Una nuova minaccia
"Accomodatevi!" - disse un ragazzo della servitù - "Vi
stavamo aspettando."
Le ragazze si guardarono attorno - Ami al fianco di Shun e Minako
attaccata al braccio di Hyoga - per ammirare l'interno della casa,
ricca di quadri, mobili di pregevole fattura e statue greche, anche se
Rei e Makoto speravano di trovare un cavaliere per loro.
"Ehi Seiya, ce ne sono altri come te ed i tuoi amici?" - chiese Rei
dandogli alcune pacche sulla spalla.
Il ragazzo indicò fuori dalla finestra con un sorriso e Rei
e Makoto si appostarono subito: fuori dalla finestra stavano cinque
guerrieri in armatura, ma l'unico che attirò la loro
attenzione fu quello con i capelli ricci.
"Chi è?" - chiesero insieme al saint.
"Jabu dell'Unicorno, ma dubito che sia disponibile; lui e gli altri
sono qui per assicurarsi che il vostro soggiorno sia tranquillo, anche
se non sono certo forti quanto noi possono tenere alla larga qualsiasi
malintenzionato."
Uno dei cavalieri, quello con i capelli a cresta, notò i tre
e si mise a salutarli allegramente, ma le ragazze lo ignorarono e
ritornarono dietro al gruppo un po' deluse.
"E tu sei impegnato?" - gli chiese Makoto.
Seiya si ricordò che Shaina aveva deciso di amare l'uomo che
l'aveva vista in volto, ma che avrebbe sempre fatto in tempo a cambiare
idea.
"Ehm, mi dispiace ma lo sono. Comunque sarà bene che vi
cambiate, per stasera Saori ha organizzato un ballo e dovrete indossare
gli abiti adatti."
Le ragazze raggiunsero le loro camere, salutarono i cavalieri e si
concessero una breve pausa.
"Haaaa, questo posto è un paradiso!" - fece Minako felice
gettandosi sul comodissimo letto - "Dovremmo salvare più
spesso delle duchesse!"
La sera furono tutte pronte, ciascuna con un elegantissimo abito
bianco, con l'eccezione di Haruka che, com'era nel suo stile, aveva
indossato un abito maschile.
Hotaru si guardò intorno, piuttosto smarrita: era un po'
troppo piccola rispetto alle sue amiche, ma a quanto pare avrebbe avuto
un cavaliere anche lei.
"Mi concede il prossimo ballo, bellissima signorina?" - chiese un
bambino che aveva più o meno la sua stessa età,
un giovane con i capelli rossi e l'aria vivace.
Benché un po' imbarazzata, la ragazzina si unì a
lui, notando che ballava davvero bene.
"Hai visto Kiki che ho fatto bene a consigliarti di fare un corso di
danza?" - pensò Seiya mentre guardava i due - "Mu era un po'
contrariato, ma tu rimorchi e lui no! Ha ha!"
Shun ballò con grazia con Ami, mentre Hyoga ebbe i suoi
problemi con Minako che, come le sue amiche avevano previsto,
pestò un piede al ragazzo dopo neanche mezzo minuto.
"Ahi però!"
"Scusa amore!"
Le ragazze risero e continuarono a ballare, ascoltando la dolce musica
prodotta dai musicisti, ai quali Michiru dopo si sarebbe voluta unire
volentieri.
"Bah!" - borbottò un possente guerriero con l'armatura
arancione - "Tutti festeggiano, e noi dobbiamo fare la guardia in
giardino!"
"Sì sì, è vero!" - confermò
quello con la cresta - "Sembra poi che Seiya e gli altri siano con
delle graziose ragazze...hi hi hi, lo ricatterò, magari con
delle foto, chissà cosa mi da per non dire niente a Shaina!"
"Sono gli ordini di lady Saori, quindi non si discutono." -
tagliò corto Jabu.
I tre, assieme ad altri due compagni, videro comparire davanti a loro
una sagoma nera.
"Chi è? Non sento nessun cosmo, ma è apparso dal
nulla..." - chiese il guerriero più grosso.
