Note Iniziali!
Beh, ecco. Ho
iniziato a bazzicare per la
sezione qualche tempo fa, tutta colpa di Ayla lo ammetto, e siccome
quest'ultima mi sta dicendo che se leggo le cose devo commentarle (non
sono mai
stata brava in questo, mi scuso!), ho deciso di diventare una parte
più attiva
della sezione... per, come dire, aiutarmi a farmi venire voglia di
commentare!
Così ho ripreso in mano un vecchio progetto, quello di
iniziare a lavorare
sulla "Big Damn Table" che ho salvato sul PC qualche secolo fa, e mi
sono fatta coraggio.
-Dunque...
considerando che
io sono una grande fan del 104, Donuts, o DouWata come
vogliate chiamare i nostri due piccioncini, non credo che
metterò altre
coppie... perlomeno, non mettero i nostri
due eroi appaiati con
qualcun'altro. Shonen-ai anche solo
implicato nella mia testolina! (come
in questa prima shot)
-Per quanto riguarda il rating, non avendo la
minima idea di come andrà questa
raccolta, lo metto su Giallo per iniziare... se
dovesse salire per qualunque motivo lo
cambierò sul momento, anche se non so
quanto sarà il caso...
-Invece, sugli
aggiornamenti, non so proprio che
dire. Non
sono esattamente miss regolarità, e
questo è il primo fandom su cui scrivo di cui oso postare
qualcosa (non posto
su EFP da anni... e quella roba era orribile.)... quindi, ci
proverò ^^"
-Altro punto, questa sarà probabilmente una
raccolta di One-Shots totalmente scollegate l'una
dall'altra... se per qualunque motivo ci sarà un qualche
tipo di
"serializzazione" all'interno di questo progetto, non sarà
premeditata
(ma non si sa mai!)
Detto questo,
Andiamo con la storia e mi
scuro per l'introduzione prolissa!
Buona
lettura!
Titolo:
Non come ogni altra volta
Prompt:
001 - Inizio
Personaggi/Pairing: Yuuko;
Doumeki/Watanuki... se si cerca attentamente
^^"
Disclaimer: xxxHolic non
è mio... e per la Big Damn Table,
sicuramente non ho una mente tanto diabolica da inventare una COSA
simile.
*
La donna si
allungò voluttuosamente sul
divanetto, lunghe gambe che si piegavano all'altezza del ginocchio con
grazia,
coperte dalla seta più fine appartenente ad un kimono in
stile imperiale
cinese - antico
esattamente quanto lo sembrava.
Lunghi capelli scuri e lisci scivolarono, magicamente ancora in ordine,
lungo
il rivestimento floreale dell'imbottitura del divano.
La loro padrona appoggiò pigramente il
mento appuntito sul palmo della sua mano e sorrise misteriosamente.
«Doumeki-kun è qua fuori che ti aspetta,
perché non prepari la colazione anche per lui oggi,
Watanuki?» L'affascinante
donna esordì, interrompendo a metà la tirata che
impegnava l'altro occupante
umano della stanza.
La strega ne osservò le reazioni,
sorridendo della lieve increspatura che si era andata a creare tra le
sopracciglia del suo aiutante e dello scintillio furioso dei suoi occhi
blu.
«Quel Doumeki...!» Esclamò irritato il
suo part-timer subito
dopo, lo sguardo che dardeggiava verso lo shoji che dava
sul porticato, come aspettandosi di
vederlo apparire da un momento all'altro. «Non ho bisogno di
una balia! Non
sono una ragazza, accidenti... che se la faccia da solo la colazione,
poi!»
L'espressione con cui questa frase era
stata detta poteva essere definita solo come 'imbronciata', soltanto il
fatto
che il suo dipendente avrebbe potuto sequestrarle il sakè
per una settimana le
impediva di farglielo notare.
Alzò la sua coppa richiedendone altro, ignorando i borbottii
di Watanuki
sull'alcool di prima mattina, sul suo fegato, sulla sua salute ed altri
argomenti simili.
