Galeotta fu la chimica.

di Greentree
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PROLOGO
Quella domenica mattina di Febbraio Luisa era seduta alla scrivania, cercava invano di studiare un paragrafo di Chimica, la materia che più detestava in assoluto e che non capiva poiché lei era un’ amante della letteratura, dei grandi scrittori e pensatori del novecento, motivo in più che l’aveva spinta a scegliere il liceo classico. Sapeva che da lì a breve avrebbero affrontato Montale, Ungaretti, Saba e non vedeva l’ora di scandagliare i loro scritti per riuscire a comprendere meglio la natura e i sentimenti umani, perché quando studiava faceva questo, ricostruiva i sentimenti e la storia degli uomini. Le interessava scoprire i sentimenti di montale mentre scriveva una delle sue più celebri poesie “Ho sceso, dandoti il braccio”, proprio a lei che di sentimenti non aveva mai capito nulla e che non si era mai innamorata. Aveva avuto diverse relazioni con ragazzi del liceo che frequentava, ma nessuno era mai riuscito a far accedere in lei la scintilla o l’interesse che provava quando leggeva un testo poetico. Con questi pensieri che le affollavano la testa chiuse il libro e si decise a riordinare lo zaino, di lì a poche ore si sarebbe dovuta preparare per andare a scuola e affrontare un’altra giornata, non sapendo che probabilmente dall’indomani la sua vita avrebbe preso una piega molto diversa.
 




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