"Cinque cavalieri di bronzo, ma voi non mi sembrate granché,
quindi fatemi passare e non vi farò a pezzi."
"Non osare parlarci così!" - gridò il leader -
"All'attacco!"
I cinque gridarono e scagliarono contemporaneamente i loro colpi contro
il cavaliere.
"Illusi...vento del deserto!"
Il cavaliere oscuro creò un'onda d'urto che travolse i
cinque e li lanciò contro i vetri dell'edificio,
che vennero sfondati.
"Cos'è stato?" - chiesero le ragazze dall'interno.
"Vado a vedere." - si offrì Shun che, come tutti i suoi
compagni, aveva sentito, anche se per un solo istante, un cosmo enorme.
Il ragazzo spalancò le porte, ma prima che potesse aprir
bocca il suo corpo fu trapassato cinque volte da dei raggi neri, che lo
colpirono con tale impeto da gettarlo a terra.
"Shun!" - gridò Ami andando subito a soccorrerlo.
Il ragazzo alzò un attimo la testa.
"Un...black saint..."
"Cosa?"
"Ciao carine, è qui la festa?"
Il ragazzo appena arrivato aveva gli occhi ed i capelli scuri, ed era
molto giovane - più o meno l'età di Ikki - ed
indossava un'armatura nera, con due lame simili a pungiglioni che
sbucavano dalle spalle e con un elmo dotato di una coda, anch'essa
terminante con un sottilissimo pungiglione.
Hyoga e Seiya spalancarono la bocca per lo stupore.
"Un black saint...erano tutti morti! E come fa ad avere un cosmo
così immenso?"
Il ragazzo si voltò verso Saori, e la riconobbe subito.
"Atena, avrò la tua testa!"
I due cavalieri rimasti attaccarono insieme, ma il cavaliere nero
fermò entrambi i loro colpi e creò una falce
azzurra, gridando:
"Spada a sorpresa!"
I due caddero a terra feriti in una pozza di sangue.
Minako si precipitò subito a soccorrere il cigno, mentre le
altre presenti capirono che se non si fossero trasformate sarebbe stata
la fine.
"Ma chi diavolo sei?" - chiese Usagi per guadagnare tempo.
"Non mi sono presentato? Pardon!"
Il giovane fece un piccolo inchino.
"Enchanté! Mi chiamo Black Scorpio, e sono qui per la testa
di Atena, quindi voi signorine non avete nulla da temere."
Il ragazzo cercò di camminare, ma si ritrovò
bloccato da un vento violaceo.
Shun si era ripreso, e con il suo cosmo aveva temporaneamente bloccato
il nemico.
"Saori! Scappate! Lo trattengo il più possibile! Nebulosa di
Andromeda!"
L'attacco fu abbastanza potente da scacciare il nemico, poi Shun corse
fuori per tenerlo occupato.
"Fermo! Non hai l'armatura!" - lo chiamò Ami.
"Non c'è tempo! Portate in salvo Saori e le vostre amiche!"
Usagi e le altre si guardarono e presero i piccoli scettri in cui erano
custoditi i loro poteri.
"Potere..."
"...eterno dei Petali di Stelle..."
"...del cristallo di Mercurio..."
"...del cristallo di
Venere..."
"...del cristallo di
Marte..."
"...del cristallo di
Giove..."
"...di Saturno..."
"...di Urano..."
"...di Nettuno..."
"...di Plutone..."
"...vieni a me!" - urlarono tutte in coro trasformandosi.
Kiki, l'unico rimasto, rimase davvero stupito quando vide tutte le
guerriere sailor: indossavano tutte una veste alla marinara dai vari
colori, ma quella delle leader era più elegante e la ragazza
aveva due ali angeliche.
"Cuspide nera!" - gridò Black Scorpio colpendo altre tre
volte Shun, facendolo cadere in ginocchio.
"Soffri, he? La cuspide nera fa molto più male di quella
scarlatta, che a sua volta è ben più dolorosa del
veleno dello scorpione, dev'essere una sofferenza indescrivibile...ma
ora devo pensare ad Atena!"
La donna stava scappando scortata da Tatsumi, la sua guardia del corpo,
ma il cavaliere li precedette, e si lanciò alla carica,
pronto a colpirla al cuore.