«Ma come,
Wa-ta-nu-ki!» sogghignò al suo
dipendente, socchiudendo leggermente gli occhi e guadagnandosi
un'occhiata
allarmata. «Ti sembra il caso di trattare così
Doumeki-kun? Fallo entrare e
preparagli la colazione! Infondo, se deve svegliarsi di prima mattina
ogni
giorno, non è forse interamente colpa
tua?» Lo
indicò pigramente, la coppa adesso
nuovamente piena.
A quello, Watanuki sospirò e guardò
colpevolmente verso il pavimento. «Non è come se
io gli avessi mai chiesto
qualcosa, comunque...!» si lamentò, avviandosi
però a passo deciso verso la
porta del negozio.
Soddisfatta della vittoria ottenuta Yuuko
si sistemò più comodamente nel divano, una gamba
adesso completamente scoperta
che dondolava pigramente, il piede a pochi millimetri dal pavimento.
Watanuki, pensò, non capiva ancora bene
cos'era l'Hitzusen, perché per lui chiedere non era mai
stato necessario.
Così si appoggiò comodamente, sorseggiando il
sakè, ed attese con un sorriso
sulle labbra finché non sentì le urla iniziare.
«Doumeki è qui!» Esclamò
allegramente
Mokona, seduto sull'altro bracciolo del divanetto. Poi
sembrò riflettere pensosamente per un'attimo.
«Quando Doumeki è qui, Watanuki si agita
sempre.»
Yuuko annuì. «È
per via della tensione sessuale
accumulata!» sorrise largamente, svuotando d'un fiato la
coppa che aveva in
mano e prendendo pigramente un dolcetto.
Watanuki scelse quel momento per entrare,
portandosi dietro l'ospite atteso.
«Y-yuuko-san! Non sono
Sessualmente Frustrato!!» Apparentemente, l'urlo
del suo dipendente andò
totalmente ignorato dagli altri occupanti della stanza.
«Ohayo*» Salutò
infatti l'arciere,
prima di sedersi alla tavola bassa schermandosi con nonchalance
l'orecchio
sinistro, dopo aver lanciato un'occhiata vagamente ironica al suo
coetaneo.
«Buongiorno anche a te, Doumeki-kun.»
rispose la strega, anch'ella totalmente indifferente alla voce
esageratamente
alta di Watanuki. «Perché non porti la colazione
anche al nostro ospite,
piuttosto, Watanuki?» Una pausa, un sorrisetto. «E
portami un'altra bottiglia!»
L'interpellato corrucciò esageratamente le
sopracciglia. «Tu! Smettila di... di... fare quelle occhiate!
E lei! Non le fa
bene tutto questo sakè di...» Si fermò,
il dito ancora puntato contro Yuuko, e
sospirò stancamente. «Oh, non capisco come mai
continuo a
provarci.» Borbottò il ragazzo in
tono esasperato, prima di girarsi verso la porta.
«Oi.» Fu interrotto però dall'altro
ragazzo, Doumeki.
Quest'ultimo
non aveva risposto alle urla di Watanuki, se non con un'altra occhiata
ironica, ma si era impegnato nell'osservare quello che era disposto sul
tavolo con aria esternamente indifferente. Non che quell'espressione
potesse veramente ingannare Yuuko, che aveva imparato a leggerlo senza
difficoltà da sapere prima ancora che l'interessato lo
sapesse.
Daltronde, pensò, una conoscenza lunga
un'eternità insegna questo ed altro su una persona.
Intanto l'attenzione di Watanuki era tornata
sull'arciere e, quando ne fu sicuro, quest'ultimo si limitò
a tre parole.
«Voglio del Chawan*»
Il suo dipendente corrucciò ancora di
più
le sopracciglia e si infilò teatralmente le mani nei
capelli, per poi iniziare a lamentarsi ad alta voce dannando il fato
crudele che l'aveva messo nelle grinfie di quella donna.
«Argh! Non
capisco come mai lei continui a farmi fare cose per questo
stupido...» Sbottò
infine il ragazzo urlante, voltandosi verso la porta, «...
insaziabile...»
attraversò la soglia, «... idiota!»
rumori di calpestamenti pesanti ed infine
lo shoji della cucina che si chiudeva.
Yuuko sorrise lentamente tra sé e sé.
