – Razza di imbecille, non le confondere le idee, già è confusa
di suo!-
- Kurogane – chiamò con voce lieve e gentile la sua
principessa – Ricordati la maledizione – proseguì, La Principessa Che
Fingeva Gentilezza. (prossimamente nelle sale nd.
Ostropofogusunta)( <__< non confondiamo il lettore, stiamo raccontando un
storia seria!nd. Enobarba)(°O° giusto giusto storia seria nd. Ostropofogusunta)
Kurogane comprese il messaggio, e si risedette ritrovandosi
in men che non si dica il mago di nuovo addosso che sussurrava – Vicini, vicini
– strusciando il volto con espressione beata.
Yuko assunse nuovamente la sua espressione dignitosa, e dopo
essersi schiarita la voce continuò a narrare – Era un Martedì di Venerdì notte
…-
- Sì, questa parte la sappiamo già, prosegui – disse
Watanuki sventolando la mano con fare scocciato.
La strega lo guardò male - Non interrompere mai una strega che racconta –
il cielo si oscurò improvvisamente, un tuono illuminò il cielo ed un atmosfera
gelida si impossessò dell’aria.
Watanuki si strinse a Doumeki che rimase impassibile (tanto
per cambiare =__= nd. Pentacosiomedimni).
-Non rimanere così impassibile Doumeki kun! Stringi forte
Watanuki!- intervenne la dolce Himawari.
-NO! Aspettate ancora qualche minuto, voglio prendere la
videocamera!- esclamò agitata Tomoyo Hime (dillo che non sei solo agitata! Sei
una maniaca, sei eccitata tu! Nd
Enobarba) (Maniaca di una principessa del Giappone antico! Nd Ostropofogusunta)
-Basta!- tuonò la strega delle dimensioni attirando
l’attenzione di tutti i presenti. –Fino a che non finisco la storia non cena
nessuno- avvertì indispettita, dopo che l’atmosfera cupa era andata a farsi
benedire. (Prete con acqua santa? nd Ostropofogusunta)(Imbecille
-_-“)
Al suono di quella minaccia tutti si affrettarono a tornare
buoni e calmi ai loro posti, pronti sopportare con finta pazienza i soliloqui
della donna.
-Allora, dicevamo, era notte e i nostri protagonisti
prendevano comodamente il sole sul ponte di una grossa nave, molto simile a
questa. Due giovani sposini l’avevano scelta per fare una crociera durante il
loro viaggio di nozze. I due, (poveri sfigati nd Noi) avevano deciso di
affidarsi alla compagnia CLAMP, famosa per i suoi viaggi… hem… definiamoli
semplicemente indimenticabili. Comunque, eravamo alla coppia di sposini… tutto
sarebbe filato liscio, se non fosse che la donna aveva qualcosa da nascondere-
La donna fu costretta ad interrompersi a causa di un verso
non meglio identificato emesso da un giovane (forse, visto che tutto quello che
si sa di lui è falso è__é nd Noi) mago dai capelli biondi che aveva appena
smesso di fare le fusa sul petto di Kurogane.
-Ok, ok, non faccio più nulla- disse in propria difesa il forse giovane.
Yuko annuì poco convinta, e riprese nella sua avvincete
narrazione:-Beeeene, la donna nascondeva quindi qualcosa, o per meglio dire
qualcuno. Aveva incontrato su quella crociera una sua vecchia fiamma, un
ragazzo conosciuto al liceo col quale aveva avuto un’intensa relazione finita a
causa di incomprensioni. Al momento di
rivedersi dunque tutti gli anni di separazione persero di importanza e l’amore
colpì di nuovo.- Yuko tentò una pausa ad effetto, ma il silenzio fu riempito
ben presto dalle domande incuriosite del suo uditorio. Tra queste prevalse
quella di Yuzuriha che era alquanto confusa –Ma lei
non amava il marito?- La strega non disse nulla di cattivo nei suoi confronti
solo perché era la prima volta che apriva bocca, anzi, adesso che ci faceva
caso era anche appena arrivata, oh no! Aveva perso il suo magnifico preambolo!
