Il mese preferito in assoluto di Connie era senza dubbio Marzo.
In parte perchè la primavera era alle porte, il che voleva dire piogge abbondanti ed imprevedibili quindi doveva portarsi l’ombrello anche quando c’era il sole e lei amava profondamente la pioggia..
Con la primavera dell’Atlantico non si poteva scherzare..
In parte perchè quella stessa pioggia l’aiutava a lavare via tutte le sensazioni e le emozioni che provava quando il Sostituto Procuratore Esecutivo Michael Cutter si trovava vicino o nei paraggi.
Ogni tocco non voluto, ogni sorriso, ogni parola, ogni giorno e notte passati insieme veniva lavato via da quella pioggia di Marzo.
Connie sentì una leggera carezza sulle spalle quindi si girò.
Trovò Mike a guardarla. «Scusami se ti ho distratta dai tuoi pensieri, volevo salutarti prima di andare a casa e dovresti andarci anche tu. È molto tardi e domani dobbiamo essere in aula presto.» disse preoccupandosi per lei e con un sorriso dolce sul volto.
«Tra poco vado, finisco di protocollare i fascicoli che ci servono, me ne mancano pochi.» rispose con lo stesso sorriso.
Mike annuì. «Okay. Notte Connie, a domani. Mi raccomando, riposa.» disse appoggiandole una mano sulla spalla e stringendo lievemente per fare in modo che quel contatto rimanesse impresso nella sua memoria.
Sentì la sua spalla andare in fiamme e il sangue percorrerle tutto il corpo ad una velocità esageratamente alta.
Non riuscendo a dire una parola, sorrise in risposta e Mike si allontanò verso l’ascensore.
La pioggia batteva forte sulla grande vetrata dell’ufficio del suo capo e si perse a guardare tutti quei rivoli d’acqua, sentendo di tanto in tanto dei tuoni.
Sospirò. “Un altro giorno pieno di emozioni che, per la mia sanità mentale, questo temporale porterà via con sè mentre torno a casa.” pensò appoggiando la testa su una mano e guardando fuori.