Amitié, amour et famille di Lila_88 (/viewuser.php?uid=36821)
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Piccola
e dovuta premessa
prima di questo capitolo conclusivo. Ci tengo a scusarmi per l'ultimo
dei miei _ahimè_ tanti ritardi nell'aggiornare. Anche se
devo
aggiungere che penso che questo sia giustificabile. Allora, avevo in
mente questo epilogo da molto tempo. Era già lì,
già pronto come
chiusura per questa storia. Tuttavia, mi sono trovata impantanata
nell'indecisione di come arrivarci. Vedevo davanti a me due scelte: o
tirare alla lunga con una serie di capitoli che però mi
sarebbero
sembrati sempre di più privi di sostanza o
“troncare” in qualche modo
la narrazione e arrivare dritti al punto. Alla fine ho optato per
quest'ultima scelta per, come si dice, “non allungare la
minestra”!
EPILOGO
Otto mesi dopo
La chiesa che avevano scelto Benedicte e José era in una
zona fuori dal centro. Non era molto grande, ma sembrava essere
perfetta per il tipo di cerimonia che la coppia aveva in mente. Alla
fine, avevano optato per pochi invitati, ma buoni. L'importante
è che fossero presenti le loro famiglie e i loro amici.
Dietro le prime panche occupate dalle famiglie, c'era
Hélène, che al suo fianco, nella parte opposta
alla navata centrale, aveva la carrozzina, con la piccola
Thècle che dormiva tranquilla. La piccola era nata con parto
naturale due mesi prima, dopo 13 ore di travaglio. Accanto a
Hélène erano seduti Christian e Johanna, con
Jonathan in mezzo a loro. I due erano tornati insieme, dopo mille
tentennamenti, da ormai tre mesi e anche se non avevano ancora
accennato nulla agli amici, meditavano già sul fare un
fratellino o una sorellina a Jonathan. Dietro di loro c'erano Sebastien
e Linda, tornati per festeggiare con gli amici di un tempo.
Vicino l'altare, i testimoni e lo sposo aspettavano l'arrivo della
sposa. Sorprendentemente, José aveva scelto come sua
testimone, al fianco di Nicolas, Laly, che aveva deciso di raggiungere
Jimmy in Australia solo dopo il matrimonio. Nonostante e loro perenni
liti, questo gesto stava a delineare quanto affetto in
realtà c'era fra i due. Benedicte, invece, aveva chiesto a
Etienne e Cathy di essere i suoi testimoni.
In quel clima di attesa, si respirava una ventata di aria nuova. Il
matrimonio fra José e Benedicte segnava solo l'ultimo dei
grandi passi che erano stati fatti nell'ultimo anno. Tante cose erano
cambiate. La casa che era stata al centro della loro nuova vita al di
fuori dei dormitori universitari sarebbe rimasta vuota in tempi brevi.
Christian si era trasferito definitivamente nell'appartamento di
Johanna, mentre Hélène e Nicolas avevano trovato
una casa vicino a quella dei genitori di Hélène e
ci erano andati a stare un mese prima che nascesse la bambina.
José e Benedicte avevano trovato un appartamento libero
nello stesso palazzo dove vivevano Cathy e Etienne e le loro cose erano
già quasi tutte lì, anche se, per il
trasferimento definitivo, avevano deciso di aspettare di essere
rientrati dal viaggio di nozze. Laly entro tre giorni avrebbe raggiunto
il suo Jimmy. Ognuno di loro aveva delle strade nuove davanti a
sé, ma l'unica cosa che sapevano di sicuro è che
non si sarebbero divisi gli uni dagli altri.
Era un po' difficile, dato che, al rientro di Benedicte e
José, li aspettava l'inaugurazione del locale che un tempo
era di Alfredo, locale che Cathy, Benedicte e Johanna si erano
impegnate a gestire insieme. Il nome che avevano scelto, “La
Gouttiére” (trad. la grondaia), poteva sembrare di
cattivo gusto, ma a loro faceva pensare ai tempi dei dormitori, quando
per andare da una stanza all'altra, usavano spesso le grondaie di
nascosto. Ovviamente, il locale avrebbe avuto la sua band personale,
formata dai ragazzi. Adesso che Jimmy era partito, Etienne aveva
ripreso il suo posto di bassista e la formazione era tornata ad essere
quella originale.
Finalmente, partì la classica marcia nuziale, annunciando
l'entrata in chiesa della sposa. Benedicte entrò a braccetto
di suo padre. Il suo vestito lungo e bianco aveva un taglio molto
semplice ma elegante e le donava tantissimo. Tutti gli occhi erano
puntati su di lei, in particolar modo quelli innamorati di
José. Il padre di Benedicte la scortò fino
all'altare, poi andò a sedersi con il resto della famiglia.
Mentre la cerimonia aveva inizio, Cathy si voltò verso le
panche per sorridere a Hélène e Johanna, che dopo
essersi scambiate tra di loro uno sguardo complice, le sorrisero di
rimando. Era passato un sacco di tempo da quel lontano giorno in cui
Nicolas, Christian e Etienne avevano notato Cathy da Alfredo e si erano
tanto goffamente avvicinati al suo tavolo. Da lì a
coinvolgere Hélène e Johanna il passo era stato
breve e in ancor meno tempo tre nuove coppie erano nate e altri amici
si erano uniti e separati dal gruppo. Adesso, tuttavia, erano tutti
riuniti lì, per un evento tanto bello. Di sicuro non
l'ultimo evento felice a cui avrebbero assistito tutti insieme.
Fin
Un altro motivo per cui questa storia mi
rimarrà nel cuore, al di là dei gradimenti che
può aver avuto o meno per i lettori, è che mi ha
permesso di scoprire l'esistenza della traduzione francese del nome
Tecla, il nome di mia nonna, morta da tempo, purtroppo.
“Thècle”, il nome che ho scelto per la
bambina di Hélène, è pertanto un
omaggio a lei. Grazie a chiunque deciderà di arrivare fino
alla fine del racconto. Spero che per qualcuno ne sia valsa la pena.
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