Comunque ritenne che sarebbero sopravvissute entrambe, anche con questa
consapevolezza atroce, così si addentrò nella complessa spiegazione:- Nella
vita non esistono le coincidenze, esiste solo l’inevitabile- disse con fare
criptico, così criptico, che Yuzuriha divenne ancora più confusa –Ma…ma..- la
strega però non la stava più degnando di attenzione, mentre Watanuki le faceva
segno di dare ragione a quella donna folle che aveva ricominciato a raccontare:
-I due amanti furono incauti, e il marito di lei li scoprì in pose molto poco
equivoche, anche se alcuni sostengono stessero facendo solo un tipo di yoga
adatto prettamente ai maggiorenni. Comunque il marito trasse le dovute
conclusioni e, fatto ciò, fu invaso da una rabbia cieca. Ma la vendetta è un
piatto da servirsi freddo, in modo tale che se ne possa godere nel modo più
totale, così attese, pazientemente e fingendo di non sapere, mentre vedeva
giorno per giorno la finzione in cui pretendevano di farlo vivere. Scelse una
notte di luna nera, perché si sa che quando il bianco se ne va, il nero prende
il sopravvento, e soffoca la felicità. Il bianco è luminoso, ma il buio è
tenebroso, vince la sua forza, ma nemmeno si sforza, perché il dolore ne ha cambiato il colore-
dall’espressione sul volto della donna chiunque si sarebbe aspettato parole di
quella profondità! Peccato che per i ragazzi seduti accanto a lei quel linguaggio
fosse troppo aulico quindi il significato di quelle parole rimaneva per loro
oscuro. O questo almeno era quello che credeva Yuko constatando che i visi che
la circondavano manifestavano espressioni alquanto complesse da descrivere. Tra
tutti Kurogane fu il meno delicato, ed espresse ad alta voce quello che in effetti
era il pensiero comune:- Stupida donna! Smettila di mettere vicine parole a
caso, e ricomincia a raccontare!- Sakura intervenne: -Sì, che abbiamo tutti
fame!- la strega li guardò molto male, e sembrava stesse per ribattere qualcosa
quando invece…- Devo andare in bagno, statevene buonini buonini qui seduti. Io
vi vedo- forse era una minaccia, anche se pronunciata da una donna mezza
ubriaca e barcollante non faceva poi così paura. Comunque se ne rimasero tutti
lì, a cercare di interpretare e tradurre le ultime frasi del racconto.
Al ritorno della strega, tutti
smisero di mormorare e le concessero quell’attenzione a cui tanto ambiva.
Soddisfatta di ciò, riprese la sua
narrazione prima ancora di mettersi seduta – In quella notte senza Luna quindi,
l’uomo mise in atto la sua vendetta…dopo che i due amanti si furono separati
seguì l’uomo che si stava avviando verso la sua cabina, quando lo raggiunse
ormai folle ed accecato dalla rabbia lo ridusse a brandelli abbandonando il
corpo nella sala pranzo principale, togliendosi la vita subito dopo…ovviamente
la moglie incassò l’assicurazione subito dopo ma questa è un’altra storia,
anche se effettivamente quella donna mi dovrebbe –
- Stai divagando – gli fece notare Kurogane.
Yuko strinse con rabbia il bicchierino di saké che aveva tra
le mani.
- Shhh! Ti prego, non farla arrabbiare che poi tanto ci vado
sempre di mezzo io!- disse Watanuki rivolto al ninja.
- Allora stavo dicendo, prima che fossi nuovamente
interrotta che in pratica…si cioè insomma, il tizio ha ucciso l’amante e…ODDIO!
Il mio bicchiere, il mio prezioso bicchiere è vuotooo!Scusate ma l’angolo bar
mi attende, non è stato messo così per bellezza – e con una velocità sorprendente
percorse il ponte, per raggiungere l’entrata della nave.
