ReggaeFamily
Butterflies
collection on Flowers
Siamo
nel 2004, precisamente a luglio. Las Vegas ribolle come non mai,
delimitata dal deserto arido che rende l'aria irrespirabile.
Il
piccolo Alex non è abituato a certe temperature, lui che è
inglese e non sa neanche che significhi avere realmente caldo. Questo
problema lo caratterizza anche a livello personale, visto che è
un po' freddo e distaccato con tutti.
Tranne
con lui.
Si
trova in strada, di fronte al suo hotel, e sta aspettando che Brandon
lo passi a prendere. Il ragazzo è in ritardo come sempre, e
Alex sta quasi per rientrare in albergo e buttarsi sotto la doccia.
Ma non lo fa. Lui è venuto a Las Vegas apposta per vedere
Brandon.
Sono
amici, ma Alex sa che non resisterà a lungo prima di cedere al
desiderio che lo investe ogni volta che i loro occhi si incrociano.
No,
cari lettori, in realtà i Franz Ferdinand e i The Killers
devono partecipare a un importante festival di musica indie rock,
ecco perché Alex Kapranos si trova in quest'afosa città.
Volevo essere romantica, ma il vero motivo è questo.
In
ogni caso, Alex si sente davvero attratto da Brandon Flowers, anche
se non riesce a spiegarsi come ciò sia possibile.
Trascorre
molto tempo con diverse groupie della band,
ma ogni tanto il suo pensiero vola verso Brandon e così le sue
parti basse reagiscono senza che lui possa far niente.
Quando
Brandon arriva a bordo di una macchina sportiva, il cuore di Alex fa
le capriole nel petto, ma è soprattutto qualcos'altro
a fargli intendere che stavolta
non resisterà come al solito.
Brandon
scende dall'auto. La scena sembra quella di un film romantico, avete
presente Twilight? Quando Bella vede Edward per la prima volta, ecco,
qualcosa del genere.
Brandon
Flowers indossa un paio di occhiali da sole che lo fanno sembrare un
moscone, i quali ombreggiano quasi del tutto il viso dalla forma
squadrata. Alex si sofferma sul suo abbigliamento e quasi sbava nel
notare la maglia gialla aderente completamente zuppa di sudore, e un
paio di bermuda grigio topo larghi.
È
obiettivamente orribile, ma si sa che l'amore può giocare
brutti scherzi.
Brandon
solleva gli occhiali da sole sulla testa, incastrandoli tra i capelli
a caschetto che lo fanno somigliare vagamente
a uno a caso dei Beatles, e sorride appena al suo amico.
«Amico,
andiamo o no? Dobbiamo ubriacarci come deciso!» esordisce il
cantante dei The Killers, mollando all'altro una pacca sulla spalla.
«Ma
sono solo le quattro del pomeriggio!» protestò l'altro
in tono indignato.
Brandon
lo squadra da capo a piedi e sospira. Questo ragazzo inglese dalla
pelle chiara e pallida finirà
presto per scottarsi, lo sa bene. E finirà presto per fargli
perdere la testa, l'erezione che si porta sotto i bermuda lo
suggerisce appieno.
«Allora
cosa vuoi fare?» domanda l'americano.
Scoparti.
Alex
lo pensa ma non lo dice, anche se presumibilmente Brandon se ne
accorge, poiché gli lancia uno sguardo malizioso.
Il
cantante dei Franz Ferdinand si stringe nelle spalle. «Non ne
ho idea» borbotta.
«Io
un'idea ce l'avrei» mormora Brandon, mentre fissa con
insistenza le labbra dell'altro. È un ragazzo magro ed esile,
nonostante sia alto circa quanto lui. I capelli lisci e biondo scuro
sono acconciati con un ciuffo che gli copre quasi gli occhi nocciola,
mentre i lineamenti delicati del viso sono solcati da copiosi rivoli
di sudore.
«Ovvero?»
Alex fa un passo indietro, si sente penetrato da quegli occhi scuri e
indagatori, non sa come comportarsi e fatica a respirare
regolarmente.
Tutta
colpa dell'afa di Vegas.
«Mostrami
la tua collezione di farfalle» ammicca Brandon, accostandosi a
lui senza staccare gli occhi dai suoi.
«Ah,
ehm... sì, si potrebbe fare...» balbetta l'inglese, per
poi rientrare nella hall dell'albergo.
I
due rimangono in silenzio finché non raggiungono il terzo
piano, nel quale si trova la stanza di Alex Kapranos.
Una
volta dentro, Brandon sospira e ridacchia tra sé.
«Vi accolgono bene, eh? Bel posticino questo» commenta
mentre si guarda intorno. In realtà non gliene frega niente
dell'arredamento o di come sia bella la camera di Alex, i suoi occhi
si puntano subito sul letto a una piazza e mezzo che troneggia
esattamente al centro dell'ambiente. Poi si spostano sul corpo magro
del suo amico, sulla maglia larga a righe grigie e nere che indossa e
ai jeans strappati, soffermandosi sull'equivoco rigonfiamento che
spicca all'altezza della sua vita.
«Già»
replica in tono piatto Alex, cercando di sottrarsi allo sguardo del
suo ospite.
«Sai
cosa voglio, Al?» chiede all'improvviso Brandon, infilando le
mani nelle tasche dei bermuda.
Il
frontman dei Franz Ferdinand ha paura di rispondere, ma non sa
neanche se sia meglio rimanere in silenzio. Si limita a fissare il
vuoto.
