Il sorgere della luna cattiva
Mystic Falls
Ballo dei
fondatori - casa Lockwood 1864
"
Signor Salvatore, allora avete mentito sul fatto di non saper ballare "
"
Ed è cosi, non fatevi ingannare siete voi che mi fate
sembrare bravo "
"
Ah, no,no, attenzione! non sfiorate le mie mani, è vietato
toccarsi sono le regole "
"
Credevo non seguiste le regole signorina Pierce ... a proposito, mio
fratello è ancora arrabbiato perchè avete scelto
me anzichè lui come cavaliere"
"
Damon deve ammettere che voi siete un ballerino molto più
abile, e detto tra noi io preferisco voi " affermò Katherine
con un sorriso malizioso che fù ricambiato alla fine del
ballo.
"
Stefan per favore mi prendete da bere, ho la gola secca "
"
Certamente, vado subito " rispose il minore dei Salvatore con un
elegante baciamano.
Non
appena fù sola Katherine venne raggiunta da un uomo di media
statura con aria preoccupata.
"
Signorina Pierce devo parlarvi "
"
Henri questo non è ne il momento ne il luogo adatto "
"
Vi prego è importante, basterà un attimo "
insistè l'uomo con affanno.
"
D'accordo, appartiamoci li, ma facciamo in fretta " ordinò
lei inquieta raggiungendo un angolo verso una scala.
"
Ho indagato sulle uccisioni avvenute di recente e ho scoperto che non
è opera di vampiri, qualcos'altro ha ucciso quelle persone "
"
Ne siete sicuro? "
"
Si, sono andato personalmente a vedere ed è indescrivibile
il modo in cui sono stati ritrovati i corpi " affermò l'uomo
con faccia spaventata.
"
Henri non agitatevi, spiegatevi meglio "
"
Squartati, i loro corpi sono stati completamente smembrati, io sono
preoccupato signorina Pierce perchè sembra che i fondatori
stiano avviando un indagine sull'accaduto e credo che la cosa migliore
da fare sia lasciare Mystic Falls "
"
Calmatevi Henry, noi non andremo da nessuna parte, questa
città è casa nostra e i vampiri sono la nostra
famiglia, non lascerò che ci accada nulla, e ora andate sta
ritornando Stefan Salvatore " ordinò Katherine liquidandolo
mentre tra la folla il suo sguardo si incrociò con quello di
George Lockwood.
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Mystic Falls- Oggi
Un incessante temporale si era abbattuto sulle strade della
Virginia, la pioggia scendeva rapida abbattendosi sull'asfalto
innalzando milioni di piccoli cerchi pungenti sulla strada mentre un
velo d'umidità ombrava ogni cosa.
Era quasi l'alba e un vecchio furgone sfrecciava irruendo in quell'ora
torda.
" "Mystic Falls"
un nome appropriato per un luogo simile non trovi? " chiese Cole
seduto dietro.
" Di sicuro è migliore di quello che aveva prima "Fell's Church" "
rispose Jules la ragazza bionda seduta davanti mentre aveva tra le mani
una cartina del luogo.
" Tu che nome gli daresti Brady? " domandò
Liam seduto anch'egli dietro mentre accennava dei suoni striduli con la
sua chitarra.
" Non importa quale nome abbia questo posto, l'importante
è che sarà la tomba per tutti i vampiri che ci
abitano " rispose con un velo di rabbia negli occhi il ragazzo dai
capelli cenere e occhi verdi che guidava il furgone.
" Ehi rilassati fratello, conserva la tua rabbia quando te li
ritroverai davanti, ovviamente da lupo " rispose Cole seduto vicino ad
altri tre: William, Seth e Bryan.
" Che ti succede? sei nervoso amore? " domandò
Jules a Brady che era il suo ragazzo.
" Lo sai che sono impaziente di uccidere quella maledetta,
Jules " rispose lui con rabbia stringendo i denti.
" Pazienta ancora per poco, presto avremo la nostra vendetta
contro Katherine ... ci siamo ecco il cartello " concluse Jules
rassicurandolo.
" Sento
già la loro puzza, mostri succhiasangue! "
esclamò Seth.
" Dove si trova il posto dove dobbiamo andare? "
domandò Liam.
" E addentrato nei boschi, nei pressi delle rovine di Fell's
Church " rispose Jules.
" Ragazzi fermate il furgone, mi sento male "
" Cerca di resistere Bryan. tanto i dolori non andranno via,
non prima di domani sera "
" Ti prego Brady, ferma il furgone "
" Fallo stare zitto Cole! sai già cosa fare "
" Mi dispiace Bryan " disse Cole colpendolo alla testa con una
mazza da baseball facendolo perdere i sensi.
" Finalmente adesso starà zitto, mi stava dando sui
nervi "
" Era proprio necessario dargli una botta in testa? "
" Si William, e agli inizi della mutazione e non sa ancora
resistere al dolore, come sappiamo fare noi " affermò Cole.
" Attento Brady! " gridò Jules mentre il furgone
deviò una figura distesa sull' asfalto sotto la pioggia
incessante.
" Che succede? hai investito qualcuno? " domandò
Liam.
" Che diavolo era quello! " esclamò Brady
arrabbiato.
" Cazzo lo hai ucciso! " intervenne Seth guardando dal
finestrino.
" Non essere stupido, era già disteso a terra e
Brady lo ha scansato " controbattè Jules agitata.
" Forse è un vampiro " disse Brady spegnendo il
furgone intenzionato a scendere.
" Brady che intenzioni hai? rimetti subito in moto e
andiamocene " ordinò Jules.
" Siamo in sei contro uno, lo possiamo uccidere "
" Non dire sciocchezze Brady lo sai benissimo che non abbiamo
speranza contro i vampiri quando non ci trasformiamo! "
esclamò Liam.
" Brady metti in moto questo cazzo di furgone! " intervenne
Cole.
" Brady! " infuriò Jules costringendolo ad ubbidire.
" D'accordo andiamo via! banda di fifoni " rispose lui
mettendo in moto partendo a tutta velocità.
Jules e gli altri si guardarono indietro spaventati mentre Brady
scoppiò a ridere vedendo le loro facce irritandoli.
" Mi dici che ti prende sei impazzito? potevi farci ammazzare!
"
" Piantala Jules, se non te ne sei accorta siamo qui proprio per
sfidare vampiri e non fuggire da loro! se avete paura allora avreste
fatto meglio a restarvene a Covington! " concluse il ragazzo divertito,
intanto la figura distesa sull'asfalto si sollevò.
" Accidenti, questa è la prima volta che non hanno
abboccato, avrei fatto un ottimo spuntino prima dell'alba "
affermò Damon Salvatore inarcando le sopracciglia mentre
guardava il furgone sempre più piccolo allontanarsi nel
buio.
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Casa Salvatore
Il sole era appena sorto, dalla
finestra i raggi sfioravano appena il viso di Stefan, il minore dei
Salvatore aprì lentamente i suoi occhi verdi ritrovandosi
Elena che dormiva sul suo petto.
Stefan le accarezzò i capelli mentre lei si
discostò lentamente accennandogli un sorriso.
" Ciao " disse lei stringendosi forte a lui quando il vampiro
avvertì una strana sensazione.
Stefan con scattò fulmineo si allontanò balzando
dal letto.
" Katherine! "
" Buongiorno amore " rispose la vampira passandosi una mano nei
riccioli.
" Vattene immediatamente, non ti voglio qui in camera mia "
" Ehi! non sei mica gentile a cacciarmi cosi, rilassati "
" Katherine non te lo ripeterò una seconda volta "
minacciò il vampiro impaziente.
" Smettila di minacciarmi, sappiamo benissimo che potrei picchiarti e
farmi le unghie allo stesso tempo " affermò spavalda la
Petrova quando il cellulare di Stefan squillò.
" Chi è Elena? ti avevo detto di rompere con lei "
" Smettila Katherine, non ricominciare, me ne vado "
" Tu non vai da nessuna parte " ribattè la vampira
sbarrandogli la strada.
" Che intenzioni hai? " domandò Stefan sgranando gli occhi
irritato.
" La pietra di luna, ho scoperto che si trova nelle mani di Bonnie
Bennett e voglio che tu me la recuperi immediatamente entro oggi "
" Avevi detto che la possedevano i Lockwood "
" E invece è nelle mani di Bon Bon, vedi di fare in fretta e
sopratutto neanche una parola con la strega perche se mi accorgo che
vuoi fregarmi ci saranno cattive conseguenze per tutti mio caro "
affermò Katherine minacciosa.
" Lo vedi? questa e la sola cosa che sai fare Katherine minacciare, non
sei altro che una bugiarda, falsa manipolatrice per questo hai nemici
ovunque e gente che ti odia, come puoi sperare o pensare che io possa
ricambiare un essere come te, spiegami "
" Il solo fatto che tu lo stai tirando in ballo la dice tutta mio caro,
tu mi ami devi solo ammettere a te stesso che il sentimento che provi
per me è reale "
" Niente è mai stato reale Katherine, il mio amore per te
era falso, tu mi avevi soggiogato, manipolato, non era la mia
volontà a sceglierti "
" Non è cosi Stefan, io non ti ho mai costretto ad amarmi,
ho soggiogato te e Damon solo dopo avervi rivelato la mia natura di
vampiro ma prima di allora no ... ricordi il ballo dei
fondatori nel 1864? quella sera stessa mi facesti una dichiarazione
d'amore quando tornammo nella tua casa " affermò Katherine
con voce nostalgica avvicinandosi a lui.
Stefan abbassò lo sguardo ma Katherine lo obbligò
a guardarla dritta negli occhi.
" Stefan guardami, non puoi negare ciò che quella sera mi
dicesti, non puoi negare che non fosse reale, perchè non ti
ho mai costretto ad amarmi era vero ciò che provavamo l'una
per l'altro " affermò la vampira avvicinando le sue labbra
tentando di baciarlo, ma lui si distolse.
" Lasciami stare, non insistere Katherine " sussurrò lui con
voce debole ricordando quell'accaduto.
" Ti ricordi cosa mi dicesti: "Quando io vi
guardo vedo un angelo, quando vi sfioro la mia pelle si incendia,
quando vi bacio io sento di essere perduto " perchè
neghi a te stesso quello che senti! "
" Perchè non è vero, ora basta, questa storia
deve finire, recupererò oggi stesso quella pietra per te e
tu sparirai una volta per sempre da Mystic Falls " concluse il minore
dei Salvatore lasciando furioso la sua stanza.