La mano si avvicinò sempre più alla schiena di
Saori, ma una catena dorata la fermò.
"Cosa? Un saint?" - si chiese Black Scorpio voltandosi.
Il ragazzo vide Minako con la sua catena in mano.
"Ciao bellezza!" - la salutò sorridendole.
Un istante dopo notò che la ragazza non era sola: con lei
c'era tutto il resto della squadra.
"Quante bellezze! Spero di essere presentabile...aspetta, Atena!"
Il ragazzo fece per inseguirla, ma una rosa gli passò
davanti agli occhi, fermandolo.
"Hu?"
Il giovane vide Mamoru, con gli abiti da Tuxedo Kamen, pronto a
lanciare un'altra rosa.
"Ha! Quando combatto contro delle donne sto attento a non rovinargli il
loro bel faccino, ma con gli uomini non ci vado certo leggero!"
La distanza venne coperta in una frazione di secondo ed il ragazzo
incassò una violenta ginocchiata, seguita da una decina di
punture velenose.
Mamoru cadde a terra e lanciò un terribile grido di dolore.
"Sfoga il dolore! Non trattenerlo!"
A quella vista Sailor Moon non riuscì a trattenere la
collera e sferrò il suo attacco, creando una serie di cuori
rossi, ma il cavaliere sorrise.
"Speri di battermi con dei cuoricini?"
Il ragazzo alzò le mani e, con evidente sforzo,
parò il colpo.
Tutti rimasero di stucco: il colpo della più potente delle
guerriere era solo riuscito a fare una lieve ferita alle mani del
nemico.
"Noi, i veri cavalieri neri, siamo invincibili! Spada a sorpresa!"
Il ragazzo agitò una mano e creò una piccola
falce azzurra che partì verso Usagi: la ragazza la
schivò volando, ma tornò indietro e la
colpì alla schiena, ferendola.
Black Scorpio sentì un rumore alle sue spalle e vide
Setsuna, ovvero Sailor Pluto, pronta a colpirlo con il suo scettro:
l'arma venne fermata e la ragazza gettata a terra.
"Odio infierire sulle donne, ma se necessario non mi faccio scrupoli!
Cuspide nera!"
L'unghia brillò di una luce oscura e lanciò il
raggio, ma Michiru si mise in mezzo, alzò il suo specchio
che risucchiò e rispedì indietro il colpo.
"Ha!" - gridò il cavaliere quando venne centrato alla spalla.
Un istante dopo Haruka, armata della sua spada, cercò
più volte di colpire il nemico, ma questi era tanto rapido
da schivare, seppur di stretto, ogni colpo.
"Spostati!" - gridò Minako all'amica.
La ragazza si spostò, ed il cavaliere vide le quattro inner
pronte ad attaccare.
"Fascio di luce..."
"Fulmine..."
"Fuoco..."
"Bolle di nebbia..."
"...azione!"
I quattro colpi attaccarono contemporaneamente il cavaliere, che
bruciò il suo cosmo al massimo e li deviò: una
potente esplosione si scatenò alle sue spalle.
"Anf, anf...non posso reggere in eterno contro tutte loro!" - si disse.
Il ragazzo cercò con lo sguardo Atena, che era rimasta ad
assistere, poi corse verso di lei; un secondo dopo però un
poderoso calcio lo gettò a terra.
"Chi diavolo...tu?"
Seiya era in piedi e pronto alla lotta, come Shun e Hyoga: erano tutti
e tre ansimanti ed era chiaro che non si erano ancora del tutto
ripresi, tuttavia già il fatto che fossero in piedi era
notevole.
"Come avete fatto a riprendervi così in fretta?"
"Merito suo." - spiegò Seiya indicando con lo sguardo una
ragazzina armata di una naginata, vestita con una minigonna viola:
Sailor Saturn, ossia Hotaru.
"Lei...quella che mancava all'appello stava curando i cavalieri..."
Black Scorpio si ritrovò circondato.
"Tredici contro uno?"
"Quattordici contro due, vorrai dire."