Osservò il punto dove il suo inserviente
era sparito, rigirando nella sua mente quella domanda urlatale contro.
L'Hitzusen, pensò, aveva bisogno di una
spinta nella giusta direzione ogni tanto, e lei aveva visto talmente
tante
volte quei due, in talmente tante situazioni e tempi differenti...
Lanciò uno sguardo pigro a Doumeki e lo
scoprì a fissarla di rimando, gli occhi seri.
«Stai facendo un buon lavoro, Doumeki!»
Mokona saltò giù dal punto dove era seduto e
atterrò con incredibile grazia
accanto all'interpellato, tendendo verso di lui la bottiglia scura che
aveva in
mano. «Watanuki è sempre più solido,
dopo averti visto.» Esclamò seriamente
l'animaletto scuro.
Nessuno degli altri due in quella stanza aveva bisogno di spiegazioni,
a questa
frase.
Doumeki si era sicuramente accorto di
qualcosa, anche se non lo aveva mostrato esteriormente; Yuuko
semplicemente
sapeva, e sapeva da prima dell'inizio.
L'arciere annuì lentamente, la strega vide una risoluzione
serpeggiare e
solidificarsi nei suoi occhi e sorrise più apertamente.
Avrebbe potuto, in quel momento, dire
precisamente cosa stesse pensando il giovane. E senza bisogno di
leggergli la
mente, oltretutto... non che non ne fosse capace.
Non
lascerò che Watanuki scompaia.
Afferrò le bacchette con grazia innata e
si tese verso il tavolino, prendendo tra le due estremità in
legno dei chicchi
di riso.
Aveva letto quella decisione negli occhi
di quel ragazzo migliaia di volte, negli anni.
Che si fosse trattato di questo ragazzo, di un uomo adulto, di un
cavaliere, un
sacerdote... le volte erano state innumerevoli, le dimensioni
altrettanto.
Eppure quegli occhi color oro erano rimasti sempre gli stessi,
così come il
modo così fanciullesco che aveva Watanuki di imbronciarsi
non era mai cambiato.
L'anima infondo era la stessa, così come
lo erano i pericoli rappresentati dagli sconvolgimenti che quel mago
stava
creando, in tutti i tempi ed in tutte le realtà.
Quello sciocco.
Osservò
ancora l'arciere e lo sguardo le cadde su quell'occhio, che
appariva sbiadito quando la luce vi batteva sopra da alcune
angolazioni.
Annuì.
La loro storia era sempre andata male,
ogni volta, in modi sempre diversi eppure così uguali.
Watanuki entrò nella stanza, Doumeki
guardò verso di lui con la coda dell'occhio.
«Oi. Aspetta che finisca gli allenamenti,
oggi.»
Quando il suo dipendente si limitò ad
annuire, sospirando qualcosa sulle baby-sitter, in quella che solo
qualche mese prima sarebbe stata
una
fitta di urla, la Strega delle Dimensioni si concesse un'altro
sorrisetto.
Ogni volta era stata tragica, ma dopo un
ammontare di tempo che lei stessa non sapeva quantificare, adesso stava
cambiando qualcosa.
Era solo un'inizio, certo.
Ma l'hitzusen era una strada sempre in movimento, una corrente in
perenne
mutamento.
Sicuramente, un'inizio sarebbe bastato.
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Note:
*Ohayo - semplicemente,
"buongiorno".
**Chawan - una delle
colazioni più
"famose" in giappone, zuppa bollente a base di uova e pesce, delicata
e anche buona. Ovviamente però trattandosi della tavola di
Yuuko-san, lei aveva
sicuramente richiesto qualcosa di sofisticato!
A/N:
E la prima
è fatta.
Non so quando
verrà la seconda, ah-ah... E sicuramente non
seguirò l'ordine dei
prompt sulla Table, ma andrò un po' con-il-vento.
Comunque, se non
dovesse aggiornarsi così
spesso come vorreste - e vorrei -, è per via di qualche
altro... progettino in
cui sono immersa.
Progettini che hanno a
che fare con la sezione, ma cosa lo scopriremo solo
vivendo :P
Buona notte!
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