Katherine rimase soddisfatta della sua reazione compiaciuta
sghignazzando come una bambina, non appena rimase sola assicurandosi
che Stefan fosse di sotto ne approfittò indirizzando il suo
sguardo verso il baule ai piedi del letto.
La vampira aveva spiato la sera prima Stefan scoprendo il nascondiglio
di un suo diario sotto una delle tegole del parquet.
Katherine cominciò a sfogliare le pagine ingiallite,
ciò che vi era scritto non era diverso dagli altri diari e
non era nemmeno stato scritto tutto.
Improvvisamente la Petrova lesse una delle ultime pagine scritte
scoprendo una verità agghiacciante sul minore dei Salvatore.
" Questo si che è interessante " affermò con
sorriso perfido nascondendolo all'interno della sua giacca aspettando
il momento giusto per usare a suo favore la scoperta di quel segreto.
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Casa
Lockwood
Erano le nove di mattina e come sempre Tyler si preparava ai suoi
alllenamenti mattutini, ultimamente sentiva più
frequentemente il bisogno di scaricare la tensione, il rapporto con il
padre era sempre più difficile e il fatto di essere figlio
unico non aiutava la cosa, improvvisamente bussarono alla porta.
Il ragazzo si apprestò ad aprire e si ritrovò
sulla soglia una ragazza bionda dagli occhi verdi che gli
sfoggiò un bel sorriso.
" Ciao, uhm... posso aiutarti? "
" Tyler? ma sei proprio tu? " domandò la ragazza con stupore.
" Sono confuso, ci conosciamo? " domandò intontito quando
lei lo abbracciò lasciandolo titubante.
" Oh mio Dio Jules, ma sei proprio tu! " intervenne la signora
Lockwood gioiosa.
" Jules? hai detto Jules? ma sei prorio tu cuginetta! "
esclamò Tyler abbracciandola incredulo.
" Ciao Carol come
stai? "
" Ma come sarebbe
Carol? perche non mi chiami zia? "
" Perche sembra un appellativo da vecchi, e tu invece sei
sempre più splendida! " esclamò la ragazza
abbracciandola.
" Jules sei proprio tu? "
intervenne il sindaco raggiungendoli.
" Zio Richard! "
" Ma come sarebbe, a me mi chiami zio? quindi mi consideri un vecchio "
esclamò il sindaco scherzando abbracciandola.
" Zio Richard, anzi... Richard, lui è Brady il mio ragazzo "
disse Jules presentandolo.
" E un piacere conoscerti Brady, ma che fate sulla porta?
entrate " li invitò la signora Lockwood nel suo fare gentile.
" Siamo appena arrivati, devo dire che fa parecchio freddo da queste
parti, come fate a viverci in questa landa sperduta tra i boschi "
" Perchè questa è la nostra casa, ed è
stata anche quella di tua madre, qui ci sono le nostre origini "
affermò il sindaco alla nipote.
" Non che non mi faccia piacere cara nipote, ma come mai ti trovi qui a
Mystic Falls? "
" Lascia stare Carol, va pure a lavoro e parla con Bonnie
Bennett di quella faccenda, a loro ci penso io " ordinò
il sindaco mentre la moglie annuì senza reagire alla sua
richiesta.
" Io vado ad allenarmi ma più tardi devi raccontarmi di te
cara cugina, ciao Brady " salutò Tyler con una stretta di
mano.
" Contaci " affermò con un occhiolino Jules mentre lei
è il fidanzato seguirono il sindaco fino al suo studio.
" Allora, sedetevi ragazzi, cosa volete bere? "
" Meglio di no, l'alcool non ci rende concentrati in questo particolare
periodo " affermò Jules.
" Al contrario invece cara nipote, un buon whisky allenta la tensione "
affermò il sindaco offrendo un bicchiere ciascuno.
" Allora ascoltatemi bene con attenzione perche non mi piace
ripetermi e ve la faccio breve: Katherine è qui e
sta minacciando nuovamente la nostra famiglia, ma io ho un piano per
ucciderla una volta per tutte "
" E quale sarebbe? l'ultima volta che qualcuno ha tentato di ucciderla
è morto, compreso mio fratello Jack " disse Brady collerico.
" L'unico modo per ucciderla e spezzare la maledizione che ci vincola a
trasformarci "
" Non capisco zio Richard di cosa stai parlando? "
" Di recente ho scoperto attraverso i diari del nostro avo George
Lockwood di una leggenda chiamata " La
maledizione del sole e della luna " tale maledizione da
parte di uno sciamano azteco condannò esseri soprannaturali
come noi e i vampiri nello stato in cui riversiamo e cioè
loro schiavi del sole e noi della luna "
" Ma si tratta di una leggenda, cosa c'e di vero? "
intervenì Brady.
" La tua trasformazione è una leggenda? sei un licantropo
ogni nuova luna o è una finzione! " infierì il
sindaco con tono minaccioso zittendolo.
" Come spezziamo questa maledizione? " chiese Jules.
" Innanzitutto servono tutti gli elementi che l'hanno vincolata: la
pietra di luna, uno stregone o una strega e la doppleganger della
Petrova "
" La doppleganger? che cosa sarebbe? " domandò Jules.
" La doppleganger è una sosia della doppleganger originale
sacrificata per vincolare la maledizione, il suo sacrificio
è necessario per spezzare il sortilegio insieme alla pietra
di luna "
" E la pietra di luna dove si trova? " domandò Brady.
" Di questo me ne sto già occupando e penso che quanto prima
ritorni nelle nostre mani, quella pietra appartiene alla mia famiglia
da generazioni e Katherine vuole impossessarsene per spezzare la
maledizione "
" A quale scopo? " Domandò Brady.
"Non lo so e non mi interessa, l'unica cosa da fare è
spezzare questa maledizione prima di lei " rispose il sindaco
tracannando il suo whisky.
" Prima hai detto che la doppleganger è la sosia della
doppleganger originaria, ma come fai a sapere qual'è il suo
aspetto? "
" La doppleganger è Elena Gilbert la figlia di
Miranda, dovresti ricordartela quando eravate piccole giocavate insieme
con Tyler "
" Cosa? stiamo parlando della figlia di Grayson e Miranda? "
" Esattamente, lei è identica a Katherine, sua legittima
discendente, a sua volta Katherine era la doppleganger dell'originale
ma la maledizione non può essere spezzata con lei essendo un
vampiro, perche la doppleganger deve essere umana "
" Quindi mi stai dicendo che
dobbiamo sacrificare Elena Gilbert in questo assurdo rito? stai
scherzando? "
" Assolutamente no! non sto scherzando per niente Jules e se non te la
senti puoi andartene da adesso perche a mettermi i bastoni tra le ruote
ci pensa già mia moglie che cerca di dissuadermi in tutti i
modi, ma io non ho intenzione di rinunciare, spezzerò quella
maledizione a qualsiasi costo! quindi decidi adesso se accettare o meno
la cosa. allora cosa mi rispondi? sei con me? " ultimò il
sindaco mettendo la nipote con le spalle al muro.
" Io ci sto " confermò Brady con sguardo di disapprovazione
della fidanzata.
" Zio Richard stiamo parlando di uccidere una persona, togliere una
vita ad un essere umano senza ragione e poi si tratta di Elena Gilbert "
" Lascia perdere il sentimentalismo non ti si addice, quando sei nella
tua forma animale tu predi e uccidi, è successo anche a te
cara nipote di togliere vite eppure questo non sembra darti rimorso "
" Perchè non ricordo assolutamente nulla di quello che
faccio, ma il rimorso è dentro di me continuamente, tu
invece sembri essere deciso sulla cosa, davvero non ti importa di
uccidere quella ragazza? "
" Quella ragazza e la discendente ripugnante di Katerina Petrova il
vampiro che ha ucciso i miei genitori e mio fratello quindi si io non
avrò scrupoli ad uccidere la sua discendente e ora te lo
ripeto: sei con me? "
Jules restò indecisa, la cosa non la convinceva non
c'è l'avrebbe mai fatta a veder morire Elena.
" Jules guardami, noi dobbiamo farlo dobbiamo vendicare la morte dei
nostri amici, i vampiri, Katerina non si farebbero scrupoli ad
ucciderti ma non possiamo vincere contro di loro se non spezziamo
questa maledizione " affermò Brady cercando di convincerla.
Jules saettava lo sguardo da suo zio al fidanzato, non era facile
prendere una decisione, ma l'odio per i vampiri e per la stessa
Katherine era piu forte.
" Va bene, sono con te " disse senza indugi compiacendo suo zio.
" Che la guerra abbia inizio " concluse il sindaco innalzando un altro
bicchiere di Whisky.
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Ballo
della fondazione - Casa Lockwood 1864
"
Signorina Katherine cosa vedo, siete tutta sola, questo vuol dire che
vi avrò tutta per me per il resto della serata? "
"
Caro George devo dirvelo vostro padre non si è risparmiato
nei preparativi, i miei complimenti "
"
Grazie, conoscendo mio padre vorrà dare un ballo dei
fondatori ogni anno "
"
Devo ammettere che sono sorpresa che cercate con tanta insistenza la
mia compagnia George "
"
Perchè siete la causa del conflitto tra i fratelli
Salvatore? "
"
No, perche sono un vampiro che potrebbe uccidervi mentre dormite "
affermò Katherine mentre lui restò come una
statua di sale.
" Cosa dite? "
" Andiamo George lo so che conoscete il mio segreto ed io conosco il
vostro "
" Ma di che state parlando? "
" So che siete forte, ma non cosi forte senza la luna piena "
affermò la vampira serrandogli con una presa prepotente
l'avambraccio.
" Come fate a sapere chi sono? " domandò lui sottovoce
tremando.
" Credevate che mi sarei trasferita qui senza conoscere i miei nemici? "
" Che cosa volete? "
" So che il consiglio sta avviando un indagine sugli omicidi
che avete causato e che state facendo ricadere la colpa sui vampiri "
" Voi non capite, io non posso rivelare la mia natura a nessuno, se si
saprebbe sarebbe la fine per la mia famiglia "
" Per questo dobbiamo collaborare mio caro George, così ci
salveremo la pelle a vicenda "
" Non capisco, cosa dovrei fare? "
" State tranquillo, al momento giusto lo saprete " concluse Katherine
bevendo il suo calice di champagne.
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Luna
park di Mystic Falls
" Ci metterò solo un minuto Elena,
aspettami qui " disse Bonnie con in mano il piccolo cofanetto di legno
con dentro la pietra.
