La canzone del Cappello Parlante

di Andrea2380
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Moltissimi secoli ormai son passati,
da quando quattro potenti si diedero da fare.
Giovani maghi e giovani streghe furon radunati,
per la magia a lungo tramandare.
 
Aiutarli a difendersi da crudeli maledizioni
decisero che qualcuno iniziare dovesse.
Padroneggiare artefatti, incantesimi e pozioni
era tempo che uno, agli studenti insegnasse.
 
Ma i fondatori, di un certo orgoglio dotati,
vollero ciascuno una propria identità.
Poiché due uguali, non ne avreste trovati
quattro gruppi diversi fu la realtà.
 
E così Grifondoro i coraggiosi chiamò,
guidati dal cuore, fieri e audaci.
A Corvonero i più saggi, andaron però,
dotati di ingegno, tutt’altro che incapaci.
 
Tassorosso scelse i più devoti al lavoro,
consapevoli di sé, attenti ed eguali.
Astuti e scaltri, infine furon coloro
che Serpeverde preferì, puri e leali.
 
E per smistare facilmente migliaia di studenti
da ciascuno dei fondatori, come sopra, preferiti
tantissimi punti, precisi, ma non lucenti
affinchè io agissi, furono cuciti.
 
La casa decido, e leggo le menti.
In più di mille anni ne ho viste tante
Sotto di me sono passate le più diverse genti,
perché io sono il Cappello Parlante.




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