I ragazzi rimasti seduti si guardarono per un attimo
smarriti, finché Watanuki osservando Yuzuriha non le porse una domanda – Ma
come hai fatto a portare a bordo quel cane?-
La ragazza raggelò – Tu…Tu vedi Inuki?- mentre continuava a
fissare il ragazzo con aria stupita, “Deve avere un forte potere spirituale per
riuscire a vederlo” pensò tra se e se.
- Che c’entra anche io lo vedo – disse Shaoran che fino ad
adesso era rimasto in silenzio.
“Wow! Pure quel ragazzo ha un simile potere?!” si disse
Yuzuriha mentre alternava lo sguardo tra Shaoran e Watanuki.
- Visto Kurowolf? C’è anche un tuo simile a bordo – scherzò
il mago, già pronto a scattare nel caso il moro se la fosse presa a male, cosa che
ovviamente accadde.
- Ma è incredibile tutto ciò!- ormai Yuzuriha era scioccata
fissava il mago e il ninja rincorrersi, non riusciva a spiegarsi come tutti
potessero vederlo, ed ora anche Sakura stava carezzando Inuki.
- Cosa c’è di strano? È un cane come tanti altri, io mi
preoccuperei se nessuno riuscisse a vederlo – s’intromise Doumeki con il solito
tono svogliato.
- Non è vero Inuki è invisibile!- controbatté Yuzuriha.
Doumeki osservò Inuki e la ragazza, dopo aver soppesato la
situazione aggiunse – No che non è invisibile è un comunissimo cane-
I due ormai si stavano fronteggiando, Watanuki scosse la
testa sconsolato sicuro che la discussione sarebbe durata allungo, quando
qualcosa interruppe il litigio…Un urlo, un urlo lancinante che costrinse addirittura
Yuko a riaffacciarsi sul ponte.
- Cosa è successo?- domandò la strega con tono serio, mentre
con sguardo attento osservava i presenti – Dove è Himawari? –
Watanuki raggelò, accorgendosi solo in quel momento che la
ragazza non era presente.
Stava per avere un attacco di panico lo sapeva, finché
Sakura non s’intromise – Poco fa ha detto che andava a fare un giro, l’ho vista
mentre si avviava dall’altra parte del ponte-
In quel momento per la testa del ragazzo, passarono tremila
ipotesi una peggiore dell’altra...quando una voce lo riscosse.
- Watanukiii!- il ragazzo alzò lo sguardo, trovandosi
davanti una Himawari in lacrime – Himawari cosa è successo? – chiese seriamente
preoccupato .
La ragazza singhiozzò – Pensavo…fossi morto- disse
portandosi una mano alla bocca.
Lo sguardo dei presenti era sconcertato, Watanuki era
diventato più pallido del solito, davanti ai suoi piedi, sfranto, sul ponte
c’era un ragazzo identico in tutto e per tutto a lui.
Ormai tutt’intorno a loro si era formata una folla, e gli
addetti alla manutenzione della nave cercavano di spostarli per ripulire o
quanto meno per spostare in luogo più appropriato il corpo.
- L’avevo detto io…- cominciò Yuko, attirando su di se lo
sguardo del gruppo – Mai interrompere una strega che narra- finì, mandando giù
in solo sorso ciò che restava nel bicchiere per poi voltarsi e andarsene.
Seguirono la sua figura sparire nella folla e quando, ormai
era troppo lontana per essere distinta rivolsero nuovamente la loro attenzione
al ragazzo defunto.
Watanuki sbuffò – E l‘avevo detto, che tanto ci vado sempre
di mezzo io – fece notare con tono sconsolato.
Commenti autrici:
- secondo me dovremmo nasconderci nell’armadio dalla
vergogna-
- troppo tardi, l’armadio
è occupato-
- nascondi almeno il dizionario!Così non sembrerà che
abbiamo messo paroloni a caso-
- *O* no problem, gli
do fuegooo-
- Muhaha il nostro segreto è al sicuro-
- comunque commentate e fateci sapere ^__^ -
anche perchè noi ci nutriamo di commenti, e se non ne lasciate noi non mangiamo, nono ç___ç
e se non mangiamo diventiamo anoressiche é___è
e poi moriamo T^T
e non volete averci sulla coscenza, vero??
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