" Sei sicura di volerla lasciare ai Lockwood? "
" Si Elena, ormai credo che non mi serva a niente tenerla, e
poi la signora Lockwood non mi da tregua per averla, ora
però vado altrimenti facciamo tardi a scuola " concluse
Bonnie aprendo la portiera.
Elena nell'attesa scese dall'auto osservando come procedevano i
preparativi quando si scontrò con un ragazzo rimanendo
freddata dal suo sguardo.
" Scusami non ti ho visto " disse lui fissandola in modo
ambiguo.
" No, non preoccuparti " rispose Elena turbata mentre si
passò una mano tra i capelli mentre lui continuava a
fissarla senza dire una parola.
" Brady, ma dove eri finito? " domandò Jules
raggiungendolo.
La ragazza non appena vide Elena rimase paralizzata credendo di avere
davanti Katherine.
Elena disturbata anche dal medesimo sguardo della ragazza decise di
rientrare in auto quando le raggiunse Tyler.
" Elena ci si rivede, come stai? "
" Bene Tyler, ti ringrazio "
" Sei qui per aiutare con i preparativi? "
" Veramente stavo aspettando Bonnie "
" Elena? Elena Gilbert? " domandò improvvisamente
Jules mentre lei la guardava con punto interrogativo.
" Elena non ci posso credere, ma sei proprio tu? non ti
ricordi di me? sono Jules la figlia di Mariana Lockwood le nostre mamme
erano molto amiche e noi due da piccole giocavamo sempre quando
venivamo a trovarvi qui a Mystic Falls " raccontò la bionda
facendola ricordare.
" Jules? si adesso mi ricordo, non ci posso credere!
- esclamò Elena sorridendo quando quest'ultima
l'abbraccio forte - Da quanto sei tornata a Mystic Falls? "
" Praticamente da poche ore, come vedi ci sarà una
festa in onore della mia famiglia e non potevo mancare, Ah Elena lui
è il mio fidanzato Brady "
" Molto piacere " disse la ragazza stringendogli la mano
mentre lui la guardava sempre con un espressione seria.
" Non farci caso, è la sua espressione io ancora devo
abituarmici - affermò Jules sarcastica verso il fidanzato
divertendo Elena - Sono davvero felice di averti rincontrata,
è passato cosi tanto tempo e mi farebbe piacere parlare un
po con te, ti va di prendere un caffè? lo fanno buono al
Mystic Grill vero? "
" Mi piacerebbe ma purtroppo il dovere di studentessa mi chiama, magari
dopo la fiera ci organizziamo ok? "
" Per me va bene " confermò la bionda con un sorriso.
"Ecco la mia amica, Bonnie ti presento Jules "
" Ciao piacere, Bonnie Bennett " contraccambiò con
una stretta di mano, quando le raggiunse il sindaco.
" Buongiorno sindaco Lockwood "
" Buongiorno Bonnie, tutto apposto con Carol? "
" Si signore, le ho consegnato ciò che mi aveva
chiesto " affermò la ragazza.
" Grazie Bonnie, tua nonna sarebbe fiera di te " rispose il
sindaco mentre da lontano la moglie annuì con la testa un
"si" confermandogli che tutto stava andando come previsto.
" Elena andiamo altrimenti si fa tardi " disse Bonnie
avviandosi alla macchina.
" Ragazze ci sarete voi alla festa vero? " domandò
il sindaco.
" Veramente... " accennò Bonnie quando venne
interrotta da Elena.
" Certo sindaco, ci conti " affermò la ragazza
trascinando in macchina l'amica spintonandola.
" Che ti prende? lo sai che non voglio venirci "
" Smettila Bonnie, devi smetterla di rintanarti tra casa tua e casa
mia, stasera tu vieni alla fiera con me Stefan e Jeremy "
ordinò la Gilbert ridendo sotto i baffi.
" Elena cosa stai architettando tu e Caroline? smettetela! " disse
Bonnie mentre Elena si lasciò scappare una risata divertita
contagiando l'amica mentre Brady le osservava con sguardo trucido
vedendole allontanare con l'auto.
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Mystic grill
Erano quasi le sei di sera e il Mystic stava per chiudere
in occasione della fiera.
Matt aveva deciso di restare nel locale a lavorare e non aveva nessuna
intenzione di andarci, sopratutto perche avrebbe rivisto Caroline in
compagnia di Tyler.
" Pensieroso? " disse qualcuno alle sue spalle attirando la
sua attenzione.
" Julia ciao, da dove sei entrata? "
" Dall'ingresso direi, perche ci sono altre entrate? "
" Si, quella sul retro "
" Ah quella... si, sono entrata da lì, era
aperta... devi fare attenzione Matty non puoi sapere chi può
entrare "
" Non mi preoccupo, le rapine qui non capitano quasi mai... mi
hai chiamato Matty? "
" Perche non è il tuo nome... Matty "
" Solo mia sorella Vicky mi chiamava cosi "
" E adesso invece ti chiamo anche io Matty... A proposito
dimmi, come mai sei qui da solo
e tutti invece vanno alla fiera? "
" Non mi và di andarci " rispose il ragazzo mentre
con occhi bassi puliva il bancone.
" Perche? c'entra una bionda per caso? "
" Beh! perche nasconderlo, non mi và di vederla
insieme a Tyler "
" E cosi te ne stai qui da solo a piangere le tue pene
d'amore? io ti darei un consiglio dolce biondo "
" D'accordo, sentiamo, cosa mi consigli "
" Che devi andarci e anche in bella compagnia "
" E una bella idea, peccato che non ci sia nessuna che mi
accompagni - affermò Matt quando il ragazzo si
soffermò alzando lo sguardo verso la vampira - Tu
ci verresti con me, alla fiera? "
" Certo che ci verrei e anche volentieri, dammi il tempo di
mettermi qualcosa di carino e poi passi a prendermi a questo
indirizzo, d'accordo Matty? " disse Julia dandogli il biglietto da
visita.
" Alloggi alla pensione Flowers? " disse Matt quando al Mystic
entrarono Bonnie ed Elena.
" Ciao Matt, mi chiami Jeremy? " domando Elena incrociando lo sguardo
con la vampira.
" Mi spiace è già andato via " rispose il ragazzo
togliendosi il grembiule.
" Elena Gilbert, ci si rivede " affermò con sorrisetto Julia
mentre lei non le diede poco più che importanza fissandola
stranita.
" Ehi, non mi fissare come se fossi il diavolo sono solo un vampiro "
confessò sarcastica e senza indugi mentre Bonnie ed Elena
fissarono Matt alle sue spalle.
" Tranquille, Matt è a conoscenza dei segreti di Mystic
Falls, Mon
dieu la cittadina di Twin Peaks
ha ben poco da nascondere rispetto a voi, e lasciatevelo dire Laura Palmer
e molto più carina di Caroline Forbes come reginetta...
Speriamo non faccia la sua stessa fine " disse lei sarcasticamente
sottovoce.
" E' stato plagiato " affermò Bonnie a tono.
" Plagiato? ma assolutamente no cioccolatino, per chi mi hai preso? "
ribattè la vampira mentre Elena si rassicurava che Matt
indossasse il braccialetto con la verbena.
" Non l'ho plagiato, come ve lo devo dire? " ribattè
stizzita.
" Elena dice la verità, so tutto su Damon e Stefan, di
Bonnie che è una strega e che lo sceriffo Forbes,
il sindaco. la moglie e tuo zio John fanno parte di un consiglio
chiamato "
Dei fondatori " che da la caccia ai vampiri "
confessò il ragazzo lasciandole di pietra.
" Ascolta Matt, io ne sono sicura, sei sotto plagio " ripetè
convinta Elena prendendogli il viso tra le mani.
" Santo cielo hai l'ottusaggine dei Petrova, io non plagio! "
riconfermò Julia alzando gli occhi al cielo spazientita.
" Ma tu chi sei? " domandò Elena alzando la voce verso di
lei.
" Non dovresti preoccuparti di chi sono io, ma di chi sei tu Cheri "
affermò stringendo gli occhi.
" Ora basta con questi enigmi e giri di parole, parla chiaro "
intervenne Bonnie.
" Ogni cosa a suo tempo, ogni domanda avrà la sua risposta,
dovrete solo avere pazienza " rispose Julia per poi dileguarsi come un
fantasma sotto i loro occhi.
Le
due ragazze non erano mai abituate alla velocità delle
sparizioni dei vampiri rimanendo sempre confuse.
" Ora devo chiudere, usciamo "
" Matt, devi ascoltarmi... "
" ... E voi sareste mie amiche? - domandò Matt con sguardo
collerico stoppando Elena - Quando mi avreste confessato la
verità? mi avete sempre tenuto all'oscuro di tutto, grazie
tante! "
" Matt, noi volevamo solo proteggerti, anche Caroline non è
a conoscenza di queste cose " disse Bonnie.
" Allora sbrigatevi a dirlo a Caroline, altrimenti lo farò
io! " concluse il quaterback sbattendo la portiera del suo furgone,
mettendolo in moto per andare via.
" Ci mancava solo questo, ho già abbastanza pensieri con
Katherine ritornata in città e adesso Matt è a
conoscenza di Damon e Stefan grazie a quella vampira " disse Elena
sospirando passandosi una mano tra i capelli.
" Chi diavolo è quella? non mi piace per niente, da ora
dobbiamo avere gli occhi bene aperti " affermò
Bonnie.
" Sai che ti dico? io passo da Stefan, deve sapere assolutamente di
questa situazione "
" Lo penso anch'io, ero in pensiero che accadesse qualcosa prima della
fiera, in questa cittadina non si sta mai tranquilli " concluse la
strega mettendo in moto l'auto avviandosi verso casa Salvatore.
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Casa
Salvatore
" Allora Elena io ti aspetto qui d'accordo? prenditi tutto il
tempo che vuoi ma mi raccomando, non agitarti e parla con calma "
" Si non preoccuparti Bonnie il tempo di metterlo al corrente
preferisco dirglielo di persona " disse la Gilbert dirigendosi verso
l'entrata di casa Salvatore.
Arrivata al gran portone si accorse che era già aperto,
Elena mise piede nel salone e vide che non c'era nessuno, il fuoco nel
camino era consumato e un bicchiere di Bourbon era li sul tavolo vuoto
con qualche goccia caduta e il ghiaccio ormai sciolto " Stefan? "
chiamò quando alle sue spalle sentì come un
fruscio.
La ragazza di scatto si voltò e un ombra a
velocità quasi invisibile all'occhio umano si mosse
rapidamente nella grande stanza confondendola, spaventata si
guardò intorno con occhi sbarrati, un silenzio assordante
echeggiò nel grande salone mentre i battiti del suo cuore
accelleravano sempre di più e l'unica cosa che adesso la sua
mente le diceva era scappare.
