Quei ricordi che scuotono l' anima

di Silor_2691
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I Malandrini ridevano e parlavano nel salone di casa Potter, gustando dell’ ottimo vino elfico e ricordando i tempi della scuola.
Lily li ascoltava seduta sulla poltrona di pelle. Il pancione era formato, quinto mese di gravidanza!
“Mi chiedo quanto ti somiglierà”, sorrise Sirius all’ amico di una vita, guardando poi in direzione della pancia di lei,
“potrebbe somigliare più a me”, rispose quest’ ultima,
“sai che palle, saccente e arrogante”. Gli amici risero e Lily con loro.
I sorrisi della ragazza erano sinceri, stava bene al fianco dell’ uomo che amava, le piacevano Sirius e Remus, un po meno Peter, quello era un po ambiguo.. tuttavia quel giorno sembrava non godere di ottimo umore seppur lo nascondeva distintamente. Voldemort stava ampliando il suo terrore ma non fu nemmeno questo che le tolse il sorriso.
“Scusatemi ragazzi”, si alzò in piedi, “vado a stendermi un pò”,
“stai bene amore?”, il marito, premuroso come pochi, le si avvicinò in fretta,
“non preoccuparti, sono sveglia dalle sei del mattino voglio solo riposarmi”, gli diede un fugace bacio sulle labbra, sorrise agli amici e si congedò.
Svestita dagli indumenti, mise una veste da notte rosata con dei gigli disegnati, sedette davanti la scrivania e osservando il proprio riflesso sullo specchio diede un colpo di spazzola a quella chioma di fuoco.
Quando si mise a letto tirò la coperta fino a mezzo volto, lo faceva sempre quando le cose non andavano per il verso giusto o la mente urlava troppo forte.
Che sguardo triste, già, è così quando provi a sotterrare dei ricordi cercando di tenerli lontani e reggere l’ autocontrollo come se fossi un occlumante... e ci riuscì a lungo ma quella sera la difficoltà fu devastante, quella sera i ricordi che non voleva rievocare sembravano essersi ribellati, spaccando le difese di Lily.
Cosa starà facendo? Avrà intrapreso quella strada che per lui sembrava vitale? Starà percorrendo il sentiero che secondo lui lo avrebbe condotto alla gloria al fianco del potente mago oscuro? Si stava impegnando a farsi apprezzare da costui?
Severus Piton, iniziarono insieme la scuola e purtroppo la completarono senza rivolgersi la parola, si conoscevano dall’ età di nove anni e adesso erano come due sconosciuti anzi peggio, nemici!
Dopo quell’ orribile giorno in cui ottennero il titolo di GUFO, giorno in cui il loro rapporto tramontò come un Sole troppo stanco dietro il monte, si era sforzata di cacciare ogni forma di sentimentalismo, aveva tenuto lontano Severus dalla propria mente, ogni qual volta a scuola si trovavano per qualche motivo vicini, Lily osservava dal lato opposto e quando al settimo anno si fidanzò con James, sembrava riuscire a non notarlo neppure. “Tanto ho altri amici come Mary Mec Donald’s”, già ma non era Severus, era buona quella Mary ma non aveva mai dimostrato di conoscerla come lui, non era mai stata capace di comprendere ogni suo gesto, ogni mimica facciale come lui e come lui mai nessuno si era dimostrato capace di ascoltare le sue lamentele anche quando diventava pesante, Severus non le aveva mai detto “basta, hai rotto”, ma si mostrò sempre paziente e attento ad ogni singola parola da lei pronunciata, un ottimo ascoltatore che in silenzio ne udiva i discorsi anche per ore. Nemmeno James era arrivato a tanto seppur amava ascoltarla. Nessuno la conosceva come quel ragazzo dai capelli unti e dal nasone adunco.
Le lacrime colarono dai suoi occhi mentre udì il marito scherzare con gli amici al piano di sotto, le parve di sentir dire “ricordati di mocciosus”, ma ignorò.
“Perché hai scelto quella strada?”, sussurrò, come se Sev fosse li vicino, seduto sul letto, “perché non hai scelto la nostra amicizia? Perché non hai scelto me?”, con quelle gocce di lacrime salate agli occhi si abbandonò al sonno. Sognò un episodio realmente avvenuto, lei e Severus al quarto anno mentre studiavano soli nel parco della scuola, indisturbati e felici.




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