Non ho paura

di Francesca Akira89
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Delle mani guantate si posarono sulle sue, fermando i suoi movimenti frenetici. Cornelia e Guilford l'avevano presa in braccio e trasportata in una stanza riparata. Fuori risuonavano ancora i rumori della rivolta, ma sopra a tutto riusciva a sentire la voce di Schneizel che parlava di un nuovo inizio, di pace e libertà e cooperazione, di abbandonare i vecchi modi che avevano portato a una tale degenerazione, sotto la guida dell'eroe Zero. Quindi perché il suddetto eroe non era là fuori, invece d'essere là con lei, a impedirle di sfregare via il liquido vischioso che le era rimasto sulle mani.
"E' solo sangue!" si disse, rabbiosamente, cercando di calmarsi. Il sangue... Di suo fratello. Fu attraversata da un brivido più forte degli altri e forse avrebbe dato di stomaco, se Zero non avesse parlato.
- Non aver paura...
Non fu tanto la voce, soffocata dalla maschera, a rievocarle il ricordo, ma quelle parole. Per un secondo il suo mondo si offuscò, e si ritrovò di nuovo bambina, di nuovo cieca, su una sedia a rotelle cigolante, con uno strano odore nel naso e il respiro tremante e spezzato dal pianto del suo più caro amico appena percettibile vicino al suo orecchio.
- Non aver paura, Nunnally...
Le ricordò improvvisamente chi ci fosse sotto quella maschera.
Quasi automaticamente, Nunnally fece ciò che aveva fatto allora, e allungò una mano, ma stavolta invece di carne calda c'era solo vetro sporco sotto il suo palmo. Serrò i denti, nel riconoscere i resti induriti del sangue di Lelouch mentre le dita stringevano sulla superficie. Non importa, si disse. Aveva già le mani sporche, più sporche di quanto avrebbe pensato, voluto, immaginato. Fece più pressione, per spingere via la maschera. Lui capì le sue intenzioni e fece un gesto come per fermarla, ma forse vide qualcosa nei suoi occhi, perché la sua mano cadde e poi risalì alla nuca. La maschera scivolò via mentre mormorava ancora:
- Non avere paura.
"Ha gli occhi verdi", pensò Nunnally. Nessuno glielo aveva mai detto. E l'assurdità della situazione quasi la fece ridere.
- Sono con te, Suzaku.- disse invece, come se fosse ancora allora. Lo era, in un certo qual modo. Otto anni, ed erano di nuovo due bambini circondati di morte, il cui mondo era cambiato violentemente per l'ennesima volta, e spaventati per il futuro.- Non ho paura.



Note dell'autrice.

Un'altra flash fic su Suzaku e Nunnally post Zero Requiem. In fondo è molto appropriato, considerato che è stata annunciata già da un po' la terza serie, quindi li vedremo per davvero. Nessuno è curioso di vedere come i due interagiranno tra di loro con il fantasma (?) di Lelouch a respirargli sul collo?
La fic è ambientata nell'universo dell'anime, ma l'ispirazione viene dalla scena del romanzo dove Suzaku va a recuperare Nunnally (che era stata rapita dagli uomini del padre per essere giustiziata) subito dopo aver ucciso Genbu.
E anche dal tentato suicidio di Meredith Grey (Gray's Anatomy). XD




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