Elena indietreggiò lentamente verso l'uscita studiando ogni
suo passo pronta a scappare, quando si volse le si
materializzò dinanzi Katherine.
La Gilbert emise un piccolo urlo di spavento alla vista della vampira
che la fissava e scrutava da capo a piedi come fosse un insetto.
Katherine iniziò a
girarle intorno esaminandola per bene anche da altri punti di vista,
mentre Elena la fissava impietrita.
Non era una semplice somiglianza la loro, erano assolutamente identiche
ed era spaventoso per Elena trovarsi di fronte una simile cosa.
" Ma guarda un pò, tu devi essere la mia copia "
esclamò ironicamente Katherine mettendola in agitazione.
" Come, co...come è possibile, come facciamo ad
essere identiche? " domando con voce tremante riuscendo a stento a
reggere il suo sguardo con quello di lei freddo e concentrato.
" Fai le domande sbagliate " rispose Katherine passandole un dito tra i
capelli facendola rabbrividire.
" Dov'è Stefan? "
" Siamo da sole in casa mia cara, aprofittiamone per conoscerci meglio
" replicò Katherine con tono di minaccia.
Elena era senza dubbio
spaventata ma le conveniva agire cautamente, Katherine era un vampiro e
al momento in casa non c'erano Damon e Stefan a proteggerla e
Bonnie era fuori in macchina.
" Perchè fissi la porta, speri che la tua amica venga in tuo
aiuto? non preoccuparti non ti faccio nulla " disse la Petrova con
ironia studiando e prevedendo ogni mossa della sua rivale.
" Ascoltami, io devo andare non posso restare qui " rispose Elena
cercando inutilmente di scappare da quella situazione.
" Non cosi in fretta, abbiamo tanto di cui discutere "
" Perchè, noi due non abbiamo niente da spartire "
" Cosa? hai il coraggio di dire che non abbiamo nulla da
spartire? E Stefan? Cosa mi dici di lui? "
" Stefan non c'entra nulla in questa storia, lascialo stare "
" Nnnnnn... Stefan è l'argomento principale tra noi
due... E quella che non c'entra in questa storia sei proprio tu "
Elena era preoccupata perchè la situazione sembrava mettersi
male, Katherine stava appena iniziando il suo gioco.
" Ascolta: Io amo Stefan e non rinuncerò a lui solo
perche tu ne sei innamorata " ribattè Elena con tono deciso
anche se la temeva.
" Ma guarda, mi sfidi apertamente senza alcun timore, non
c'è dubbio il sangue dei Petrova scorre in te, ma nonostante
questo non riuscirai a tenerti Stefan al tuo fianco, già il
fatto che non ti abbia mai parlato di me la dice tutta mia dolce Elena
" affermò la vampira versandosi altro bourbon.
" Mi fido di Stefan e so che prima o poi me lo avrebbe detto "
controbattè decisa la Gilbert.
" Prima o poi? forse mai... ascolta ma tu credi veramente che
lui ti ami? come sei prevedibile, non lo conosci nemmeno un
pò "
" E invece si, non mi farai avere dei dubbi su di lui "
" E strano sai che tu ti sia autoconvinta di questo, sembra
quasi che tu lo faccia apposta a torturarti, ma io lo so che non trovi
pace dentro di te e ti chiedi se ti ama davvero per quello che sei o e
solo perchè gli ricordavi me "
Elena era stata colpita profondamente da quelle parole, Katherine
conosceva bene le sue paure ed era tutto a suo favore, una fitta allo
stomaco e un nodo alla gola le impedivano di controbattere ancora.
La vampira compiaciuta di averle insinuato i suoi dubbi
continuò la sua dolce vendetta.
" Sai, prima che tu venissi qui ci siamo ricordati dei vecchi
tempi e ho potuto confermare di persona che la sua passione per me non
si è mai spenta... Non devo mica entrare nei dettagli, vero
Elena? "
Katherine rifilò quella falsa bugia come una lama nel petto,
la ragazza indietreggiò di un passo perdendo fiducia, gli
occhi cominciarono ad essere lucidi e un velo di tristezza scese sul
suo volto.
" Ascolta: Lo so che fa male, ma la verità e che
Stefan ti ha ingannata dal primo giorno, non ti ha mai amata ed
è un bugiardo, egoista, assassino "
Elena lanciò un occhiata di disapprovazione verso Katherine
per la sua ultima affermazione sul vampiro.
" Perchè lo chiami assassino? lui non ha mai ucciso
nessuno "
" Adesso no, ma in passato e stato un assassino spietato, un
predatore feroce, lo sai come lo chiamavano? lo Squartatore
di Monterey, ma ci scommetto che nemmeno questo sapevi "
" Tu stai solo cercando di confondermi, ma non ci riuscirai "
" Credimi Elena come ti ho detto, tu non lo conosci e ti
assicuro che se sapessi la verità su di lui non lo ameresti
più "
" Stà zitta tu vuoi solo che mi allontani da lui
perche lo sai che ama me e non te "
" Davvero è cosi che la pensi? credi che ti stia
mentendo perche abbia paura che tu me lo porti via? allora ti
darò la prova che ti sbagli "
Katherine prese dalla tasca interna della sua giacca un piccolo diario
in pelle marroncino consumato dal tempo mostrandolo alla ragazza.
" Lo vedi questo è la chiave di tutta la
verità, qui dentro c'è la conferma di
ciò che ti ho detto e se non vuoi credere a me, crederai a
ciò che è scritto in queste pagine "
Katherine allungò ad Elena il piccolo diario, lei restia la
guardava senza dire nulla sospettando che fosse un maligno tentativo di
infanghare Stefan.
La vampira notò l' indulgenza di Elena e cosi glielo ripose
lei nella sua mano con prepotenza.
" Ascoltami, quando leggerai questo diario la tua vita
cambierà completamente, non trascurare nessun dettaglio,
leggi attentamente ogni pagina, e alla fine scoprirai che ti ho aperto
gli occhi su Stefan Salvatore " concluse la vampira passandole due dita
sulla guancia accennando un sorriso perfido.
Bonnie era gia da mezz'ora o più che aspettava Elena e
nonostante fosse in auto il freddo si faceva sentire, in quel momento
nel viale comparve Stefan che stava rientrando.
" Bonnie che ci fai qui? "
" Stefan, ho accompagnato Elena perchè voleva
parlare con te, ma se tu non eri in casa allora questo vuol
dire... oh! no! "
Bonnie e Stefan corsero in casa per correre in aiuto di Elena ma la
trovarono da sola nel salone.
" Elena stai bene? E successo qualcosa? Katherine? "
" No, sto bene Stefan, non preoccuparti " rispose la ragazza
abbracciandolo.
" Sta tranquilla ci sono io a proteggerti " rassicurò il
minore dei Salvatore abbracciandola stretta a sè.
" Stefan scusa ma dobbiamo metterti al corrente di una cosa " disse
Bonnie attirando la completa attenzione del vampiro.
" Che succede? "
" La vampira che ieri abbiamo incontrato qui, ecco stasera si trovava
al Mystic e abbiamo scoperto che ha rivelato ogni nostro segreto a
Matt, sa anche del consiglio " affermò Bonnie preoccupata.
" Forse era sotto plagio " rispose Stefan.
" Lei dice di no, ma comunque con o senza plagio devi scoprire cosa ha
a che fare con Matt, ho paura che gli faccia del male Stefan "
ribattè Elena pregandolo.
" Va bene non preoccupatevi me ne occupo io nel frattempo voi andate,
ci vediamo più tardi alla fiera " concluse il minore dei
Salvatore baciando Elena accompagnandole all'uscita.
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Fiera luna park
La folla rumorosa si apprestava a riempire il luna park tra bancarelle
e attrazioni.
Le luci della ruota panoramica illuminavano il cielo in un aria
festosa, mentre le coppie di innamorati si scambiavano baci romantici
arrivando in vetta.
" Caroline hai fatto davvero un buon lavoro complimenti "
disse Carol congratulandosi con la ragazza.
" Grazie signora Lockwood ho imparato dalla migliore "
" Sono davvero stupito,
hai fatto un buon lavoro se piace a mia moglie devi crederci, lei e la
regina degli eventi "
" Sindaco Lockwood che sorpresa non mi aspettavo che ci fosse
anche lei "
" Sono il sindaco Caroline, devo esserci per forza "
" Papà? Questo si che è un evento, il
sindaco che conversa e sta tra i suoi cittadini " intervenne
sarcasticamente Tyler.
" Smettila Tyler non è il caso " intervenne la
signora Lockwood sapendo che il marito e il figlio non erano in buoni
rapporti.
" Signori Lockwood volete scusarmi, torno subito " disse
Caroline vedendo Jeremy prendere posto al banchetto dei rinfreschi.
" Jeremy dov'è Elena? Allora? "
" Non saprei, forse non viene, che ne so doveva essere
già qui "
" Cosa? Come sarebbe a dire non viene? Come faccio con la
fiera del bacio eh? Chi metto te per un dollaro? "
" Si come no, chi lo bacerebbe questo stronzo " disse Tyler
offendendo Jeremy.
Jeremy prese uno dei bicchieri di ponch e glielo tirò in
faccia e subito dopo gli si scaraventò addosso, i due
vennero alle mani pesantemente mentre da un angolo spuntò
Katherine che si gustava la scena.
"
Ecco adesso ci divertiremo Richard " disse la
vampira tra sè.
" Tyler! Smettila immediatamente! Tyler! "
Il sindaco Lockwood strattonò con forza il figlio quando
quest'ultimo con una rabbia incontrollabile gli afferrò il
collo serrandogli il respiro, qualcosa di inumano stava crescendo in
lui ma subito dopo mollò la presa accasciandosi.
" Tyler! Che succede aiutatemi " disse Carol accorrendo il figlio
mentre il sindaco riprendeva fiato.
" C'e poco da fare, la famiglia Lockwood sa sempre come
ridicolarizzarsi, Caroline starebbe bene in quella famiglia " disse Amy Bradley
con cattiveria verso la Forbes essendo invaghita di Matt.
" Quanta cattiveria, se gli sguardi uccidessero Caroline morirebbe sul
colpo in questo istante "
" Elena, ma guardati sei bellissima" affermò Amy scambiando
la Petrova per la Gilbert.
" Lo so mia cara, e credo che il caro Matt saprà apprezzare
ancor di più " rispose civettuola irritandola.