Una sagoma a forma di fenice scese dal tetto dell'edificio: Ikki fece
la sua comparsa e puntò il dito verso la foresta.
"Esci fuori, cavaliere! Non nasconderti!"
Il guerriero che aveva combattuto contro le ragazze sorrise e si
voltò nella direzione da cui stava venendo il suo compagno,
vestito con un'armatura del medesimo colore ma più elegante.
Il nuovo arrivato era ben diverso dall'altro cavaliere:
benché i lineamenti del viso fossero tutt'altro che duri,
aveva un'espressione fredda e cupa.
Le ragazze notarono subito che i due erano diversi dai nemici che erano
abituate ad affrontare: non erano particolarmente belli, ma nemmeno
terrificanti; sembravano dei normalissimi ragazzi, come ce n'erano
tanti.
"Siete black saints, ma avete un cosmo infinitamente maggiore di quelli
che ho affrontato, e le vostre armature sono fatte di un metallo
più resistente."
"Sì, se non sbaglio tu sei stato il loro condottiero per
breve tempo." - disse il primo cavaliere.
"Sarà anche vero, ma appartiene al mio passato! Piuttosto,
non ho mai sentito parlare delle controparti delle dodici
costellazioni!"
"Questo è perché sono andate disperse, ma andiamo
con ordine: esse furono forgiate da un mastro alchimista, che ne
creò appunto dodici come controparti dei cavalieri d'oro;
queste armature possono essere indossate solo da chi possiede un cosmo
enorme, pari appunto a quello di un gold; le cloth erano andate
disperse, ma ora che il nostro maestro è tornato,ora anche
noi siamo venuti per poter completare la nostra missione!"
Il secondo cavaliere si concentrò sulle ragazze:
dall'espressione sembrava o teso o stanco.
"Fai così perché hai protetto con il cosmo il tuo
compagno, he? Ecco perché ha tenuto testa a tutte le
guerriere." - spiegò Ikki.
Il ragazzo non lo badò e cominciò a
parlare.
"Salve guerriere sailor, non credevo che vi avrei incontrate
così presto, in questo posto tra l'altro."
"E tu saresti..." - cominciò la leader.
"Black Virgo."
"Sì può sapere cosa volete? Siete degli altri
malvagi che vogliono schiavizzare l'umanità? O portare caos,
tenebre e distruzione?"
"Non paragonarmi a quelli che sono venuti prima di me. Anche se
collaboro con gente che odio, le mie intenzioni sono delle migliori. E
vi chiedo, per il vostro bene, di unirvi alla nostra causa."
"Non sarete degli altri fanatici che vogliono sterminare
l'umanità, spero." - disse Seiya pronto a combattere.
"Sterminare? No, cosa ce ne faremmo di un mondo senza abitanti? Noi la
terra la vogliamo purificare."
"Purificare?"
"Sì. Non vedete come va il mondo? L'umanità si
può dividere in persone buone e persone cattive; le cattive
sono d'intralcio, non fanno altro che danneggiare e rovinare questo
pianeta. Ma quando il nostro piano sarà completato,
stermineremo la gente corrotta, creando un mondo migliore."
"Questo è genocidio! E se uccidete non siete migliori..." -
obiettò Ami.
"Forse, ma anche voi guerriere avete ucciso, o sbaglio? Ricordate tutti
i mostri, o i nemici che avete affrontato?"
"Siamo riusciti a far cambiare idea a molti di loro, e poi l'abbiamo
fatto per..."
"...la salvezza dell'umanità, e anche per salvare voi
stesse, ovviamente. Ma l'umanità che difendete è
in parte corrotta, e quella corrotta va distrutta. Molti umani sono
più crudeli di qualunque demone che abbiate mai affrontato.
Rifletteteci, se siete interessate ad unirvi a noi, o anche per
sfidarci, domani verrò per sentire la vostra risposta.
Quanto a voi saint, dubito che vogliate collaborare. Voi servite una
dea folle che vuole proteggere a tutti i costi gli umani...pazza!"
"Anche voi siete umani, o sbaglio?" - lo sfidò Seiya
puntandogli un dito contro.
