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1.1
Pioveva.
Grosse, enormi gocce argentee scendevano dalle grigie nuvole che
sovrastavano Spinner’s End, rendendo la via più
squallida
del solito.
Per le strade non c’era un’anima, dato che tutti si
erano
rifugiati nelle proprie abitazioni, in attesa che quel supplizio
finisse.
-Mamma ti preeeego- piagnucolò il bambino, avviluppato da
uno
spesso plaid sul divano di casa sua -posso uccire a ggiocaaare?
-No- ripetè sua madre per la centesima volta -te
l’ho già detto. Non vedi che piove a dirotto?
-Ma mamma io vojo giocaaaare…
-Quando questo acquazzone terminerà potrai uscire.
Il bambino sbuffò con impazienza e si risolse a guardare
fuori dalla finestra, abbattuto.
-Ma finirà per stasera, mamma? è
Halloween… io vojo andare a prendere i doccetti…
-John, tesoro, sono sicura che per quell’ora la pioggia non
ci sarà più. Fino ad allora tu stai qui.
-Ma mamma, allora che ci fa lui, la fuori?- domandò
improvvisamente il bambino, puntando un dito grassoccio per indicare
qualcuno fuori dalla finestra.
La mamma di John sospirò stancamente e si
avvicinò al figlio.
Fuori, davanti alla porta della propria casa, un uomo scuro di capelli
stava seduto ad infradiciarsi sotto il diluvio. Era pallido, con spessi
ed unti capelli neri e portava abiti scuri. E la sua espressione era
così ansiosa che mise i brividi alla donna.
-Non lo so John…
Non ci riusciva più a stare in casa.
L’attesa era troppo lunga, il terrore troppo grande, ampio,
bruciante.
E se non l’avesse risparmiata? Se alla fine il suo istinto di
potere, la voglia di assolutismo dell’Oscuro Signore
l’avesse accecato?
Non doveva accadere.
No, no.
Avrebbe dato qualunque cosa purché non succedesse, la sua
stessa
vita perché lei fosse salvata. Avrebbe rinunciato a lei per
sempre, avrebbe accettato che lei passasse il resto dei suoi giorni con
Potter-grande e Potter-piccolo… bastava che non cadesse
nelle
grinfie assassine di Voldemort.
Bastava che gli sfuggisse.
Che potesse ancora ridere, scherzare, baciare, parlare, anche se il
destinatario di quei gesti non fosse stato lui.
Bastava che restasse viva.
Che non…
Severus Piton non aveva nemmeno il coraggio di pensare quella parola.
Ma risuonò lo stesso nel suo cervello, dura e brillante,
come un sasso lanciato in testa.
Morisse.
E Severus era convinto che il sasso avrebbe fatto meno male.
Gli tornarono alla mente innumerevoli ricordi, decisi e dolorosi e
tutti avevano come sfondo l’immagine sorridente di Lily.
Era seduto in un angolo e sentiva i suoi sbraitare attraverso il muro
della sua stanza… ma sullo sfondo c’era il sorriso
di
Lily, che lo rinfrancò.
Puntava la bacchetta al soffitto per uccidere le mosche, solo e
depresso, almeno quanto le pareti della sua camera… ma aveva
gli
occhi verdi di Lily in mente, rassicuranti e dolci, gli occhi che gli
permettevano di andare avanti.
Viaggiava verso Hogwarts con Lily, sull’Espresso e
l’aveva
lì, davanti a lui, che gli sorrideva, con
quell’espressione luminosa espressa negli scintillanti occhi.
Era appeso a testa in giù da Potter, poco dopo il G.U.F.O.
di Difesa contro le Arti Oscure…
Ma lì i suoi occhi non c’erano.
E non ci furono più.
Schifosa Mezzosangue.
Due parole, solo due parole, che gli rovinarono la vita, in quanto la
sola cosa che contasse davvero per lui, in quella sua vita, era il
rapporto di amicizia con Lily Evans..
E ora stava là, ad infradiciarsi sotto la pioggia, ad anni
di
distanza, aspettando la venuta dell’uomo in cui aveva riposto
la
salvezza di Lily.
Perché Silente tardava?
Perché non era ancora arrivato?
Il cielo, scurito dalle nuvole, aveva ceduto già da un
po’
il passo ad un buio più ampio, quello della notte, ma
Silente
ancora non c’era.
Si era ripromesso di venire da lui ogni settimana, per metterlo al
corrente di Lily e di come stava.
E perché ora era in rit…
-Severus.
Un fruscio, un battito di ciglia. Silente si era appena Materializzato
davanti a lui, talmente all’improvviso che Piton quasi non se
ne
accorse.
-Come… come sta lei?- chiese a bruciapelo, senza nemmeno
salutare. Era un pomeriggio intero che tratteneva l’ansia,
non
voleva aspettare un secondo di più. Voleva sapere che ne era
di
lei, che riempiva il senso dei suoi giorni –Come sta Lily? Me
lo
dica, Silente!
-È morta, Severus.
Benebenebene…
questo è il primo chapter… cosa pensate??
È
così orripilante?? Spero di no… =)
Attendo recensioni
grazieee!!
ThePirateSDaughter.
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