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Pensione Flowers
" Entra, entra pure
ragazzo tu devi essere Matty "
" Mi chiami pure Matt signora "
" Certo, certo, siediti pure caro Julia arriva subito " disse
la signora Flowers offrendogli dei biscotti.
" Tieni
caro, vuoi che ti porti del tè? "
" No grazie signora, la ringrazio "
" Eccola stà scendendo "
La signora Flowers sorrise a Matt indicandogli la scala, il ragazzo si
volse e vide Julia che indossava un vistoso vestitino in raso rosso
attillato che lasciava intravedere tutte le sue grazie.
Julia si avvicinò con spavalderia, mentre lui era rimasto a
guardarla senza proferire una parola con un biscotto in mano.
" Dimmi Matty, come stò? " esclamò lei
civettuola.
" Ah...h..h.. Sei, uhm...Bellissima, no volevo dire
meravigliosa, insomma... "
" Va bene, va bene, ho capito son una femme de bon gout tres Jolie mon
cher "
" Ma cosa ha detto? " domandò il quaterback confuso.
" E francese mio caro a scuola non te lo insegnano? "
domandò la signora Flowers allungandogli il cappotto da far
indossare alla vampira, Matt la guardava stranito.
" Arrivederci signora Flowers " salutò il ragazzo
avviandosi alla porta con Julia.
" Divertitevi... Julia? "
" Si signora Flowers "
" Sei bellissima tesoro "
" Grazie signora Flowers, ma a rendermi cosi bella sono le sue
marmellate, mi conservi quei biscottini al burro va bene? "
ironizzò la vampira indicando i biscotti sul tavolino
scherzando con la vecchia proprietaria.
" Si tesoro, andate adesso...Ah! i giovani " concluse la donna
con un sorriso.
" La signora Flowers ha un adorazione per te o sbaglio? "
" Anche tu hai un adorazione per me, sono un tipo irresistibile"
rispose lei mettendosi in posa come una star divertendolo.
" Su questo non ci sono dubbi " intervenne sarcastico Stefan alle loro
spalle, la vampira spalancò gli occhi al solo vederlo.
" Mon cher Stefan, Bonsoir
"
" Andate alla fiera? "
" Naturale, tu invece che fai da queste parti? "
" Cercavo voi madame
" rispose sempre ironico il vampiro.
" mi avete trovato Monsieur,
sono tutta vostra " rispose lei maliziosamente.
" Julia noi dobbiamo andare "
" Matt, principe biondo dammi solo un minuto d'accordo? Aspettami nel
furgone" ordinò la vampira mentre lui annui' senza dire
parola.
" Ti ubbidisce a comando a quanto vedo " affermò serio il
vampiro.
" Tanto lo so che credi lo abbia plagiato per questo sei qui, Elena e
Bonnie sono venute a piangere da te perche credono che io possa fare
qualcosa al dolce Matt "
" Intuisci proprio tutto, sei un tipo sveglio "
" Non ci vuole molto a capire, non speravo fossi qui davvero per me e
conoscendo l'amore che Elena prova nei confronti di Matt me lo
aspettavo " affermò convinta incuriosendo Stefan.
" L'amore? Elena non ama Matt " rispose a braccia incrociate il vampiro
ponendosi di fronte a lei serio.
" Altrochè se lo ama, anche un cieco vedrebbe la passione
che c'è tra loro, la stessa passione che arde negli occhi di
tuo fratello per la stessa Elena, e come il cane con il gatto che
insegue il topo "
" Accidenti, vedi cose che ai miei occhi sfuggono, devo stare
più attento "
" A te non sfugge nulla mon cher
stavi solo aspettando qualcuno come me che desse parole ai tuoi
pensieri, dal tuo sguardo deduco che ho fatto centro e per
concludere tutto ciò ti dirò la parola magica che
ti farà andare avanti quando arriverà a farti
soffrire questa delusione d'amore "
" E sarebbe? " Domandò Stefan aspettando con sguardo ironico.
" "Non era
destino" "
rispose la vampira fissandolo negli occhi mentre lui accennava un
sorriso e gli fece cenno che Matt la stava aspettando per poi voltare
le spalle andandosene quando lei lo chiamò.
" Stefan - Il minore dei Salvatore si voltò - Non sarai
triste per sempre " concluse la vampira per poi avviarsi al furgone di
Matt, i due si scambiarono un ultimo sguardo prima di separarsi e
Stefan rimase turbato di come Julia avesse usato le stesse parole che
lui disse ad Elena la prima volta che la vide.
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Fiera
luna park
" Caroline smettila
stò bene, sembri mia madre, lasciami " disse Tyler con il
suo solito atteggiamento.
" Mi preoccupo solo per te e non so nemmeno perche lo faccio!
" infuriò Caroline stizzata.
" Su dai non fare cosi scusami, vieni qui non volevo
arrabbiarmi con te "
" Devi controllarti, ultimamente mi sembri più
nervoso del solito "
" Non è vero e quello
stronzo che mi fa incazzare! "
" Va bene, va bene ma adesso non arrabbiarti con me "
In quel momento Amy Bradley si avvicinò a Caroline:
" Caroline vedi come fare ma io non voglio baciare
più nessuno, quello del terzo anno come si chiama, gli puzza
il fiato e poi non fanno altro che paragonarmi ad Elena, quei maiali
fanno commenti poco carini nei miei confronti! "
" Beh! Ma ti sei vista? Certo che preferiscono Elena, tu
sembri una scimmia " disse Tyler offendendola.
" Tyler! Ma che dici smettila! Amy devi tornare lì
e farti valere, fagli vedere che sei meglio di Elena! " urlò
Caroline attirando l'attenzione di tutti.
" No Caroline, Elena è qui valla a cercare perche
deve baciare lei questi stronzi e se non vuole, vacci tu a farti
baciare, io me ne vado! " la ragazza liquidò la bionda in
men che non si dica lasciando il suo posto alla fiera.
" E adesso come faccio, accidenti ad Elena ma dove diavolo
sta? Ha detto che e qui ma io non la vedo "
" Perche non ci vai davvero tu, sei brava a baciare " disse Tyler
irritandola.
" Sei disgustoso, smettila! "
" Andiamo, la mia non era un offesa Forbes, scommetto che baci bene "
concluse il ragazzo avvicinandosi prepotentemente a lei baciandola.
" Ma che fai sei impazzito! Io sto con Matt! " rispose stizzata la
ragazza allontanandolo.
" Io non credo proprio Caroline, guarda laggiù " disse Tyler
indicandogli Matt accompagnato da Julia facendo ricadere subito la sua
attenzione sulla ragazza.
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" Ti piace, hai visto che carino qui? "
" Passabile direi ma di carino io vedo solo te
" rispose Julia stringendosi al suo braccio.
" Vuoi bere qualcosa? Cosa vuoi bere? " domandò
Matt.
" Perche oltre al ponch c'è dell'altro? "
" Qui non servono alcolici, e poi non in presenza del sindaco
" affermò il quaterback indicando il sindaco e sua moglie.
" Quello è il sindaco? ...Ma che bell'uomo "
apostrofò ironica come sempre la vampira spiazzando il
ragazzo.
" Se ti piacciono i vecchi... " rispose Matt serio.
" Matty io scherzo, sono giovane a me piaci tu! "
Julia allungò le sue braccia al suo collo imprimendo il
corpo a quello del ragazzo lasciandolo compiaciuto, Tyler da lontano
osservò la scena quando anche Caroline li vide restando
seccata.
" Ehi Caroline, Matt ti ha rimpiazzato alla grande, guarda che
ragazza! "
" Stronzo! Vattene al diavolo! " le rispose lei mandandolo a
quel paese, era furiosa.
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" Ma cosa hai fatto, sembri l'esorcista " disse Damon a Jeremy
vedendogli il viso graffiato.
" Lasciami in pace! " gli rispose il piccolo Gilbert irritato.
" Ah! Ma che roba è? Non avete del bourbon? Questo
ponch fa schifo "
" Se vuoi del liquore va al Mystic ubriacone " disse Jeremy.
" Vedi di fare poco lo stupido, capito poppante? " gli rispose
Damon afferrandolo per il collo facendolo ritrarre quello che aveva
detto.
" Posso avere del ponch, ma non c'è nessuno? "
disse Matt cercando dei bicchieri.
" Un barista che vuole essere servito, questa sì
che è bella "
" Damon, anche tu sei qui stasera il Mystic e chiuso vero? "
" Matt ha fatto una battuta!Uhm... "
Damon lo prese in giro mentre li raggiunse Tyler.
" Ciao Matt, hai detto che non venivi eppure eccoti qui "
" E allora? Hai problemi forse? "
" No, perche dovrei averne? Dimmi... Dove hai abbordato quella
sventola? " disse Tyler riferendosi a Julia.
" Non provarci nemmeno hai capito! " Matt infuriò
contro Tyler prima di allontanarsi con i bicchieri.
" Hey, hai visto quello stronzo la ragazza che ha portato
stasera con lui? " disse Tyler a Damon.
" Di chi parli di quella bionda sosia di... Caroline? "
" No, aspetta... Eccola, quella con il vestito rosso girata di
spalle, ha tolto il cappotto... Uhm... E' attrezzata bene "
" Hai perfettamente ragione... E di chi è un simile
gioiello? " controbattè Damon scrutando e apprezzando il
generoso didietro della ragazza ancora ignaro di chi si trattasse.
" Sai che ti dico? Che stasera io ci provo con quella! " Disse
Tyler pavoneggiandosi a latin lover.
" Se ci sono io stasera hai poche speranze che guardi te " controbattè
spavaldo Damon.
Il vampiro sapeva il fatto suo sfidando apertamente Tyler a chi
l'avrebbe spuntata con la ragazza.
" Facciamo cosi, ti faccio andare per primo e ti dò
cinque minuti, se non viene via con te mi offri da bere per tutto
l'anno " propose Damon.
" D'accordo, ma se vinco io mi farai tenere dei party a casa
tua per un anno quando voglio io " controbattè Tyler
stringendogli la mano.
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" Ecco il tuo ponch, hanno solamente questo mispiace "
" Non preoccuparti Matt, dopo andiamo al Mystic a farci una
festicciola personale io e te... Ti và l'idea biondino? "
Matt rimase un momento a soffermarsi sulla proposta di Julia di passare
la serata da soli, e senza pensarci accettò subito.
" Si certo, per me va bene! "
" Allora brindiamo alla nostra seratina privè! "
disse Julia con sfacciataggine innalzando il bicchiere, quando
li raggiunse Caroline.