«Voglio
strapparti quei vestiti di dosso e fare sesso violento con te»
ammette con schiettezza, senza neanche preoccuparsi di cercare un
modo più carino e dolce per dirlo.
Capite,
lettori, quando c'è di mezzo il testosterone, non si può
lasciare spazio alla dolcezza. Anche perché Brandon non prova
dei sentimenti amorosi per Alex, no; lui è attratto da lui a
livello fisico e gli vuole bene, forse, come a un amico.
Forse
per Alex non è così, ma questo non è importante
né funzionale alla trama.
Alex
sgrana gli occhi e china il capo, sentendosi avvampare come gli è
capitato poche volte nella vita.
«Se
lo vuoi anche tu, ovviamente» aggiunge Brandon con noncuranza.
«Credo
di sì» balbetta l'altro. «Anche se... Brad?»
«Sì?»
«Non
voglio che sia troppo violento...»
L'americano
ride e lo raggiunge, scompigliandogli i capelli come si fa a un
bambino innocente e ingenuo. «Che carino che sei. Le ragazze
impazziscono per te, vero?» sibila, per poi accostarsi al suo
orecchio e mordicchiarne il lobo con delicatezza.
In
fondo Brandon gli vuole bene, non gli farebbe mai del male. Non è
certo una bestia, lui. Solo che Alex lo fa impazzire, non può
più resistere.
«Le
groupies vogliono scopare solo con me, a volte...» ansima Alex,
offrendo il collo magro e pallido alla bocca di Brandon.
«Se
ti vedessero ora, cosa penserebbero?» ridacchia il leader dei
The Killers.
«Non
lo so... non mi importa» decide Alex, lasciandosi spogliare.
Diciamo
che non è il caso di raccontare cosa succede, bisogna lasciare
agli amanti il loro spazio e la loro privacy.
I
due si divertono molto, questo ve lo assicuro; il tutto diventa
presto un po' violento, sì, ma non esageratamente. Alla fine
anche Alex capisce che vuole vivere emozioni forti con Brandon, si
sente attratto in maniera irrimediabile e non riesce a sottrarsi
al contatto con il suo amico americano.
«Piaciuta
la collezione di farfalle?» biascica l'inglese quando hanno
finito, rimanendo raggomitolato sul materasso.
Brandon
è disteso accanto a lui con le mani dietro la nuca e gli occhi
socchiusi. «Sì, è carina» risponde senza
troppa convinzione.
Alex
annuisce. «Solo carina?»
«Appena
decente.»
Il
cantante britannico, d'improvviso, si sistema tra le gambe dell'altro
e lo costringe a divaricarle. «Vediamo se riesco a farti
cambiare idea» mormora, passando le dita nel suo interno
coscia.
Brandon
sospira ma non cambia posizione, decidendo di godersi il momento.
È
veramente contento di essere con Alex e di aver finalmente superato
il limite che impediva loro di divertirsi così.
«Adesso
che ne pensi della mia collezione di farfalle?»
Brandon
ansima ancora. «È bellissima, Al.»
♦ ♦ ♦ ♦ ♦
Ciao
lettori :D
Lo
so che ora mi state prendendo per pazza, ma chi mi conosce ormai sa
che mi piace sperimentare. Ebbene, stavolta ho voluto prendere in
esame due artisti musicali che non mi piacciono
affatto.
Voi
direte: ma sei scema? Come fai a scrivere di gente che non ti piace?
Il
punto è che sento spesso varie canzoni di entrambe le band, ma
le uniche che mi piacciono un po' sono Somebody Told Me
dei The Killers e Take Me Out
dei Franz Ferdinand. Ecco perché ho deciso di ambientare la
storia nel 2004, visto che i due brani sono usciti tra gennaio e
marzo di quell'anno ^^
Insomma,
sentendo spesso brani di queste due band, mi è venuta in mente
l'idea che potessero essere una bella coppia! Non chiedetemi perché,
non lo so neanche io... spesso capita che i componenti – anzi,
i cantanti più che altro – di gruppi che non mi
piacciono finiscano per formare delle coppie nella mia mente. Vi
faccio qualche altro esempio – e non escludo che possa arrivare
qualche altra scemenza come questa: Brian Molko dei Placebo/Brandon
Boyd degli Incubus; Brian Molko (sì, lui è uno dei più
gettonati XD)/Dolores O'Riordan dei Cramberries (solo che dopo la
scomparsa della cantante, non credo sia il caso di scrivere delle
fanfiction sceme su di lei)... insomma, cose così.
Che
ne pensate? A voi è mai capitato di scrivere storie su artisti
o fandom che non vi piacciono? Sono curiosa di saperlo e/o di
leggerle, quindi non esitate a farmelo sapere nelle recensioni –
se mai vorrete lasciarmene qualcuna, perché questa roba fa
davvero pietà e me ne rendo conto, ma è solo un
primo esperimento :D
Grazie
a chiunque abbia letto e leggerà, a chi deciderà di
commentare o di inserire questa storia tra le sue preferite o da
ricordare ^^
E
come ultima cosa voglio dire ai fan delle due band di non avercela
con me, ho scritto questa storia per farmi due risate, con la
speranza che sia chi apprezza le band citate sia chi non le apprezza,
possa sorridere e trascorrere cinque minuti in totale leggerezza ;)
Grazie
a tutti e alla prossima ♥
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