Yuki no hana
Yuki no hana
Un pianoforte suonava in lontananza, una musica dolce, lenta.
Il susseguirsi delle note, che riempivano l'istituto ormai deserto, provenivano dall'aula di musica.
Chi poteva mai essere lì, a quell'ora?
Presa dalla curiosità
proseguì e a passi felpati arrivò dinanzi all'aula; prima
di aprirlà deglutì spaventata, e se fosse stato il
fantasma di cui tutti parlavano?
Ultimamente girava voce all'interno
della scuola che il fantasma di una ragazza, dai capelli lucenti quanto
il sole e la pella diafana, suonasse una musica dolce e triste e
attirasse giovani studenti per portarli via.
Ma già in passato, durante
la cattura delle carte, le era capitato di ritrovarsi a fronteggiare il
famigerato fantasma - svelatosi poi essere una delle sue amate carte.
Decise di aprire la porta, ma con cautela, e
sbriciare silenziosamente: la musica continuava e sentì il cuore
rilassarsi a quella melodia.
Aveva sempre amato il suono del
piano, suo fratello era solito suonarlo durante i pomeriggi liberi. Le
diceva sempre che era stata la mamma ad insegnargli come suonarlo, e
lei ne era quasi gelosa: avrebbe voluto anche lei vivere dei momenti
come quelli con la madre.
Chiuse gli occhi lasciandosi cullare ancora, fino a quando la musica
non cessò e il rumore dei fogli prese il suo posto.
Spalancò gli occhi, impaurita, e per chiudere in fretta la porta
e scappare inciampò, cadendo rovinosamente a terra e rovesciando tutto il contenuto della borsa
sul pavimento pulito, provocando un gran fracasso.
"Chi c'è lì?" quelle parole, la voce che le aveva
pronunciate "Shaoran?" chiese sorpresa girandosi, ancora seduta sul
pavimento "Sakura?"
Sul viso del ragazzo lesse grande imbarazzo, tanto da farlo arrossire
fin sopra alle orecchie "C-che ci fai qui?" domandò lui
abbassandosi e aiutandola a raccogliere tutte le sue cose.
"Dovevo consegnare dei documenti in Sala Professori e mi sono
intrattenuta a parlare con loro" il silenzio calò tra i due, che
finirono di raccattare tutte le cose della ragazza.
"E-ecco..." iniziò la biondina guardando verso il pavimento: era
vero che ormai entrambi erano a conoscenza dei loro sentimenti, ma a
volte ritrovarsi da soli le portava ancora parecchio imbarazzo.
"Sì?"
"Eri tu a suonare il piano?" il ragazzo si grattò la guancia in imbarazzo, annuendo "Sei bravissimo!"
"Dici davvero?" gli occhi di lui sembrarono illuminarsi alle parole della ragazza che annuiva vistosamente.
"Cosa... cosa stavi suonando? Non avevo mai sentito prima questa melodia"
"E' una vecchia canzone che ho sentito qualche anno fa qua, in Giappone" le sorrise imbarazzato e cominciò a camminare.
"Non sapevo sapessi suonare"
"Diciamo che doveva essere una sorpresa: ormai il tuo compleanno è vicino, e volevo farti una sorpresa quel giorno"
Sakura si sentì commossa dalle attenzioni che lui le riservava continuamente.
"Sei davvero dolcissimo, Shaoran" e gli sorrise, il ragazzo
arrossì nuovamente per poi farle segno di tornare a casa insieme.
"Ma quindi... quel fantasma in realtà sei tu, Shaoran?"
"Fantasma?"
"Sì, quello di cui si parla ultimamente: quello dell'aula di
musica" erano ormai quasi giunti all'uscita quando un'altra musica
lenta e triste partì dall'aula di musica; entrambi
rabbrividirono guardandosi.
"No... non sei tu" deglutì Sakura tirandolo per la manica a correndo via, spaventata come non mai.
Qualche finestra più in là Tomoyo guardava - e
soprattutto riprendeva - la scena divertita mentre Kero-chan se la
rideva sotto ai baffi "Questa era veramente cattiva, Kero-chan!"
Seraaaaa
Sì, nuova storia, nuova sciocchezza.
Spero possa piacervi nonostante la demenza lol
Ho preso spunta dalla puntata della scorsa settimana per scrivere
questa storia, sia chiaro ahahahaha ed il titolo è quella della
canzone suonata al piano da Shaoran.
Yuki no hana sta per Fiore di neve.
Vi ricordo che, nel casp vogliate seguirmi, potete farlo tranquillamente tramite i bottoni social presenti nel mio profilo.
A presto!
Vera.
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