" Scusate l'interruzione, Matt posso parlarti? "
" Non vedi che sono in compagnia? Forse ti
ascolterò più tardi se ne avrò voglia
" gli rispose con tono autoritario prendendola alla
sprovvista.
" Parla adesso con lei Matty perche dopo dobbiamo andare...
a... " intervenne Julia facendo capire a Caroline il loro finale di
serata.
" Lascia stare, fa finta che non sia mai venuta! "
Caroline stizzata se ne andò furiosa, mentre Matt la
guardava come se volesse fermarla.
" Hai visto che era come ti avevo detto io? E' gelosa di te e
non è innamorata di Tyler " disse Julia sorseggiando il suo
ponch.
" Lo credi davvero? Figurati se è davvero
innamorata di me "
" Io non mi sbaglio mai mio caro "Se questo
non è amore e mi sarà provato io non ho mai
scritto e nessuno ha mai amato" diceva sir William "
" Chi? Chi è William? "
" Ma come chi? Il cantore dell'animo umano Shakespeare, e lui
non sbagliava mai sull'amore e adesso fuori dai piedi va dalla tua
Giulietta Romeo prima che si avveleni " disse Julia liquidandolo con la
mano.
Non appena Matt si allontanò, Tyler attaccò la
sua preda.
" Ciao bella brunetta, come mai sei tutta sola? "
Julia si voltò verso Tyler e lo scrutò
accuratamente da capo a piedi compiaciuta come sempre dalle attenzioni
maschili nei suoi confronti.
" Io non sono mai da sola... Per esempio adesso a farmi
compagnia ci sei tu "
" Sono un ottima compagnia te lo assicuro, meglio di Matt "
" Ah! E cosi... Tu sai che sono qui con Matt, e ci provi con
me... Ma che ragazzaccio! " ribattè Julia sgranando i suoi
occhi d'ebano compiacendo Tyler.
" Allora dimmi, sei la sua ragazza? "
" No, un amica intima "
" Quanto intima? "
" Non abbastanza... Ma abbastanza da poter graziare i miei
occhi delle sue virtù "
" Non credo di aver capito "
" Allora lascia perdere, brunetto "
Damon da lontano osservava la scena divertito aspettando di vedere
Tyler abbandonare la scommessa, ormai era già da tre minuti
e non aveva concluso niente.
" Ti và di fare un giro? Ti faccio vedere il resto
del luna park " propose spavaldo Tyler.
" Il resto del luna park, o quello che nascondi nelle parti
basse! "
Tyler rimase sorpreso da quella risposta sfacciata, ma non poteva
negare che gli era piaciuto essere risposto in quel modo.
" Non intendevo quello... Ma di certo se tu volessi, ti
mostrerei il sud dell'equatore "
" O quello che ne rimane, sai mi hanno detto che il caldo ha
provocato una forte siccità in quelle zone! " disse Julia
lanciando un occhiolino sui suoi attributi.
Tyler un pochino offeso non perse tempo a controbattere:
" Ti assicuro che dalle mie parti le terre sono feconde
tesoro, e te lo posso dimostrare "
" Dimostrare? Ma a me non devi dimostrare nulla, mi fido di
quello che dici "
Tyler non prese bene il fatto che quella ragazza prendesse in giro la
sua virilità, mentre da lontano Damon fece cenno che i
cinque minuti erano scaduti e aveva perso la scommessa.
Tyler si allontanò dirigendosi al banchetto dei rinfreschi
dove c'era Damon lasciandogli campo libero per il suo turno.
" E bella tosta, voglio proprio vedere se tu farai di meglio "
disse Tyler scommettendo anche sul fallimento di Damon.
" Guarda e impara pivello, come si addesca una ragazza! " gli
rispose aggrottando le sopracciglia con ghigno perfido.
Damon raggiunse la ragazza sedendosi accanto a lei che era voltata di
spalle ed esclamò:
" Che bella serata, e fa anche parecchio caldo... A
quanto vedo "
Julia si accorse immediatamente che alle sue spalle c'era
Damon che la stava abbordando, cosi restò al gioco
divertendosi senza voltarsi.
" Peccato che non ci siano liquori, altrimenti ti avrei
offerto da bere "
Julia se la sghignazzava continuando ad ignorarlo.
Tyler da lontano lo prendeva in giro simulando gesti di resa, ma Damon
non l'avrebbe mai accettato un rifiuto.
" Scusami dolcezza, parlo con te! " insistette vedendo la sua
indifferenza.
Ad un certo punto la ragazza si alzò dal suo posto
lasciandolo a parlare da solo, quando lui offeso da quel rifiuto la
obbligò a fermarsi.
" Ehi! Jessica
Rabbit almeno dimmi il tuo nome, fatti guardare in faccia!
"
A quel punto con tutta la sua sfacciataggine Julia si voltò
ed esclamò:
" Sono io amore, sono la tua Julia! Chi è questa
Jessica lo sai che sono gelosa! "
Damon deglutì e sgranò gli occhi scoprendo che
fosse lei, non l'aveva assolutamente riconosciuta con i
capelli raccolti e vestita in quel modo.
" Allora come stò vestita così... Ti
piaccio? Te gusta la
tua mujer muy caliente mio amor? ti ricordi quando
eravamo a Malaga? " esclamò
Julia avvicinandosi a lui.
" Devo dire che mi hai sorpreso, quelle da dove spuntano sono
tue o hai messo l'imbottitura?... Uhm! Un push-up? " disse
Damon indirizzando il suo sguardo sul suo seno.
" Veramente non indosso assolutamente nulla sotto questo
vestito, e tutto quello che ammiri e tutto mio senza trucchi
nè inganni "
" Questo lo dici tu, io ricordavo che eri piatta come una
tavola "
" Tu lo sai benissimo che non è cosi, mi
guardavi e sapevi come ero fatta quando venivi in casa mia
tutti i giorni con la scusa di venire a trovare mio padre, e invece
venivi ad ammirarmi come se fossi un bocconcino da mangiare! "
" Smettila di darti delle arie! Sai che ti dico? Che con quel
vestito rosso sembri babbo natale! "
" Io direi di essere il tuo regalo di natale... Devi solo
scartare la carta e vedere cosa c'è ... Sotto! " disse Julia
afferrandogli il braccio muscoloso mordendosi maliziosamente le labbra.
" Smettila! Ma che fai non provocarmi! "
" Perche sei provocabile? Allora questo vuol dire che ti stò
eccitando! Amore mio andiamocene da qualche parte, muoio dalla voglia
di fondermi in una sola cosa con te! "
Damon gli andò il sangue alla testa quando lei lo strinse
forte a sè strusciandosi e imprimendo il suo corpo
a quello del vampiro, quando da lontano li vide Katherine.
" Togliti! Accidenti smettila di strusciarmi quelle cose
addosso stai attirando attenzione! " disse Damon rigido cercando di
mantenere il controllo.
" Che me ne frega della gente, io ti voglio! " rispose
inquieta Julia mordendogli leggermente il collo.
Damon a quel contatto sentì di non potersi più
trattenere, così la afferrò per un braccio
cercando di trovare un posto dove appartarsi.
" Bastardo figlio di puttana! Ci è riuscito...
State a guardare ragazzi, ehi Matt la tua ragazza stà
andando via guarda " disse Tyler cercando di mandare all'aria il
successo di Damon.
" Julia dove stai andando? " gridò Matt vedendola
andare via con Damon.
" Ho un affare urgente da sbrigare, ci vediamo "
rispose lei liquidandolo.
" Aspetta non puoi andartene, e la nostra serata? " disse Matt
seguendoli passo passo.
" E rimandata mispiace, devo andare! "
" Ma Julia io... "
" Ahhhh! Ti ha detto di no stupido non ci senti? "
gridò Damon facendo voltare tutti i presenti.
" Aspetta, aspetta un momento ehi! "
Improvvisamente Caroline apparve tra loro alle spalle di Matt.
" Scusami... Ti chiami Julia vero? Ascolta dovrei chiederti un
favore "
" Caroline ti ho detto di no! Non capisci che puoi offenderla?
" disse Matt seccato.
" Sta zitto Matt e solo una fiera del bacio, lo facciamo per
aiutare i bambini dell' ospedale " replicò Caroline
spintonandolo.
" Insomma, cosa volete! " intervenne Damon impaziente.
" Prima di tutto non devo parlare con te ma con lei
perciò fammi il favore di stare zitto hai capito! Allora
Julia io sono Caroline Forbes organizzatrice della fiera piacere "
" Si d'accordo dimmi cosa vuoi! " rispose stizzita la vampira.
" Avrei bisogno del tuo aiuto per raccogliere fondi che
servono a dei bambini malati dell'ospedale "
" E allora? Io non sono un infermiera "
" Ma sei una bella ragazza e questo ci farà
guadagnare un bel gruzzoletto se ti siedi lì sotto quel
tendone giallo! "
Caroline puntò il dito dove c'era il cartellone che
pubblicizzava la vendita di un bacio per un dollaro.
" Ho capito bene? Vuoi che mi metta a baciare tutti per un
dollaro? Ma io ne valgo molti di più mia cara " rispose
Julia sbarrando gli occhi ironicamente.
" Infatti e quello che penso anch'io, allora vieni su aiutami "
Caroline prese Julia trascinandola verso il tendone quando la vampira
stava per afferrarle il collo ma fù fermata dall'improvvisa
comparsa di Carol.
" Signora Lockwood ho trovato la ragazza! " esclamò
contenta Caroline.
" Io devo andarmene non ho tempo di dare stupidi baci! "
" No ti prego aiutami, aiuta loro guardali come sono piccoli e
innocenti, guarda le foto ti stanno chiedendo aiuto "
Caroline mostrò delle foto su cui c'erano i bambini da
aiutare sperando di farle cambiare idea.
Julia la guardava irritata, mentre Matt e Damon le raggiunsero
accompagnati da Tyler e altri ragazzi.
" Guarda già ti stanno aspettando tanti bei ragazzi
vedi? "
Julia si volse osservando la squadra che si era preparata a baciarla.
" Mi sento una gazzella tra i leoni signora Lockwood, le
sembra bello? "
" Hai ragione, ma se non te la senti puoi anche non accettare
" le rispose Carol.
" E invece si, io non amo tirarmi indietro ma... Se riesco a farvi
raggiungere la somma che vi serve, io che ci guadagno? "
" Non ti basta sapere che aiuteresti quei bambini? "
" Si ma qui è la mia bocca che viene profanata
signora Lockwood, e quindi devo pur avere una ricompensa "
" Allora facciamo cosi, se mi raggiungerai la somma di cento
dollari, ti nomino organizzatrice di eventi come Caroline "
" Interessante come ricompensa ma questo e quello che garba a
lei, io invece le propongo la mia...Raggiungo i duecento dollari e le
posso chiedere quello che voglio ci stà? "
Carol si intrattenne a darle una risposta, nessuno mai aveva osato
cambiare le sue decisioni o avere opinioni diverse sulle sue proposte.
