EzarelxGardienne AL DI FUORI DI ME_STORY
AL DI FUORI DI ME...
Ezarel era sempre stato
convinto che Eldarya fosse un luogo perfetto, regole ottimali e persone
cordiali, nessuno si sarebbe potuto sentire fuori posto lì a
parere suo.
Tutto cambiò quando Erika arrivò nel suo mondo, nessuno
si aspettava un'umana che poi, alla fine, tanto umana non era.
Ebbene, lei era la prima persona che si fosse trovata a disagio su Eldarya, continuava a ripetere di voler tornare a casa.
"Cosa ci sarà di tanto bello sulla Terra?" pensò Ezarel.
Non era la prima volta che si sorprendeva a domandarsi cosa ci fosse di
così interessante in un mondo così tanto inferiore al
suo, così diverso...
Piano piano, giorno dopo giorno, mese dopo mese, dentro al suo cuore
iniziò ad insinuarsi l'idea di volerne sapere di più
sulla Terra, non ne capiva precisamente il motivo ma sentiva una certa
attrazione verso quel mondo che sempre lo aveva disgustato.
Quel giorno era seduto fuori vicino al ruscello, i suoi occhi vagavano
sull'acqua che scorreva dolcemente accanto a lui schizzandogli
leggermente le mani ed il viso.
Sospirò rumorosamente, il sole gli inondava i capelli color del
cielo e i suoi occhi verde intenso sembravano ancora più verdi
sotto quella luce quasi innaturale.
-Ezarel?- chiamò una voce sottile dietro di lui.
Anche senza voltarsi l'aveva già riconosciuta.
-Erika- rispose con voce delicata.
-Che ci fai qui solo?- chiese lei curiosa.
L'elfo finalmente si girò per poterla vedere in viso, sorrise
malinconicamente e la invitò a sedersi accanto a lui con lo
sguardo.
Erika si accomodò vicina ad Ezarel e ricambiò il suo sorriso mesto.
-Qualcosa non va?- domandò con una lieve nota di ansia nella voce.
-No, non direi che c'è qualcosa che non va...- borbottò il ragazzo.
-E allora?- incalzò lei.
-Eh...- sospirò lui di tutta risposta.
Erika si alzò :-Se non vuoi parlarne non fa nulla...- mormorò.
-No, siediti dai! E' che non so che cosa mi prenda...-
La ragazza si sistemò di nuovo a terra, al suo fianco.
-Sento che qualcosa sta cambiando in me ultimamente...E'...Strano- continuò l'elfo.
Erika osservò il suo sguardo indugiare sulla piccola cascata del laghetto e ritornare poi sugli occhi di lei.
-Ed è un cambiamento negativo?- chiese.
-No, non credo no...- rispose lui incerto.
-Allora non dovresti affatto preoccuparti-
-Infatti non sono preoccupato sono solo...Confuso- commentò lui infastidito.
Lei gli sorrise :-E' normale essere confusi quando non si sa che cosa provoca i cambiamenti che avvengono dentro di noi...-
-Immagino di sì- concordò il ragazzo.
-Erika...- iniziò lui dopo qualche minuto di silenzio teso.
-Dimmi- rispose l'umana prontamente.
-Voglio sapere del tuo mondo...Raccontami ti prego-
A Erika parve per un attimo di avere davanti un bambino curioso, gli
occhi di Ezarel erano fermi su di lei con una luce speranzosa che lei
non gli aveva mai visto prima d'ora in volto.
-Che cosa vuoi sapere?- chiese ridendo.
-Mmh...Non so...Ad esempio...Esiste qualcosa di simile all'Alchimia sul tuo mondo?-
Erika sembrò pensarci lungamente, poi rispose quasi convinta
:-Direi che la biologia ci va molto vicina...Insomma, le scienze in
generale direi...-
-Biologia?-
-Sì, è la scienza che studia la vita per così
dire...Studia gli esseri viventi e le leggi con le quali essi vivono
ecco...-
-Mmh...Sembra terribilmente affascinante...- rifletté Ezarel.
-Lo è!- rispose energica l'umana.
-E molte persone praticano questa...Ehm...Biologia?-
-Ecco non saprei...Non è un mestiere facile però direi
che ci sono molti biologi nel mondo...Inoltre ci sono diversi campi di
specializzazione, come ad esempio la biologia marina-
Ezarel ascoltava rapito le spiegazioni di Erika.
Fa quello che vuoi, io sono qui
Fai vedere ed imparerò...
Se tutto ha un senso
Tu puoi dirmi qual è...
Perché non si finisce mai
di apprendere, di crescere
Io sono immerso nel mio mondo
Ma io so che fuori c'è dell'altro...
Erika continuò a raccontare cose ad Ezarel che iniziava ad interessarsi sempre di più.