"Giusto, ma io non mi ritengo corrotto. A volte tutti noi facciamo cose
di cui non siamo fieri, ma è necessario. Io odio dover
uccidere, ma se una persona è malvagia va eliminata. Tutti
voi avete ucciso almeno una volta nella vostra breve vita, quindi non
potere criticarmi."
Il ragazzo si voltò e fece per andarsene, poi
guardò un attimo le ragazze.
"Ricordate: se il male sparisse e la terra diventasse del Maestro
Supremo, potreste vivere in un mondo ideale senza dover più
passare la vostra vita a combattere; se invece ci sfiderete, lotterete
una guerra che difficilmente potrete vincere. Arrivederci."
Il primo fece per seguirlo, poi però notò che
Mamoru si stava rialzando, e senza che nessuno avesse il tempo di
fermarlo lanciò altre cinque punture nere, gridando
all'ultima:
"Stella nera!"
Il ragazzo venne di nuovo colpito in pieno.
"Ha ha! Questo per dimostrarvi che facciamo sul serio!"
Il secondo lo guardò in silenzio.
"Mamoru! Mamoru!" - lo chiamò Usagi.
"L'ho avvelenato col mio colpo più letale. Data la sua
forza, li restano dieci giorni di vita, che passerà tra le
più atroci sofferenze. Solo io posso liberarlo dal suo
tormento senza ucciderlo. Quindi vi conviene accettare, altrimenti
potrai dire addio al tuo ragazzo! Ha ha!"
I due si allontanarono, si trasformarono in sagome nere e sparirono.
Hotaru si avvicinò al ragazzo, gli appoggiò le
mani sulla testa e cercò di guarirlo, ma senza successo.
"Sono solo riuscita ad alleviarli un po' il dolore. C'è un
ospedale qui?"
Saori si fece avanti.
"Sì, nella mia residenza troverete tutte le attrezzature
mediche, ma questo posto non è sicuro."
"Giusto, meglio che andiate al Grande Tempio. Penseranno i cavalieri
d'oro a difendervi." - disse Seiya.
"Ti aiuto io." - si offrì Hyoga aiutando il ragazzo ad
alzarsi, ma si fermò non appena sentì un dolore
fortissimo nel punto colpito.
"Fortunatamente i gold non sono lontani da qui. Ikki, non vieni?"
Il cavaliere della fenice fissò il punto in cui erano
scomparsi i due.
"No, cercherò informazioni per conto mio." - disse prima di
andarsene così com'era arrivato.
Nel frattempo Black Virgo e Black Scorpio erano intenti a parlare
mentre camminavano per una strada piena di tenebre.
"Non c'era bisogno di colpire quel poveretto così." - disse
il primo.
"Erano gli ordini. Se non collaborano, fate in modo che capiscano che
facciamo sul serio."
"Capisco, non discuto gli ordini del maestro."
"Giusto. Cambiando discorso, quale preferisci delle guerriere? A me
piace molto quella castana."
"In guerra non perdo tempo dietro alle ragazze, a differenza di te."
"E dai, quante storie! Però ammettilo, non vorresti batterti
con loro, vero?"
"Certo che no. Loro hanno dei principi e degli ideali, e mi
rattristerebbe dover far loro del male. D'altronde, sono solo delle
ragazzine, anche se ora siamo sicuri che non si alleeranno mai con noi."
"Perché ho colpito quel ragazzo? Tanto sai quanto me che non
ci avrebbero mai aiutati, stando a quanto ci ha raccontato."
"Sì, ma avrei voluto dar loro almeno una
possibilità. Domani andremo a cercarle per sapere la loro
risposta, e se, come temo, sarà quella
sbagliata, le attireremo in trappola."
"E poi le uccideremo. Questi sono gli ordini."
Ringrazio:
XCrybaby:
Come hai visto Seiya ha parlato ed una terribile disgrazia si
è abbattuta su tutto il mondo, ma vedrai che la
pagherà cara!
XNicoranus83:
Grazie, ci tengo che i personaggi siano IC. E ti anticipo che Michiru
si divertirà a punzecchiare qualcuno, ma non Haruka...
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