La cosa non le faceva piacere ma dopotutto pensò che
qualunque cosa le avrebbe chiesto non sarebbe stato un problema.
" D'accordo ci stò, però devi
raggiungere i duecento hai detto? "
" Potrei arrivare anche a trecento ma abbiamo pattuito
duecento... Non mi guardi cosi signora Lockwood ora le
dimostrerò che non la prendo in giro, io conosco i miei
limiti e le mie capacità, stia a guardare si inizia! "
Julia prese posizione sullo sgabello accavallando le gambe mettendole
in bella mostra mentre Caroline era pronta per incassare.
" Avanti il primo, ma se qualcuno non si è lavato i
denti può tornarsene indietro e che non si accosti... Allora
cominciamo vieni Tyler "
" Perche quello stronzo deve essere il primo? Essere il figlio
del sindaco lo fa sentire importante " disse arrabbiato Jeremy seduto
al banchetto.
" Hai ragione, e dopo che si sarà allontanato va a
provocarlo " ordinò Katherine alle sue spalle che lo
plagiò nuovamente.
" Ma guarda, il primo e il sud dell' equatore " disse Julia
ridendo.
" Dimenticherò quello che hai detto e ti
darò venti dollari " rispose Tyler esultando la folla dietro
di lui.
" Disgustosi! " affermò Damon.
Tyler si fiondò sulle labbra di Julia con foga.
" Ehi, ehi, devi baciarla non risucchiarla, ma che fai! "
gridò Caroline stattonando Tyler.
" Fatti gli affari tuoi altrimenti ridammi i venti dollari "
" Baciala pure " rispose ironicamente la bionda.
" Aiuto non sento più le labbra te le sei mangiate!
" esclamò Julia mentre Tyler se ne andò
compiaciuto.
" Andateci piano ragazzacci, reprimete gli istinti, non fate i
maiali! " gridò Caroline.
" Oh... Ora tocca al bel biondino " disse Julia riferendosi a
Matt.
" Per questa bellissima ragazza ti dò anche io
venti dollari "
" Che dolce il mio Matty " rispose Julia accarezzandolo.
Julia baciò Matt sotto gli occhi irritati di Caroline,
mentre la signora Lockwood e il marito si stupivano della sua
sfacciataggine in quel momento alla fiera arrivarono Stefan, Elena e
Bonnie giusto in tempo per godersi la scena, Elena incupì lo
sguardo che non sfuggì a Stefan ripensando all'ipotesi di
Julia.
" Ragazzi, datevi una mossa le mie labbra fremono, sindaco
Lockwood anche lei deve contribuire cosa crede " ordinò
sfacciatamente la vampira facendo ridere la folla di gusto, Carol
rimase sconcertata.
" Ci sai fare eh? Anche troppo " esclamò Caroline.
" Non essere gelosa Caroline, ti assicuro che io e Matt siamo
solo amici, mi ha detto che ama solo te quindi vedi di farla finita e
fa passare il prossimo, ma prima vieni qui che ti devo dire una cosa "
Caroline si avvicinò a Julia e lei le sussurrò
qualcosa all'orecchio, la ragazza annuì con la testa
prendendo il megafono:
" Damon Salvatore, raggiungi il tendone dei baci per favore,
vogliamo soddisfare anche le donne di Mystic Falls quindi vieni a
sederti! "
A quell'annuncio le ragazze lì presenti esultarono in un
grido all'unanime.
" Ma che fate lasciatemi! " disse Damon trascinato da
due ragazze fino al tendone.
" Sù forza fà qualcosa per questi
bambini muoviti! " disse Caroline costringendolo a sedersi.
" Mio dolce cugino, vediamo chi dei due ha più
successo! " esclamò Julia artefice di quella trovata.
" Ma siete matte, cosa volete? "
" Togliti questo maledetto bicchiere tra le mani, santo cielo ti puzza
l'alito di Bourbon " affermò Caroline disgustata mentre
Bonnie non si trattenne dal ridere.
" Cos'hai da ridere cioccolatino tu sarai la prima a baciare Damon, ehi
Caroline, Bonnie è la prima " ordinò Julia
comandando la bionda che non se lo fece ripetere due volte afferrando
l'amica per un braccio costringendola.
" Voi siete pazze se credete che baci questo idiota! "
" Il sentimento e reciproco Marron glassè "
ribattè Damon mentre Bonnie si liberò dalla presa
di Caroline che prese di mira Elena.
" Finalmente eccoti qua, dove eri finita? Non credererai che te la sei
scansata, togliti idiota fa sedere lei! " ordinò la bionda a
Damon strattonandolo facendo prendere ad Elena il suo posto la ragazza
incrociò lo sguardo con Julia che se la rideva di gusto per
la situazione creatosi.
" Ci si rivede Elena Gilbert "
" Sembra inevitabile ormai " rispose la ragazza spazientita.
" Avanti idiota, scegli chi baciare e sgancia la tua parte "
ordinò Caroline a Damon.
" Vedi di smetterla di chiamarmi idiota papera bionda altrimenti ti
strappo quella parrucca un pelo alla volta capito! Santo cielo facciamo
questo scempio " disse Damon saettando lo sguardo da Julia ad Elena.
" Non guardare me noi siamo parenti non mi puoi baciare " disse Julia.
" Non ne avevo nessun intenzione ranocchia " affermò il
corvino lanciando uno sguardo seduttore ad Elena.
" Non ci pensare nemmeno! " ribattè la Gilbert capendo le
sue intenzioni.
" Elena non ti puoi rifiutare falla finita non si tratta di un bacio
vero! " intervenne spazientita Caroline.
Elena indietreggiò quando improvvisamente Stefan prese la
sua ragazza e la baciò appassionatamente.
" Uhm!.. Fratello tu si che sei un vero uomo! " esclamò
Damon con un applauso.
" Che ragazza fortunata, a me e toccato il fratello bastardo " disse
Julia sottovoce mentre Damon le diede una spinta.
" Stefan, il bacio ha un prezzo " disse Caroline allungando la mano, il
vampiro prese cento dollari e glieli diede.
" Che scoiattolo pavone! "
" Invece di criticare prendi esempio " ribattè Caroline
dandogli un pugno sulla spalla quando si presentò Jeremy.
" E tu cosa vuoi? Va a casa a guardare i cartoni animati"
Ironizzò il corvino.
" Jeremia il profeta dei lamenti, mon dieu
tocca a me il giovane Gilbert "
Jeremy baciò Julia sotto lo sguardo irritato di Bonnie che
lasciò la folla indignata, Stefan la seguì.
La strega cercò di isolarsi avviandosi nel retro della ruota
panoramica quando tra la folla si scontrò con una ragazza di
pelle scura come lei alta e imponente avvertendo una strana sensazione.
" Scusami, mi dispiace "
" Non fa niente non preoccuparti " rispose Bonnie avendo l' impressione
di averla già vista da qualche parte.
" Bonnie, aspetta devo parlarti " disse Stefan raggiungendola alle sue
spalle.
" Che succede? "
" Vieni con me è importante " disse il minore dei Salvatore
appartandosi con lei in un posto più isolato lontano da
occhi indiscreti.
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" Caroline, io devo andare mi dispiace "
" Cosa? Non puoi andartene Elena "
" Devo proprio scusami " insistè la Gilbert alzandosi e
andandosene.
" Perfetto, davvero stupendo questa fiera la ricorderò per
il resto della mia vita... Ehi vieni qui! " strattonò la
bionda afferrando Tyler e costringendolo a sedersi al posto di Elena.
" Sud dell'equatore vediamo quanto sono feconde le tue terre " disse
Julia prendendolo in giro divertendo tutti.
" Jeremy hai visto Stefan? "
" No, anche Bonnie è sparita, hai detto che sarebbe rimasta
Elena "
" Senti non lo so aiutami a cercarli "
" Ora no ho da fare " rispose il ragazzo fissando Tyler, la sorella lo
lasciò perdere cominciando a cercarli da sola quando
incrociò Damon.
" Non è carino baciare tutti tranne me " affermò
con sorriso sornione.
" Damon non ho tempo di ascoltarti, hai visto Stefan? "
" Stefan, Stefan, sempre Stefan, insomma esisto anch'io " disse
ponendosi di fronte a lei.
" Che stai facendo? Ci provi con me? "
" Non ancora, non finchè non me lo chiederai tu "
" Che cosa vuoi dire? Cosa dovrei chiederti "
" Lo sai " sussurrò lui avvicinandosi ancora di
più a lei , ma la ragazza lo allontanò.
" Damon io non so cosa tu abbia in mente ma ti stai sbagliando "
" Può darsi, ma io so aspettare e quando ti renderai conto
di ciò che vuoi veramente sarai tu a venire da me a
chiedermi di baciarti " concluse il corvino lasciandola confusa.
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" Quindi ti ha chiesto di consegnarle la pietra di luna? A cosa le
serve? " domandò Bonnie.
" Non lo so ma mi ha minacciato di volerla entro stasera "
" Ascolta Stefan io stamattina l'ho consegnata ai Lockwood,
è un oggetto che appartiene a loro "
" Allora perche la custodiva tua nonna? "
" Non lo so ma mi hanno ossessionata per averla "
" Va bene facciamo cosi, io non posso entrare in casa loro senza un
invito ma tu si, ti guarderò le spalle da fuori e ti
avvertirò se viene qualcuno "
" Va bene aprofittiamone adesso che sono tutti alla fiera "
" Inventiamoci una scusa non facciamo insospettire Elena d'accordo? "
disse il minore dei Salvatore quando si ritrovò Elena alle
spalle.
" Stefan, ma dove eri finito? Sei sparito improvvisamente "
" Elena, Bonnie non si sente bene la riaccompagno a casa "
" Ma siamo appena arrivati, è successo qualcosa Bonnie? "
" Ma no Elena, non preoccuparti torna pure da Jeremy e digli
che mi dispiace " rispose la ragazza spiazzandola.
" La riaccompagno e ritorno subito, intanto tu resta con Damon "
ordinò Stefan.
" Damon? Ma sei pazzo non ci penso proprio! " controbattè
seccata Elena.