Ad un tratto lui le sorrise e le chiese qualcosa di molto strano :-Fammi vedere come si divertono dalle tue parti-
-Qui? Ma non c'è quasi nulla di quello che c'è sulla Terra, come dovrei fare a...-
Ezarel le posò un indice sulle labbra senza staccare i suoi occhi da quelli della giovane.
-Proviamo con qualcosa di semplice allora...Magari torniamo bambini per un po'?- chiese lui divertito.
A Erika l'idea piacque moltissimo e annuì energicamente.
Lo prese per mano scossa da un fremito di pura emozione e lo trascinò fino alla collinetta erbosa fuori dal Q.G.
-Che vuoi fare?- chiese Ezarel, il quale iniziava ad essere un po' spaventato.
Erika non rispose, si stese in terra ed iniziò a lasciarsi rotolare verso la foresta.
-Hey!- esclamò l'elfo divertito.
Quando lei arrivò alla fine della collinetta di rialzò e
lo guardò dal basso :-Allora ti muovi o no?!- gridò
ridendo.
Ezarel prese un lungo respiro e poi tentò di imitarla, era troppo rigido, non riusciva a rotolare liberamente.
Erika corse verso di lui con un ghigno dipinto in volto e si posizionò alle sue spalle.
-Rilassati- sussurrò all'orecchio dell'elfo.
Detto questo gli sistemò entrambe le mani sulla schiena e lo spinse verso il basso con foga.
L'elfo, sempre così composto e serio, iniziò a ridere di
cuore mentre scivolava lungo il piccolo sentiero colmo di erba e
terriccio.
Erano entrambi sporchissimi ma non potevano smettere di ridere di gusto.
Perché non so com'è il mondo
Cosa succede al di fuori di me
Voglio più di un sogno
Appartenere al di fuori di me
-Ora che si fa?- chiese lui impaziente.
-Prendimi!- esclamò la ragazza iniziando a correre verso la spiaggia.
Ezarel le regalò qualche minuto di vantaggio prima di partire alla sua rincorsa.
Corsero per circa mezz'ora quando finalmente lui l'acchiappò
facendola cadere sulla sabbia calda e piombando distrattamente sopra il
suo corpo ancora sporco d'erba.
Non riuscì ad evitare di guardarla negli occhi, un desiderio celato nel suo cuore e fra le sue labbra.
E ogni gesto, quando io vedo lei
Mi da il sole, mi sento così
Così come mai
Mi son sentito nella vita
Sta succedendo qualcosa in più
Non sulla terra ma un po' più su
Oltre le nuvole, fra noi...
Ora mi oriento un po', sono vivo
-Ezarel...- mormorò lei con il fiatone.
Il ragazzo si alzò anche lui con il fiato corto e le porse la mano per aiutarla a tirarsi su.
-Vieni- le disse sorridendo.
Piano piano la introdusse verso riva, si tolse le scarpe e indicò a lei di fare altrettanto.
-Io...-
Erika temeva ancora molto l'oceano dopo l'incidente con la coda da sirena...
-Fidati di me Erika- disse lui serio.
Perché non so com'è il mondo
Cosa succede al di fuori di me
Voglio più di un sogno
Appartenere al di fuori di me...
Erika si lasciò convincere, quando era vicina a Ezarel sentiva che nulla poteva farle del male.
Si fidava di lui.
Lui non lasciò la sua mano nemmeno mentre si addentravano nelle acque calde di Eldarya.
-Ora fermati- le disse con un tono dolce e calmo.
Erika obbedì.
-Guarda il cielo- indicò lui.
La ragazza alzò lo sguardo, si trovò sopra la testa un
cielo rosato dal quale si ergeva uno magnifico spettacolo di uccelli
colorati dalle piume argentee e dorate.
-E' meraviglioso!- esclamò senza fiato la ragazza.
-Sono l'equivalente dei vostri gabbiani credo...- mormorò lui sorridendo.
-No, questi sono decisamente più belli...Magici...-
sospirò Erika senza staccare gli occhi dalla danza di quei
magnifici animali.
Stai con me che ti mostrerò
Il mio mondo che tuo sarà
Senti ciò che sento io
Erika voltò lentamente il viso verso di lui, che fece altrettanto.
I loro nasi si sfioravano delicatamente mentre il vento tenue
scompigliava i loro capelli portandoli a mescolarsi in una danza quasi
eterea.
Starò con te...
Sto con te...
Finalmente lo saprò!
Perché non so com'è il mondo
Cosa succede al di fuori di me
Voglio più di un sogno
Appartenere al di fuori di me...
Perché non so...
Le labbra dei due si scontrarono con tenerezza in un bacio casto e pieno di amore silenzioso.
Le piume variopinte che si adagiavano dolcemente sulle calme onde marine circondandoli di un'aura magica.
I loro due mondi si erano finalmente incrociati...
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