" Elena, non fare storie Damon e l'unico che può proteggerti
in mia assenza "
" Davvero? E da chi dovrebbe proteggermi? " domandò ironica
la Gilbert cambiando espressione.
" Stefan " disse Bonnie al vampiro capendo chi avevano di fronte.
" Devo dire che sto diventando sempre più brava a
impersonificare la mia doppleganger " Elena " quasi
ci siete cascati sopratutto tu Bon Bon... Sta calmo Stefan non saettare
il tuo sguardo ovunque la dolce Elena e al banchetto dei rinfreschi
puoi vederla da qui, non le ho torto un solo capello, non ancora "
ironizzò la vampira con sguardo perfido.
" Lascia in pace Elena, cosa diavolo vuoi? " domandò Bonnie
sfidandola apertamente.
" Mi stai minacciando Bon Bon? Credi di poter alzare la voce con me? "
replicò la vampira avanzando verso di lei, Bonnie per
difendersi le procurò l'aneurisma.
Katherine portò le mani alle tempie accusando il dolore ma
la messinscena duro poco prendendo alla sprovvista la strega e Stefan.
" Devi fare di meglio che provocarmi un semplice aneurisma, vedi sono
in giro da molto tempo ho imparato a gestire certi trucchetti da
principianti " affermò la vampira quando con scatto fulmineo
le serrò la gola.
" Katherine lasciala! " intervenne Stefan mentre Katherine
allontanò la strega con una spinta.
" Ora che hai capito chi comanda apri bene le orecchie strega:
Consegnami la pietra di luna so che è in tuo possesso! "
" Ti sbagli io non ce l'ho, si trova nelle mani del sindaco "
" Non fare l'idiota Bonnie, consegnami la pietra ora! "
infuriò la vampira mentre il suo volto si intrise di vene.
" Katherine ti sta dicendo la verità smettila! " intervenne
Stefan quando li raggiunse inaspettatamente Amy Bradley.
" Ah eccoti Elena finalmente! Sai non è stato piacevole
sostituirti al tendone dei baci è stata un esperienza
assolutamente ripugnante sei decisamente in debito con me...
Te l'ho già detto che stai benissimo con questo vestito? "
" Grazie Amy - rispose Katherine quando afferrò la ragazza
affondandole un colpo alla schiena sotto gli occhi increduli
di Stefan e Bonnie - Paralizzata dallla vita in giù...Morta
- disse la vampira uccidendola senza scrupoli per poi gettarla nelle
braccia di Stefan - Tic Toc il tempo scorre Bon Bon "
concluse la vampira dileguandosi lasciando entrambi sconvolti.
" Santo cielo Stefan avevi ragione tu, è pericolosa "
affermò spaventata la Bennett.
" E' non si fermerà finchè non avrà
ottenuto ciò che vuole " concluse il minore dei Salvatore.
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" Ciao Matt " salutò imbarazzata Elena.
" Che fai qui tutta sola, non eri con Stefan? " rispose turbato il
ragazzo.
" Lo stò appunto cercando tu lo hai visto? "
" No e sinceramente se fossi in te mi allontanerei da lui è
pericoloso "
" Ma cosa dici Matt, smettila "
" Smettila tu Elena! Stefan è un vampiro e tu sei in
pericolo con lui! " affermò il
quaterback afferrandole le spalle con forza.
" Ehi! Che ti prende idiota! " esclamò Damon afferrandolo
per il collo intervenendo in favore di Elena.
" Lasciami, non toccarmi anche tu sei un vampiro! "
" Davvero? Uhm! come lo hai capito! " ironizzò il corvino
sgranando gli occhi.
" Sta lontano da me, anzi tu è tuo fratello vi conviene
lasciare Mystic Falls prima che il consiglio vi faccia fuori "
" Woh, woh, calma, come diavolo fai a sapere... Sei stata tu! "
infuriò il corvino accusando Elena.
" Ti sbagli io non c'entro è stata quel vampiro Julia a
dirgli tutto " confermo la ragazza quando Damon andò su
tutte le furie.
" Quella maledetta nanerottola maligna, appena me la ritrovo davanti la
uccido una volta per tutte! "
" Lascia stare Julia, non azzardarti a toccarla! "
infuriò Matt.
" Smettila idiota non sai nemmeno cosa dici, ti ha plagiato "
" No invece, non lo ha fatto, lei non usa il plagio! "
" Quanto sei stupido, proprio un idiota imbecille altrochè
se ti ha plagiato! Ti fa credere di non esserlo ma lo sei, sembri una
marionetta, adesso ci penso io " disse il corvino afferrandolo
strappandogli il bracciale di Verbena.
" Ora
ascoltami, dimentica all'istante ciò che sai sui vampiri il
consiglio e tutto quello che ti ha raccontato Julia su di me e il resto
della cittadina, e di non credere a nessun'altra cosa che ti
dirà in futuro e ora sparisci! " Concluse
il vampiro mentre Matt annuì imbambolato.
" Sicuro che abbia dimenticato tutto? " domandò Elena alle
sue spalle.
" Ma certo tesoro, il mio plagio è potente non come quello
dello scoiattolo che si nutre solo di sangue di piccioni, a proposito
dov'e? Non è da lui lasciarti da sola " affermò
Damon mentre Elena prese ad andarsene ma lui la fermo.
" Ehi, fermati dove vai, non è carino abbandonarmi nel bel
mezzo di una conversazione "
" Beh! io non voglio parlare con te, anzi fa finta che io non esista "
" Impossibile! Tu esisti è come, e sei la mia dolce
ossessione Elena " Rispose lui con sorriso sornione imbarazzandola.
" Damon che cosa vuoi? " domandò lei in tono serio.
" Te " rispose secco lui altrettanto serio.
" Cosa? Damon smettila! No, io me ne vado "
" Smettila di scappare Elena! "
" Ma da cosa dovrei scappare Damon! Qualsiasi cosa ti passa per la
testa toglitela immediatamente "
" E se non lo facessi? Perche neghi che potrebbe nascere qualcosa tra
noi "
" Perchè è impossibile, non c'è niente
di te che potrebbe farmi innamorare "
" Addirittura? Potrei sorprenderti se mi frequentassi "
" Lasciami in pace, lascia in pace Stefan con Katherine in
città non abbiamo tempo per i tuoi capricci "
" Hai ragione Elena ma sai io sono un tipo insistente e se tu mi dici
di starti lontano io ti starò dietro ancor di più
" affermò il corvino irritandola.
" Ora basta me ne vado " concluse Elena quando le apparve davanti
Stefan.
" Ecco è arrivato il guastafeste, giuro non ho fatto nulla
alla tua ragazza "
" Infatti, non è la mia ragazza " ribattè Stefan
quando Damon incupì lo sguardo.
" Che peccato, mi stavo divertendo cosi tanto con il tuo
corteggiamento, mi e sembrato di rivivere vecchi tempi mio seducente
soldato "
" Va al diavolo, mi disgusta il solo vederti "
" Non vincerai nemmeno stavolta Damon, anche il sangue della mia
discendenza preferisce amare Stefan, in fondo non posso dare torto ad
Elena della sua scelta "
" Smettila Katherine, ora basta! " intervenne Stefan spazientito.
" Stefan continui a sfidarmi, se non sbaglio hai altro da fare quindi
che ci fai qui? "
" Ci sta pensando Bonnie, io devo restare qui a tenerti d'occhio "
" Beh, sempre se ci riesci " replicò la vampira dileguendosi.
" Comincia a darmi fastidio, la sopporto sempre meno "
infuriò il corvino per poi allontanarsi.
Damon raggiunse il parcheggio avviandosi alla sua Camaro quando
udìì delle voci animandosi, curioso
cercò di scoprire cosa stesse accadendo.
" Che diavolo ti prende idiota, vattene o ti ammazzo! "
ordinò Tyler a Jeremy quando quest'ultimo gli si
scagliò contro con furia.
I due si rotolarono a terra in un corpo a corpo dandosele di santa
ragione, Tyler all'ennesimo colpo ricevuto scaturì una forza
inumana e le sue iridi si tramutarono in un giallo ambrato, in un
attimo Jeremy fu scaraventato a terra con violenza battendo la testa
sull'asfalto pochi secondi dopo una piccola pozza di sangue si
allargò sempre più dalla nuca mentre Jeremy era
rimasto immobile con sguardo sbarrato.
Tyler ritornò come in sè e quando si rese conto
di avere uccise sul colpo Jeremy andò nel panico.
" Mio Dio! Cosa ho fatto ! " imprecò il ragazzo disperato
tremando e sudando freddo quando venne raggiunto dal padre che lo
strattonò allontanandolo.
" Andiamo via! Svelto prima che ci veda qualcuno! Sbrigati! "
ordinò il sindacò quando Damon vide tutto.
Appena i Lockwood si allontanarono Damon raggiunse Jeremy per
soccorrerlo ma ormai era troppo tardi era morto, il corvino rimase
sconvolto è il suo primo pensiero era per Elena ma poi si
accorse che il ragazzo portava al dito l'anello di Johnatan Gilbert e
forse sarebbe anche potuto ritornare in vita.
A quel punto Damon rischiò, prese il corpo di Jeremy e lo
caricò nel cofano della sua macchina diretto verso casa
Salvatore.
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Mystic Grill
" Eccolo il mio barista preferito " affermò Julia entrando
di soppiatto nel locale.
" Ma guarda, che c'è non avevi un impegno importante con
Damon? "
"Matt! Non sarai mica in collera con me, cosi mi spezzi il cuore"
" Senti non prendertela ma stasera di vampiri ne ho avuti abbastanza "
affermò Matt versandosi un abbondante bicchiere di Bourbon.
" Questo vuol dire che rinunci alla mia compagnia? Cosa è
successo? "
" Niente, va tutto storto, questa cittadina è strana, non mi
piace stare qui! "
" Mon
dieu, crisi esistenziale alla Dawson Creek "
ribattè Julia servendosi del bourbon.
" Odio Mystic Falls, odio i vampiri "
" Ti capisco, non è facile, ma ci sono io qui ad aiutarti se
vuoi ancora fidarti di me " affermò Julia con sorriso.
" Certo che mi fido di te, tu sei l'unica che mi dice la
verità "
" Io non dico mai bugie "
" Damon stasera ha tentato di plagiarmi, io l'ho assecondato e sembra
averci creduto "
" Prendi regolarmente la verbena come ti ho chiesto? "
" Si, tre volte al giorno, avevi ragione tu sui fratelli Salvatore"
" Io ho sempre ragione mon cher
e presto ognuno avrà ciò che merita " concluse la
vampira con soddisfazione brindando.
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